domenica 25 marzo 2018

L'ha fatta Viola

Da quando la Mens Sana all'andata ha vinto a Reggio Calabria, la Viola ha fatto un girone da 11 vittorie e 4 sconfitte. Un passo da prima in classifica. Il fatto che sia tutto sub judice per faccende extrasportive non toglie niente, se si parla di basket. E' questa la squadra che è arrivata a Siena, facendosi ammirare per il suo superiore livello di consistenza, praticamente sempre avanti. Ma contro un'altra big come Biella la Mens Sana aveva vinto (e convinto). Contro Scafati e soprattutto Casale se l'era giocata.

Per questo se stavolta è andata diversamente, e il -6 finale (77-83) è anche generoso (e bugiardo), è la Mens Sana che è mancata. Con un attacco di bassa qualità, una difesa che ha lasciato tiri facili, una prestazione piatta, moscia salvo poche eccezioni (che stanno tranquillamente nelle dita di una mano). E' questo quello che non può ripetersi, e non dipende dal livello delle avversarie, nelle due partite casalinghe che restano contro altre due squadre di alta classifica, Legnano e Tortona. Reset.
 
IL GIOCATORE
Giovanni Vildera, il miglior mensanino della serata. Ha chiuso con 14 punti, 5/7 da due, 4/4 ai liberi, 12 rimbalzi di cui 7 d'attacco, 4 falli subiti in uno spazio che i problemi di falli hanno fermato a 25 minuti. La lotta sotto i tabelloni era stata indicata come una delle chiavi della partita e nei minuti con lui in campo la Mens Sana è riuscita a ribaltare a proprio favore la partita, con un gran lavoro soprattutto a rimbalzo d'attacco, che è poi dove si conquistano possessi. Non a caso è stato l'unico insieme a Sandri a finire in positivo nel plus/minus: +6 lui, +8 l'altro. Poi da metà terzo quarto, quando ha fatto il quarto fallo, si è dovuto fare a meno di lui (e dell'altro) e la partita, già traballante, se n'è andata definitivamente. Menzione per i 25 punti di Devin Ebanks, con 10/15 da due, 1/3 da tre, 2/3 ai liberi, 4 rimbalzi, 2 recuperi e 7 falli subiti.

IL MOMENTO DECISIVO
Quel minuto tremendo a metà terzo quarto in cui nel giro di 62 secondi di cronometro prima Sandri e poi Vildera si son visti fischiare il quarto fallo. Non del tutto inaspettatamente. Sandri aveva tre falli già al 18', i primi due nel giro di sei secondi al 12'. Vildera ne ha fatti due in un paio di minuti nel secondo quarto, il terzo al 22'. Prima del terzo fallo di Sandri la Mens Sana aveva appena sbagliato con Kyzlink la tripla del possibile -1. Dopo la loro perdita ha resistito poi un paio di minuti, poi gli argini hanno ceduto: l'8-0 in meno di due minuti con Pacher, Rossato e Benvenuti, abusando di Simonovic, ha aperto le acque fino al -14 di inizio terzo quarto. Mai, se non nelle ultime azioni, ricucito oltre il -8.

LA STATISTICA
Nelle ultime 14 partite il risultato di Reggio Calabria è sempre dipeso dai punti subiti: sopra quota 84 nelle 4 sconfitte, mai oltre quota 79 nelle 10 vittorie. La Mens Sana è arrivata a 77, a stento in un finale già deciso: non segnava così poco dai 62 punti sul campo di Eurobasket un mese e mezzo fa. Tra i tanti motivi, ce n'è uno chiaro: il 4/26 da tre punti, 15%, la peggiore percentuale della stagione da oltre l'arco. Anche sul fronte Viola il tiro da tre punti ha una correlazione diretta coi risultati: a parte l'ultima partita con Latina, in un girone i reggini nelle sconfitte non sono mai andati oltre il 21%, nei successi non sono mai rimasti sotto il 24%. A Siena 10/23, 43%. E contro la squadra che, Virtus Roma a parte, manda in lunetta più di tutti in campionato (erano 20.3 liberi subiti di media), si sono tirati solo 12 liberi, 4 nel secondo tempo, 3 da metà terzo quarto quando la partita è andata via e bisognava aggrapparcisi, 1 nell'ultimo quarto. Inevitabile.

LA CHIAVE
Se si finisce a dire sempre le stesse "cose", forse è perché anche le "cose" poi alla fine sono sempre le stesse. Gli 11 punti della panchina su 77 di squadra non sono come i 4 su 79 di Latina. Ma Reggio Calabria ha fatto vedere cosa significa avere una rotazione di sette titolari veri, perché Rossato e Benvenuti dalla panchina hanno portato un rendimento da quintetto, anche superiore visto che il loro +9 di plus/minus è stato il migliore della serata a parte Pacher. Dieci punti a testa, Benvenuti con 3/3 al tiro e 4/4 in lunetta, Rossato prendendosi 11 tiri, ma anche con 4 assist e 4 falli subiti.  Sostanza. Vita. Un abisso rispetto a chi c'era di fronte.
Casella stavolta ha giocato 9'20", minimo stagionale, perché di più francamente non si poteva: 0/2 e una palla persa. E' la terza partita nelle ultime sette in cui chiude a zero punti. Non che nelle altre... Negli ultimi quattro mesi e mezzo è andato due volte in doppia cifra. Simonovic, discreto nel primo passaggio in campo al punto da guadagnarsi un secondo giro, in cui invece si è sgretolato portandosi tutto dietro, ha chiuso con -13 di plus/minus. E poi Borsato. E Lestini. Il talento c'è o non c'è (a questo livello si fa con quello che c'è, nessuno chiede canestri alla Curry, Harden o LeBron). Ma energia, dinamismo, fisicità, essere vivi possono farlo tutti. Devono. Qui ci si sta giocando una salvezza. Qui si sta giocando per la Mens Sana. Nel giorno in cui Sandri e Vildera hanno problemi di falli, in cui Saccaggi è andato così, in cui Kyzlink ha spadellato da tre pur confermandosi per il resto giocatore di categoria superiore, non avere niente niente niente da dietro è disarmante.
 
LA DICHIARAZIONE
Matteo Mecacci, coach Mens Sana: "Brutta partita da commentare, l'abbiamo giocata male, ce ne assumiamo e me ne assumo le responsabilità. Non accetto che Reggio abbia giocato con più energia di noi, erano più reattivi, ci hanno punito su diverse situazioni: eravamo sempre in ritardo sui close-out, sempre un giro indietro rispetto a loro, in ritardo nella pressione sulla palla che era un nostro punto di forza, in ritardo nella copertura del lato debole. Oggi quando c'era da stringere i denti loro hanno alzato la pressione difensiva, noi abbiamo fatto un passo indietro. C'è stata meno condivisione di palla rispetto al solito, l'abbiamo fermata troppo: non posso lamentarmi delle percentuali se abbiamo tirato troppe volte dal palleggio con l'uomo addosso. I vantaggi si creano in maniera diversa, non pompando palla sul posto. Era tanto, forse dall'ultima partita di andata con Tortona, che non perdevamo una partita in maniera così netta".
 
LE ALTRE
E' stata la giornata del successo delle romane che ha mosso il fondo classifica. La Virtus penultima (18) ha vinto lo scontro diretto in casa di Treviglio (20), terzultima ma dovendo recuperare la gara con Napoli (6). L'Eurobasket (22) invece riprende la Mens Sana poco più su al quartultimo posto, battendo e riavvicinando Cagliari (24), che si è fatta staccare dai contemporanei successi di chi aveva a pari: Rieti, che ha battuto Napoli, Latina che ha fatto il colpo di giornata battendo Casale capolista (38), e Agrigento che ha battuto e raggiunto Trapani. Sono queste le quattro squadre a quota 26 dal settimo al decimo posto. Nei quartieri alti, da segnalare il successo di Scafati (36) che battendo Legnano (32) prova a ipotecare il secondo posto, nella giornata in cui Biella (32) era andata a vincere sul campo di Tortona (30). Sabato di Pasqua si riparte con la Mens Sana a Rieti, la Virtus che riceve Biella, Treviglio che ospita Reggio Calabria, Eurobasket a Trapani, Cagliari a Casale.


        
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