mercoledì 8 febbraio 2023

FOCUS Anno nuovo, Virtus nuova: cosa ha portato l'arrivo di Paunovic, Dal Maso e Lafitte

Con l’arrivo di Lafitte, la Virtus ha completato la sua metamorfosi, per necessità e opportunità. E ora, rispetto al girone d’andata è una squadra diversa, senz’altro più forte, che punta dritto a un posto nelle prime tre. Ma vediamo come è cambiata e quali sono le sfide che attendono la squadra di Via Vivaldi in questo girone di ritorno. 
    
Il primo dato è senz’altro numerico, 
ora la Virtus ha 12 giocatori. Un valore non da poco in questa categoria, che mette il roster rossoblu alla pari delle migliori del girone se non altro per profondità ed esperienza. 
  
Partendo dal settore degli interni nel cambio Caridi/Paunovic-Dal Maso, la Virtus ha guadagnato senz’altro in opzioni offensive e difensive. Il centrone in alcuni casi condizionava oltremodo ritmi e scelte, ora l’impressione è che ci siano sempre in campo due giocatori intercambiabili. E la pericolosità nel tiro da tre punti, soprattutto di Paunovic, è un valore aggiunto. Di questo cambio, l’impressione è che ne abbia beneficiato soprattutto Olleia, che sgravato di certi compiti, sta davvero crescendo sia in fase realizzativa che di creazione di gioco. Inoltre i due nuovi sembrano essersi integrati alla perfezione nel gruppo, aiutati senz’altro dal clima positivo che le tante vittorie stanno creando. 
  
Venendo agli esterni ora Franceschini ha davvero l’imbarazzo della scelta.
L’acquisto di Lafitte, a prima vista si va a inserire nel ruolo di quel giocatore, Bartoletti, che per lunghi momenti del girone d’andata è stato il leader di questa squadra, offensivamente ma non solo. In realtà il giovane arrivato da Montecatini, può senz’altro alternarsi sia da play che da guardia, e lo si è visto già nella prima uscita. Inoltre ora aumenta la pericolosità al tiro da 3 punti dei rossoblu: in quello che poteva sembrare il tallone d’Achille della Virtus ora c’è un tiratore in più. Con tanti elementi di questo tipo è chiaro che la Virtus può tenere una forte pressione difensiva per molti tratti della gara, cercando con insistenza un contropiede dove i vari Banchero, Bartoletti e gli altri, posso spaccare le partite. 
 
Nel gioco a metà campo e nei finali punto a punto poi starà alla partita dire chi dovrà prendersi le responsabilità. Otto esterni per tre spot sono tanti, è chiaro che qualcuno vedrà ridursi di molto i minuti, ma è anche vero che la Virtus ora punta in alto, e avere così tanti giocatori a disposizione è un’assicurazione in vista del finale di campionato.
  
Andrea Monciatti
 
 
 


  
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