martedì 14 ottobre 2014

Quello che dice sulla stagione il +34 su Empoli

E' già vigilia. Ma prima di voltare pagina per la trasferta a Mortara (comune italiano di 15.712 abitanti della provincia di Pavia, da Wikipedia), turno infrasettimanale per la terza giornata di Serie B, qualche chiacchiera di basket (oltre a quelle sulla cornice) sul +34 di domenica con l'Use Empoli.

Non è da una partita che si giudica una stagione, soprattutto se diversa dalla precedente. Ma resta che il 71-37, molto banalmente, significa aver quasi doppiato Empoli. Che era presentata anche come una squadra di una certa competitività (non ho la competenza della categoria per dire la mia: sto a quanto ci spiega chi ne sa). Il dato immediato è la prestazione difensiva già matura. E poi?

Durante la stagione - con chimica e automatismi - la Mens Sana crescerà in valore assoluto più di quanto cresceranno le avversarie. La domanda è: che campionato aspetta la Mens Sana? Risposta: un campionato difficile. E' chiaro: la difficoltà invidiabile di chi sa di essere il più forte, ci sono difficoltà peggiori.

Ma è la difficoltà di avere di fronte una lunga stagione, con tante stazioni prima di arrivare al traguardo, in cui la sfida è continuare a dare valore a ogni partita anche quando la corrente di risultati (come quello con Empoli) pare portare naturalmente altrove, sapendo che ogni singola vittoria - e il modo in cui arriva - può apparentemente avere un valore relativo, ma anche una singola sconfitta invece può pesare molto, o addirittura essere letale se arriva nel momento decisivo della stagione.

Ma di perdere potrà capitare perché - al di là di meriti o demeriti propri - è normale che capitino le giornate storte. Senza drammatizzare, sarà un'occasione per imparare a vincere anche in maniera diversa, o almeno per imparare ad affrontare situazioni diverse. E quando succederà, sarà un modo per essere più forti. A chiacchiere sembra tutto scontato (e quello che si è visto a Siena negli ultimi dieci anni NON PUO' essere un metro di paragone), ma è dalla capacità di passare dalle parole ai fatti che si vede la qualità di una squadra.

(e la squadra lo sa a prescindere da quello che può esserci scritto su un blog, era solo per spingersi un po' in là con le considerazioni sull'apparente semplicità e l'effettiva difficoltà di una stagione, sulle aspettative e il realismo)

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