mercoledì 11 gennaio 2017

49 giorni dopo

Un peso tolto, una liberazione. Un patema, affrontato con la carica del fattore PalaSclavo, da cui la Mens Sana è uscita (74-68 all'overtime con Biella) trovando tra le proprie risorse (per una sera? per sempre? per ora e poi si vedrà?) qualcosa di più forte della paura di non vincere che monta dopo sei sconfitte di fila e 49 giorni senza muovere la classifica. Di fronte alla striscia negativa cresceva il movimento del "per forza, la squadra è scarsa". Anche fosse, in questo campionato (e l'avvio della Mens Sana l'ha dimostrato) non esiste divario tecnico che non si possa ridurre se non ribaltare con la differenza di energia, per arrivare a potersela giocare ogni partita. Anche con la prima in classifica.

Certo, Biella deve avere dei problemi al di là dell'assenza di Weathle se ha trovato la terza sconfitta in otto giorni, dopo che in tre mesi aveva perso due partite in tutto (vincendone 11 su 13). Ma dopo tante sfighe non c'è da chiedere scusa a nessuno se capita la sorte di trovare i migliori nel loro unico momento di vulnerabilità. Certo, il bel basket continua a essere diverso, ma di questo non frega veramente niente a nessuno. La serietà imporrebbe a fronte di una partita finita al supplementare di usare toni analoghi a quelli che ci sarebbero stati in caso di sconfitta, il famoso equilibrio al di là della palla che entra o esce. Ma con la differenza che fa vincere o perdere dopo sei sconfitte di fila, non ci si può fare.

IL GIOCATORE
Mike Myers, finalmente. Con lampi di categoria superiore. Certo, ha sbagliato 11 tiri, con 4 stoppate subite, e 5 ne ha sbagliati anche dalla lunetta, ha perso 4 palloni. Ha sbagliato l'ultimo tiro dei regolamentari. Ma i suoi 22 tiri sono massimo stagionale, ben oltre il precedente di 16, tutto pur giocando "solo" 30'. Sono bastati per chiudere con 27 punti (ne ha segnati di più solo alla seconda giornata a Scafati, 29), 12 rimbalzi e il massimo stagionale di ben 11 falli subiti. Con 8 punti segnati nel supplementare. Menzione per Simone Flamini: per la difesa su Hall, e perché ha continuato a tirare da tre per riuscire a punire prima o poi le scelte difensive di Biella. I suoi 9 rimbalzi sono massimo stagionale, e più di questi 9 punti aveva segnato solo a Ferentino, 10, peraltro l'unica altra partita dell'anno prima di questa in cui aveva tirato più di 6 volte. Aiuta averlo così, in zona doppia cifra. Magari anche senza prendersi 10 triple, ma questo poi dipende anche dagli avversari.

IL MOMENTO DECISIVO
La Mens Sana è stata sotto nel punteggio dal 15' al 39' ininterrottamente, anche con 11 punti di svantaggio. Se pur non facendo la partita ha saputo ribaltare i valori e portarla a casa è stato perché dal 55-62 al 33'40" la Mens Sana ha concesso a Biella solo due punti in dieci minuti (il +4 di Hall a due minuti dalla fine dei regolamentari). Un momento decisivo lungo dieci minuti, dunque. Anche se poi c'è stato bisogno del canestro di Myers entrando nell'ultimo minuto di overtime per ricacciare indietro Biella tornata a -2.

LA STATISTICA
La Mens Sana ha chiuso con il massimo stagionale di 14 recuperi: 3 a testa per Flamini, Harrell e Tavernari. Le 20 perse di Biella sono massimo stagionale. E, a riprova della capacità di gestire la palla, meno delle 11 palle perse con Biella, la Mens Sana lo ha fatto solo nelle prime due partite di stagione. Il controllo del numero dei possessi è passato anche dell'altro massimo stagionale, eguagliato, di 15 rimbalzi d'attacco. Certo, alto numero legato all'overtime. La Mens Sana ha comunque preso il 30% dei palloni disponibili sotto il canestro avversario, visti i 35 rimbalzi difensivi di Biella. Ah, post scriptum, un'altra cifra: le riserve hanno giocato 40 minuti complessivi in quattro, sebbene ci sia stato anche il supplementare, contro i 185 minuti dei titolari. Per capirsi, le riserve hanno giocato il 17.8% dei minuti a disposizione, i titolari l'82.2%. C'è un certo sbilanciamento.

LA CHIAVE
Col supplementare, la Mens Sana ha segnato 74 punti. Senza, a fine regolamentari, era arrivata a 64: ne aveva segnati meno solo nell'ultima partita a Latina. Tavernari è a 5/23 da tre nelle ultime cinque partite, ma se si toglie la partita a Roma sarebbe 1/17. Harrell ha segnato meno di questi 13 punti (gli stessi di Latina) solo con Treviglio: furono 9 punti in 30 minuti, ma stavolta i minuti sono stati 42. Ma dopo il minimo di 7 tiri con Latina, stavolta i 13 punti sono arrivati con 17 tiri. Certo non si è nascosto. Tutto questo per dire che l'attacco continua a essere quello che è. Se la Mens Sana ha vinto è perché ha tenuto Biella a 64 punti nei tempi regolamentari, 68 totali. Erano stati 69 contro Eurobasket (66 più il canestro decisivo di Deloach), la partita della striscia perdente che più di ogni altra la Mens Sana ha rischiato di vincere. Significa che non ci sono speranze di vittoria se non si tengono le avversarie sotto i 70 punti. Con Biella, la Mens Sana si è assicurata di riuscirci anche (vedi sopra) ritagliandosi, tra seconde opportunità (rimbalzi d'attacco) e saldo perse/recuperate, una quindicina di possessi in più dell'Angelico. E se non bastavano neanche 15 possessi in più, restava solo da accendere un cero.

LA DICHIARAZIONE
Giulio Griccioli, coach Mens Sana: "Non dobbiamo mai dimenticare quello che ho detto a inizio anno: dobbiamo lottare contro tutti e tutto, l'abbiamo sempre saputo, invece ci siamo buttati giù per l'infortunio di Cappelletti. Contava vincerla e anche metterci un po' tutti la faccia: mi fa piacere che abbia fatto dei canestri importanti Flamini, che li abbia fatti (anche dalla lunetta) Myers, che abbiamo dimostrato di lottare senza mollare che era quello che sembrava questo periodo di bruttura ci avesse portato via. L'anima non l'abbiamo persa, abbiamo bisogno di recuperare più fiducia. Abbiamo bisogno anche di quelli che hanno giocato pochissimo per poter vincere la partita di domenica".

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