lunedì 21 agosto 2017

Le ambizioni della Virtus e del Costone

Gli eventi e le stagioni le hanno portate oggi a essere squadre rispettivamente di Serie C Gold e C Silver, ma per cultura, tradizione e passione Virtus e Costone sono da sempre realtà di categoria superiore. Tornano a puntarci anche sportivamente. Il ritorno in palestra, nel giorno dei loro raduni, permette di tracciare uno "stato della nazione" del basket senese di ritrovato slancio, anche nelle sue altre storiche realtà.

Retrocessa per un canestro dopo una stagione in cui da cenerentola del Girone A aveva chiuso con ben 26 punti, piuttosto di fare un'altra stagione col collo tirato in Serie B (e non necessariamente riuscire ancora a produrre tanto quanto l'anno scorso), la Virtus ha scelto di rinunciare al ripescaggio per consolidarsi. Non solo economicamente, dimezzando all'incirca i 100mila euro di budget dell'anno scorso (poi sforato di un 25%). Anche tecnicamente, puntando su un roster con sette senior e sette under da pesare anche in ottica futura: di fianco ai minuti sicuri di Ceccatelli (due anni fa a Pms) e Bartalucci, troveranno spazio nel giro della prima squadra anche Falchi, Bartoletti, Ndour, Perinti e Valdinotti, investimento del 1999 da Foligno.

I sette senior sono tutti di livello da Serie B: ai cinque l'hanno fatta l'anno scorso sono stati aggiunti Stefano Simeoli, già alla Virtus in DNA e di ritorno da tre anni in Australia, vero e proprio americano per la C Gold, e Alessandro Pucci, l'anno scorso secondo miglior marcatore del girone. Si va verso un quintetto con Lenardon e Imbrò esterni, Simeoli vicino a canestro, e due tra Nepi, Olleia e Pucci, più Bianchi dalla panchina. Le avversarie? Su tutte Pino Firenze, a sua volta retrocessa, con l'aggiunta di Poltroneri, e Pielle Livorno, che l'anno scorso ha perso la finale, con l'aggiunta di Toppo. Corsa a tre dunque, sulla carta, senza trascurare però Empoli e Castelfiorentino.

In panchina Maurizio Tozzi, di ritorno dopo l'esperienza da vice di Daniele Ricci (playoff in C Gold con spareggi promozione sfiorati) e da coach dell'Under 20 Elite (il gruppo 96-97 tutto senese) con cui la Virtus tornò alle finali nazionali. E di fianco a lui oltre al confermato Edoardo Ceccarelli c'è anche Andrea Spinello, già di supporto nel finale della scorsa stagione e reduce dal titolo Under 13 regionale da imbattuto. Ci saranno nove squadre giovanili, di cui cinque Eccellenza e due-tre gruppi particolarmente interessanti. Confermato l'impegno di Bruttini. È sulle maglie, sempre La Sovrana. Un auspicio.

*** 

Maggiori aspirazioni in termini di visibilità, con l'obiettivo di salire di categoria, se non subito quanto prima, e l'arrivo di Lorenzo Gambelli come direttore sportivo a implementare la struttura societaria: sono le direttrici attorno a cui sotto la guida di Emanuele Montomoli, mister Vismederi, il Costone comincia ora una nuova era, dopo gli indelebili dodici anni di presidenza di Patrizia Morbidi.

In panchina, e non era scontato in corrispondenza del cambio societario, ci sarà per il quinto anno di fila Pierfrancesco Binella: una striscia così lunga di stagioni consecutive in gialloverde l'hanno vissuta solo Sandro Zani (1989-94) e Giorgio Brenci (dall'alba dei tempi, fino al 1972). Di fianco a lui ancora Duccio Petreni, con l'aggiunta nell'area video di Valentino Ceccherini. Quattro le squadre giovanili (Under 20, 18, 15 e 14) a cui aggiungere l'operazione dell'arrivo di Francesco Braccagni a corollario di un settore come il minibasket che per numeri (l'anno scorso 180 bambini e bambine) guarda alla leadership cittadina.

L'impegno sulle giovanili permette per regolamento di poter puntare su una squadra con dieci senior e due under, che saranno di base i costoniani Mini e Stanghellini. Roster tutto made in Siena, anagraficamente o (è il caso di Manetti e Chiti) cestisticamente. L'arrivo last minute di Vittorio Tognazzi, guardia classe 1996 ex Mens Sana e Virtus, l'anno scorso 12 punti di media in C Gold, ha chiuso col botto un mercato di cambiamenti corposi (nuovi quattro decimi) vissuto facendo la spesa tra Certaldo (Tognazzi appunto, e il ritorno dell'ex Francesco Spampani, classe 1977) e Asciano (il 1995 Matteo Ricci e il 1994 Giulio Chiti).

Immaginando un quintetto con Benincasa, Bruttini, Tognazzi, Manetti e Chiti - e a completare le rotazioni, Ricci, Nepi, Catoni, Spampani e l'altro veterano di lusso Giacomo Bonelli -, le tante opzioni girano intorno all'assetto con quattro esterni tiratori e un lungo, che annuncia scenari interessanti in termini di tattica e aggressività. Con un occhio a Meloria e San Vincenzo, le avversarie sono soprattutto Prato, retrocessa dalla Gold, e Carrara. Perché si guarda al vertice, con rispetto ma anche con voglia di fare bene. Per tutti, a Siena, è la stagione dell'ambizione.

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