Erano quasi due mesi che la Mens Sana non vinceva due partite di fila. Lo ha fatto nel giro di quattro giorni, cancellando l'allergia ai doppi impegni settimanali conosciuta fin qui, battendo la prima (ex prima) e l'ultima del girone, in realtà molto più vicine nei valori di quanto dica la classifica. Non si cancella quello che è stato nel periodo delle sei sconfitte di fila e le riflessioni che ha innescato, ma il cambio di prospettiva è oggettivo, e non lo sminuisce il mancato ribaltamento della differenza canestri (78-71) contro una squadra a 10 punti di distanza in classifica come Scafati. Queste due partite possono essere una boccata d'ossigeno per poi tornare in apnea. Oppure due partite su cui (tornare a) costruire.
IL GIOCATORE
La partita si è decisa nel primo quarto e quel momento della partita l'ha dominato Lorenzo Saccaggi: 10 punti in 10 minuti con 5 tiri (2/3 da due, 2/2 da tre). Ha chiuso con 14 punti in 30' uscendo per falli, 6/8 totale al tiro, due rimbalzi, un assist, una persa. Obiettivamente: più di una volta, conoscendo quello che ha dimostrato in carriera di poter essere a questi livelli, il pensiero è stato che Saccaggi al suo meglio è diverso. Ma è rimasto un pensiero, inespresso a parole, in speranzosa attesa, e per rispetto anche degli sballottamenti che lo hanno colpito più di altri, vista la perdita del compagno di reparto con cui la chimica sembrava perfetta. A proposito di chimica, le ultime due partite hanno fatto vedere il contributo che, pur con caratteristiche chiare, può dare Mascolo in termini di temperamento, intensità e capacità di mettere in ritmo i compagni. Alleggerendo il peso anche mentale a Saccaggi, portando minuti al posto suo, ma anche di fianco a lui.
IL MOMENTO DECISIVO
E' un modo un po' "particolare" per analizzare le partite, ma se altre volte si è usato per indorare la pillola, per coerenza va usato anche stavolta: Scafati ha "vinto" gli ultimi due quarti e perso di un punto il secondo. Evidente che la differenza l'abbia fatta quel primo quarto da 27-15. Più specificamente, quei sette minuti dal 4-8 al 3' al 29-15 del primo possesso del secondo quarto, in cui la Mens Sana ha piazzato un parziale di 25-7. Che è notevole per i sette punti subiti, ma ancora di più per i 25 segnati (i 53 negli altri 33' farebbero 64 se parametrati sui 40'). In sequenza sono arrivate le triple di Tavernari, Flamini, Saccaggi, perfino Pichi e ancora Saccaggi. Cinque su sette da tre (e 3/15 nel resto della serata, in linea con le prestazioni abituali). Dopo 18 minuti la Mens Sana aveva un incredibile 10/14 da due e 5/8 da tre, e vabbè per le 8 perse fin lì. Dove si firma?
LA STATISTICA
I cinque giocatori della Mens Sana in doppia cifra. Solo tre volte in stagione la Mens Sana ha segnato più di questi 78 punti, per motivi diversi poco attendibili (le lontanissime prime due partite stagionali, e con Tortona quando entrava tutto). C'entra sicuramente il fatto di avere di fronte, con Scafati, una delle peggiori difese del campionato, ma poi i canestri vanno anche messi e normalmente non succedeva ugualmente. Va bene la circolazione e il movimento di palla migliori del solito (vediamo la prossima partita, e già stavolta quando Scafati ha cambiato scelte difensive la fluidità ne ha risentito). Ma forse quello che è cambiato e che ha abbellito il tutto, facendolo sembrare più naturale, è stata la diversa fiducia nel prendersi i tiri lasciati dalla difesa avversaria.
Aspetto mentale a parte, le due vittorie sono coincise con due delle sole tre partite in stagione di Flamini attorno alla doppia cifra: 9 punti con Biella, 10 stavolta con 4/6 al tiro e 3 recuperi. Fa la differenza avere questo contributo da un giocatore (molto importante anche in difesa e al di là dei numeri) che prima di queste due partite segnava 4.1 punti di media: pochini per un titolare. E a proposito di doppia cifra, è la quarta partita di fila da almeno 10 punti di Tavernari. Quattro, tante quante nelle 13 partite precedenti. Se gli italiani da quintetto portano quantità (vediamo contro altre difese), non c'è bisogno di chiedere agli americani di fare gli eroi. E neanche ai panchinari. Dice Griccioli: "Finalmente con un impatto come dio comanda da parte di chi deve avere responsabilità maggiori, gli è stato permesso di entrare sull'onda di una partita che è stata indirizzata da parte di chi la deve indirizzare, cosa che purtroppo soprattutto nelle ultime due partite con Roma e Latina non era stata fatta, caricando loro di responsabilità che era meglio che non si sentissero addosso".
LA CHIAVE
Illustra coach Giulio Griccioli: "Scafati ha giocato molto sul talento e noi siamo stati bravissimi a far fare il minimo in campionato a Naimy (in realtà con Trapani aveva fatto solo 5 punti, ma va bene lo stesso, ndr), che ha finito con 3/15 dal campo: avevamo fatto la partita contro di lui rischiando su qualche altro giocatore, e la partita tatticamente ha prodotto zero punti di Naimy nel primo tempo. E non ricordo una schiacciata dei loro lunghi. Lui ha sicuramente avuto una marcatura da parte nostra anche migliore di quella che avevamo fatto su Ferguson, pur essendo lui forse di livello superiore". Naimy ha chiuso con 8 punti in 36' con 6 falli subiti, 2/7 da due, 1/8 da tre, 1/1 ai liberi, 6 perse, 7 assist.
LA DICHIARAZIONE
Lorenzo Saccaggi, play Mens Sana: "Siamo partiti con il piede giusto, c'è molto da lavorare ma finire il primo quarto 27-15, e 27 punti sono irrituali per noi, è stata una buona iniezione di fiducia. Abbiamo giocato insieme, nel vero e proprio senso della parola, abbiamo mosso la palla, che è quello che dovevamo fare contro la loro difesa statica: l'unico modo per segnare era farli entrare in rotazione più possibile. Siamo stati bravi a segnare tiri aperti che abbiamo avuto anche nelle partite precedenti e non segnavamo. Peccato per la flessione negli ultimi minuti, viene da dire che ci sta, ma non ci può stare perché in casa abbiamo il brutto ricordo di aver perso in questa maniera la partita con Eurobasket. Questi quattro punti sono arrivati dopo il momento più buio della stagione in cui non siamo stati noi stessi: ci siamo parlati, ci siamo guardati in faccia, ci siamo allenati forte, ed è quella l'unica cura per tornare a vincere e infatti sono arrivate delle vittorie".
LE ALTRE
La buona notizia per la Mens Sana è che aveva sei squadre dietro in classifica e hanno perso tutte. Scafati ultima, sconfitta a Siena, è ora lontana 10 punti. Agropoli penultima, sconfitta in casa da Agrigento, è lontana 8 punti. Rieti e Reggio Calabria, che al terzultimo posto marcano la distanza dalla zona playout, sconfitte a Treviglio e Biella, sono lontane 6 punti: non sono tantissimi, ma sono il triplo di cinque giorni fa. E anche Ferentino e Casale, sconfitte da Legnano e Virtus Roma, magari saranno destinate a risalire ma avranno di una settimana in più per riuscirci perché ora sono a -4. La Mens Sana è nel treno delle cinque squadre (anche se Treviglio ha una partita in meno) che a 18 punti occupano le posizioni dalla sesta alla decima. Classifica invariata davanti, hanno vinto tutti. Che la Mens Sana possa permettersi la leggerezza mentale di non guardarsi solo alle spalle è già una conquista.
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