lunedì 27 ottobre 2014

Come se nulla fosse

La stagione in Serie B della Mens Sana è a suo modo una raccolta di cartoline. Per questo anche della trasferta a Montecatini merita di essere ricordata la cornice.




E proprio mentre quell'idea di festa itinerante al passaggio della Mens Sana pareva aver preso corpo, con la fondamentale collaborazione di Monsummano, è arrivata la notizia più stridente.



E mentre anche per Montecatini si era creata una situazione simile, scongiurata grazie alla buona volontà di entrambi i club e al buon senso della Questura di Pistoia, stavolta è già troppo tardi per scongiurarla. Per scongiurare la soluzione peggiore per gli appassionati. Ovvero non poter andare a vedere la partita. In completo spregio a quanto successo poche ore prima, come se nulla fosse.

In campo giudiziario si usa dire che delle sentenze si prende atto, non si commentano. Resta la distanza abissale tra una decisione del genere e la storia - peraltro in climi di crescente festa - delle trasferte della Mens Sana questa stagione. Anche le ricostruzioni a freddo dei pochi momenti di tensione nella prima partita di Piombino hanno detto chiaramente dove è stato il problema.

Dalla nota della Mens Sana si capisce che il problema è stato la rivalità tra tifoserie: evidentemente non quella della Robur et Fides, ma della Pallacanestro Varese. Anche con Monsummano si pensava alla rivalità con Montecatini, e quindi con Cantù in un sillogismo che poi non ha retto. Almeno pare saltata la motivazione della trasferta vietata perché il palazzetto era troppo piccolo, perché significava far passare il concetto assurdo che la capacità di mobilitare centinaia di persone per il basket paradossalmente diventava una colpa... Così non ci saranno problemi di servizio d'ordine...

Peccato. Peccato prima di tutto per il messaggio che passa. Ovvero l'idea sbagliata che quella che si muove in giro per l'Italia sia un ricettacolo di problemi di ordine pubblico, non quella festa itinerante di cui forse troppo retoricamente sto parlando io, ma per cui la Mens Sana ha capito di volersi adoperare attivamente, e a cui il tifo organizzato e spontaneo pare aver aderito con convinzione. E poi perché ci rimettono gli appassionati, la gente normale, che vuole partecipare a questa stagione a suo modo speciale, e così non può. Perché va bene la prevenzione, ma trovare il motivo pare difficile.

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