martedì 3 novembre 2020

Nuove formule obbligate, protocolli da scrivere: i campionati regionali tra certezze e scenari

Senza degenerare in scale di valori fuori luogo, per questo momento storico, e sociale, c'è uno spazio per cominciare a ragionare liberamente di basket, che anche a questi livelli è vita per alcuni, oltre che passione per tanti. Il realismo e la consapevolezza del periodo che il mondo intero sta vivendo impongono il buon senso di aspettarsi che certe risposte di cui anche il movimento senese ha bisogno, per capire come andare avanti, possano arrivare solo a cascata: rispetto alla situazione sanitaria complessiva, poi rispetto ai provvedimenti che saranno presi per lo sport a livello nazionale, e poi ancora rispetto ai provvedimenti che il mondo del basket prenderà prima per le categorie superiori e poi di conseguenza per gli altri. Ma le poche certezze offrono un punto di partenza per poter cominciare a tratteggiare, anche solo per esclusione, alcuni possibili scenari sullo stop e sulle eventuali modalità di ripartenza concretamente possibili. 

La vera certezza, oggi, è la delibera del consiglio federale toscano del 26 ottobre che ha sancito per i campionati regionali lo stop agli allenamenti almeno fino al 24 novembre, lo slittamento dell'inizio dei tornei almeno al 10 gennaio e la possibilità che l'attività - visto il lungo stop - possa andare avanti fino al mese di luglio. Già questa scansione temporale identifica un altro punto fermo che potrà confermare ogni addetto ai lavori: dopo uno stop così lungo, come sarebbe già nello scenario di un via a gennaio, tra la ripresa degli allenamenti e l'inizio dei campionati vanno messe in calendario sei settimane di preparazione. In ogni caso non meno di quattro. Perché puoi provare a tenerti in forma fisicamente (di come si sono organizzate Mens Sana, Virtus e Costone sarà interessante parlare su queste pagine nelle prossime settimane), ma nulla può allenare al basket come il basket, figurarsi poi se costretti al chiuso delle proprie case.  

Entro qualche settimana, è plausibile, e auspicabile per le società, si potrebbero delineare nuove date più realistiche, perché la situazione di oggi è diversa da quella di una settimana fa quando è arrivata la decisione di Fip Toscana, e tra un paio sarà ancora diversa. A una prima valutazione per forza di cosa spannometrica, sicuramente opinabile ma generalmente abbastanza condivisa, al momento non è neanche pensabile ipotizzare allenamenti di contatto fino a gennaio: fissare qui l'inizio delle sei settimane di allenamenti significherebbe non partire coi campionati prima di fine febbraio ma anche inizio marzo. Che significa quattro mesi, meno di cinque, per portare a casa la stagione. A un livello in cui chi gioca non lo fa di lavoro, il ricorso ai turni infrasettimanali non può essere sistematico ma solo l'eccezione, tanto più dovendo prevedere che il virus possa costringere ancora al rinvio e al necessario recupero di alcune partite. In soldoni, se i campionati non partiranno il 10 gennaio (improbabile) sarà necessario inventarsi una nuova formula per disputarli.  

Scenari? Se la Serie C Gold prevede 15 giornate di andata e 15 di ritorno prima di playoff e playout, diventerà inevitabile ragionare sulla divisione in due gironi (7 partite di andata e 7 di ritorno) che si incrocerebbero a quel punto solo nella post-season. Che è poi la soluzione naturale anche per la Serie C Silver, che era già strutturata così per la prima fase, abolendo a questo punto a rigor di logica i cervellotici incroci della seconda fase (a scapito dell'equità competitiva, penalizzando le squadre del girone più forte, ma non si può aver tutto), per incrociarsi solo nella post season: tre turni di playoff, con le prime 4 di ogni girone, e di playout, con le ultime 4. Più o meno, fanno tre mesi e mezzo per la stagione e un mese e mezzo per playoff/playout. Va da sé che un allungamento dello stop asciugherebbe ancora di più la formula. Così sono le formule del fantabasket, cosa realisticamente si potrà davvero fare si capirà solo quando sarà chiaro quando si partirà.  

Le considerazioni sulle formule possono avere un loro interesse per immaginare scenari di fattibilità, ma oltre al "quando" sarà ancora più importante ragionare sul "come". Cioè le condizioni a cui sarà possibile ripartire. Con quali controlli. Per invasività, tempistiche e spesa, da escludere che si possa procedere esclusivamente a suon di tamponi come strumento di monitoraggio. Altre discipline hanno adottato a scopo di screening i test rapidi con il loro 85% di precisione, riservando il ricorso ai tamponi per eventuali approfondimenti diagnostici in caso di positività. Mettendo insieme i pezzi: ripartenza a marzo con test rapidi prima di ogni partita? Ma per quanto più economici, anche questi controlli a un prezzo calmierato (10 euro ciascuno?) significherebbero una spesa per ogni società tra i 100 o più facilmente 200 euro per ogni partita, attorno ai 4000 su base stagionale. E' qui che servono aiuti dalla Federazione, per società che già devono fare a meno del botteghino e si reggono per lo più su sponsor benemeriti che comunque vogliono crederci. 

I controlli poi sono da ripetere subito per tutta la squadra in caso di positività di un atleta? A fronte di un positivo viene isolato solo lui o si ferma tutta la squadra? Sono solo un paio dei nodi di protocolli che sono ancora tutti da riscrivere. Anche da questi passa la fattibilità della stagione, e qui il discorso si fa ben più complesso del semplice trovare la formula al campionato. Per tutte le realtà il danno grosso sarebbe non partire per niente, ma quanto il gioco valga la candela (il rapporto costi/benefici di ripartire, nelle condizioni in cui si potrà farlo) cambia evidentemente allo scalare della categoria e in gradi diversi dalla Serie A, dove sono in gioco interessi economici di ben altro ordine di grandezza, ai campionati regionali, dove scende in campo gente che nella vita fa altro e che in caso di isolamento - se non di contagio - deve sospendere anche la propria attività lavorativa, con tutto quel che ne consegue. Tante valutazioni si aggiungeranno. Oggi la passione dice: gennaio, marzo o chissà quando, la priorità di tutti è farcisi trovare col motore acceso

 

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