Buona giornata da parte delle senesi di Divisione Regionale 1, che in assenza di Monteroni che gioca mercoledì, trionfano tutte.
Buona giornata da parte delle senesi di Divisione Regionale 1, che in assenza di Monteroni che gioca mercoledì, trionfano tutte.
La sceneggiatura di Lucca-Mens Sana sembrava adatta a un film di Rocky: la Mens Sana ne ha prese ed è stata anche in forte difficoltà ma ha tenuto a livello mentale e, alla fine, è stata lei a piazzare il colpo del ko. Una vittoria che dà grande fiducia alla squadra di coach Paolo Vecchi, oltre che il comando della classifica (a pari punti con il Costone che deve ancora riposare).
Una prova del fuoco? Un test di maturità? Dimostrazione di forza? Chiamatela come volete ma Lucca-Mens Sana si presenta come “la” partita di questa specifica fase di stagione. È la misura del livello di competitività raggiunto dalla squadra di coach Federico Vecchi in casa di chi, dichiaratamente, il campionato lo vuole vincere.
Quando i valori in campo pendono prevalentemente da una parte, l'unico vero rischio per la squadra favorita è quello di farsi sorprendere dall'eccessiva sicurezza. Un rischio che la Mens Sana ha evitato contro Casale Monferrato, giocando una partita solida e centrata molto bene su quello che c’era da fare in campo. Lo stesso discorso vale per il Costone, con qualche piccola incertezza iniziale in più, anche se in questo caso c’era l’attenuante di doversi mettere alle spalle il primo ko dell’anno.
Il turno di riposo, in un campionato “monco”, arriva sempre nel momento che sembra meno opportuno. Può sembrare una frase fatta ma è un concetto che si sposa bene con la situazione in casa Virtus. La squadra si ferma dopo aver inaugurato una serie aperta di 3 vittorie di fila che la confermano tra le grandi del campionato, peraltro insieme a Costone e Mens Sana, cioè le uniche due squadre che fino ad oggi l’hanno sconfitta.
Manca ancora più di 40 giorni alla sfida del PalaOrlandi tra Costone e Mens Sana. Sportivamente è un’eternità. Ma è anche vero che la coabitazione, seppur virtuale, ai vertici della classifica, impone di far partire il conto alla rovescia per un incontro che, se le cose restassero così, varrebbe il primato al giro di boa del campionato. Anche perché, calendario alla mano, il percorso del Costone rappresenta la mappa delle insidie sulla strada della Mens Sana.
La giornata di Divisione Regionale 1 ha dell'incredibile, esattamente come la vittoria di Valdelsa all'overtime sulla capolista Galli. Una vittoria incredibile quella dei ragazzi di Lanza che, non solo accorciano la classifica, ma così facendo si portano veramente vicini alla vetta occupata ora da Laurenziana.
Si è accorciata la classifica. Perché il Costone ha perso la prima partita dell’anno a Lucca, mentre Mens Sana e Virtus hanno fatto il loro dovere portandosi a -2 dal primo posto. Anzi, per la Mens Sana è primo posto virtuale, considerando che ha lo stesso numero di sconfitte del Costone. Poi, come da pronostico, Lucca e Spezia sono lì a stretto giro di posta, mentre sorprendono in negativo Empoli e San Miniato. Questa la sintesi di giornata, condita da chiari messaggi che tutte le contendenti, nessuna esclusa, devono recepire.
Sono tante le “note” liete in casa Mens Sana. Su tutte, si registra l'evoluzione significativa nelle prestazioni di Barou Yarbanga che, nella scorsa partita contro Empoli, ha fatto registrare una bellissima doppia doppia, con 22 punti (massimo stagionale) e 15 rimbalzi. 20 anni all’anagrafe, alla sua prima stagione lontano da Ferrara, Yarbanga ha mostrato un notevole incremento produttivo. Basti pensare che le sue medie offensive sono passate da 5 a 14.6 punti a partita, a dimostrazione che coach Federico Vecchi e l’ambiente mensanino hanno sbloccato il potenziale del giocatore che, rispetto a Ferrara, ha oggi un ruolo più centrale e gode di una sempre maggiore fiducia.
Non solo prima, seconda e terza in classifica. Costone, Mens Sana e Virtus occupano l'intero podio, ma condividono anche lo stesso, singolare record di minor numero di punti subiti in una singola partita del campionato. Casualità? Un'anomalia statistica? La risposta si nasconde dietro a numeri che svelano un’egemonia difensiva decisamente degna di nota.
L'ottava giornata di andata del campionato di Divisione Regionale 1 ha visto vincere tutte le squadre senesi: Monteroni trionfa sul difficile campo di Scandicci grazie ai 21 punti di Bartoletti, e ritorna così a due successi di fila mordendo le vette della classifica. Poggibonsi vince in trasferta, e convince sul campo di Legnaia: grazie a un Del Cucina da 29 punti i ragazzi di Mameli infliggono ai fiorentini una sanguinosa sconfitta. Non si ferma più il Valdelsa Basket di coach Lanza che vince la sesta partita consecutiva, grazie ancora ai suoi giovanissimi talenti come Bartoli, autore di 29 punti e Lorenzoni autore di 16 punti. Ritorna alla vittoria anche il Basket Asciano di coach Papi che grazie ad un Falchi da 20 punti riesce a tornare nella zona play-off, sconfiggendo Valdarno.
In campionato si segna tantissimo. Nell’ultimo turno, chiunque ha vinto, lo ha fatto superando quota 90 punti. Uniche due eccezioni sono state il Costone (che ha dimostrato la consueta solidità) e la Virtus, con quest’ultima comunque protagonista di un altro tipo di record: quello dei punti subiti, appena 48 nella trasferta in casa di Legnaia. Tra tutti però, a pesare maggiormente sono i 93 punti e il +21 messo a segno dalla Mens Sana nei confronti di Empoli. Perché gli empolesi, quando sconfitti, non avevano mai subito più di 85 punti. E perché lo scarto finale (nei ko dell’Use) non era mai stato superiore alle 16 lunghezze. Insomma, è stata un’altra prova di forza da parte della Mens Sana anche di fronte ad un avversario quotato e che ha giocato oltre per tre quarti una buonissima partita.
La Mens Sana deve adesso fare i conti con l’assenza di Belli. Nella comunicazione ufficiale della società si parla di almeno un mese di stop dopo la lesione di secondo grado al bicipite femorale della coscia destra, riportata durante la gara di Arezzo. In sostanza: fino a Natale, o verosimilmente dopo la pausa, la squadra dovrà fronteggiare l’emergenza, trovando soluzioni alternative nel settore piccoli.
Dario Masciarelli starà fuori per circa altre due settimane verosimilmente saltando anche la trasferta di Lucca. Filippo Paoli sarà indisponibile contro Casale Monferrato per poi essere nuovamente valutato dallo staff del Costone. Questa è la situazione degli infortuni che, già nella trasferta di Genova, avevano privato la squadra di Michele Belletti di questi due elementi. Assenze che, almeno nell’immediato, costringono il Costone a ridisegnare (almeno parzialmente) gerarchie e strategie.
Il basket è un gioco di continua evoluzione e forse nessun ruolo ha subito una trasformazione così radicale quello del lungo, il moderno 4/5 o ala-pivot. L'epoca dei centri puramente ancorati al pitturato ha lasciato il posto a giocatori ibridi e dinamici, capaci di lottare in area e, allo stesso tempo, di aprire il campo grazie ad una buona precisione al tiro. La partita di Gianluca Prosek ad Arezzo ne è la dimostrazione e testimonia al tempo stesso l'evoluzione o, per meglio dire, la maturazione del giocatore.
La giornata quella di Divisione Regionale 1 vede tornare alla vittoria Monteroni, che si impone per 90-65 contro Legnaia, grazie alla splendida prestazione di tutto il collettivo. Asciano non riesce a trovare continuità e cade contro una Calenzano ad ora non proprio brillante in stagione. Cade anche Poggibonsi in casa, nonostante le buone prove di Borgianni e Juliatto (16 e 15 punti), per mano di Montespertoli, attualmente una delle squadre più in forma.
La vittoria di autorità della Mens Sana ad Arezzo, quella del carattere della Virtus con Borgomanero e quella della solidità del Costone a Genova. Una tris che proietta le tre senesi nei primi tre posti della classifica: con il Costone primo a punteggio pieno, la Mens Sana e la Virtus seconde, il campionato sta presentando un’egemonia cittadina importante da mettere adesso ancora alla prova verso nuove e importanti sfide.
Un turno infrasettimanale che lascia spazio a grandi sorprese, in primis la vittoria di Poggibonsi sul campo di Galli, imbattuta e primatista in classifica, poi la seconda sconfitta di Monteroni che cede a Montespertoli che la riaggancia in graduatoria. Perde anche Asciano in casa contro un'ostica Laurenziana, mentre Valdelsa vince, convince e vola in classifica.
Nonostante le due sconfitte riportate, le partite contro Costone e Mens Sana hanno messo in mostra doti importanti per la Virtus. Che, se da un lato è apparsa sì un po’ corta a livello di rotazioni rispetto alle altre senesi, dall’altra ha a disposizione del materiale, umano e tecnico, per guardare al bicchiere mezzo pieno, senza per forza dover prescindere dai risultati.
I dati lasciano ben poco spazio alle interpretazioni: la Mens Sana sta giocando un basket di altissimo livello. È saldamente in testa nelle statistiche principali, a dimostrazione di un potenziale offensivo e di una qualità tecnica innegabili: è la squadra con il maggior numero di punti fatti, la migliore differenza canestri e il quoziente più alto del torneo. Nonostante questo dominio numerico, la classifica la vede ancora all'inseguimento della prima posizione occupata saldamente dal Costone (che comunque vanta la miglior difesa del campionato). Un leggero ritardo in classifica, quello della Mens Sana, che non preoccupa l’ambiente biancoverde, ma che anzi deve essere uno stimolo per migliorare le statistiche, laddove possibile.
Una giornata ricca di sorprese quella delle senesi presenti nel campionato di Divisione Regionale 1. Infatti arriva nello scontro al vertice una brutta sconfitta per Monteroni, che cade in casa per Mano di Galli. Valdelsa si conferma come una possibile outsider vincendo di una sola lunghezza contro Montemurlo, così come Asciano fa la corsara in trasferta nel campo di Cerreto Gudi. Anche Poggibonsi trova la vittoria contro Arezzo, confermando il buon periodo di forma.
Mens Sana-Virtus è stata partita vera. Intensa, vibrante e fisica. Ma anche tattica e decisa da situazioni che possono indirizzare, o perlomeno lanciare un segnale, su quello che serve nella stagione delle due squadre. Sia in positivo che negativo. Ha vinto meritatamente la Mens Sana, la Virtus ha retto finché ha potuto e deve semmai riflettere su cosa le serve per fare un ulteriore step di crescita e di competitività. In generale è stato uno spettacolo, dentro e fuori dal campo, con oltre 2000 presenze sugli spalti.
Nella settimana che porta al primo Mens Sana-Virtus dell’anno è impossibile non parlare degli ex che saranno sul parquet. Da una parte Pucci e Nepi con la canotta della Mens Sana, dall’altra Francesco Braccagni, vice-coach della Virtus, che in carriera ha vestito le maglie di tutte e 3 le compagini cittadine. Al pari di Alessandro Nepi. Ma contrariamente a quanto si possa pensare, quello di chi è stato sia alla Mens Sana che alla Virtus che al Costone non è un club così elitario: sono tanti i nomi di chi, in carriera (da giocatore), ha legato il suo nome a tutte e tre le società. C’è però un altro “circolino”, al momento con un solo membro, a cui Nepi può ambire…
Una missione per due. Se cercate un leader nella Virtus, non guardate solo a un nome ma a due: Matteo Calvellini e Filippo Guerra sono le due colonne delle gerarchie di coach Marco Evangelisti. Al di là di punti e assist, i due condividono la responsabilità di trascinare il gruppo. È una co-gestione per certi versi inedita, un modello “a doppio motore” atteso adesso dal banco di prova della Mens Sana.
Cosa vuol dire far parte della storia sportiva di una città? Non significa solo segnare punti o vincere titoli. A volte, significa essere un filo conduttore che unisce realtà diverse. Alessandro Nepi fa parte del club di chi in carriera ha vestito i colori di Costone, Virtus e, oggi, Mens Sana. Lo ha fatto sempre con ruoli non secondari e, anzi, il suo essere protagonista (per di più alla vigilia di Mens Sana-Virtus) lo rende uno degli uomini di copertina. Anche per il ruolo che copre nello scacchiere tattico di coach Federico Vecchi.
Passata un'altra giornata per le senesi di Divisione Regionale 1, che questa volta escono tutte vittoriose dai rispettivi impegni. Monteroni e Colle, ormai sembrano le due più inquadrate e talentuose delle 4 compagini nostrane, con Monteroni che ormai incarna il ruolo di grande favorita e Colle che rispecchia la scommessa, con un roster composto da tanti giovani di belle speranze. Asciano dopo un avvio in chiaroscuro sembra essere in ripresa, con la squadra che finalmente è tornata nel proprio palazzetto. Poggibonsi dopo la batosta contro Valdelsa, si riprende due punti che sanno di buone aspettative.
La Mens Sana corre, la Virtus difende, il Costone vince. L’ultimo turno di campionato può essere velocemente sintetizzato così. Il tutto alla viglia del confronto cittadino tra Mens Sana e Virtus che mette in palio due punti pesantissimi per la classifica di entrambe le squadre.
Come ti cambia un’assenza. Il Costone è una squadra che ha saputo trasformarsi (e continuare a vincere) nel periodo in cui ha dovuto fare a meno di Nasello, ancora in fase di recupero dopo l’infortunio alla caviglia subito alla seconda giornata di campionato. Senza uno dei suoi totem tecnici, la squadra ha saputo trovare tante e validissime situazioni alternative. Specialmente in attacco dove, invece di prediligere l’attacco a difesa schierata, il Costone ha alzato ritmo e corso di più.
Una squadra che corre e che vuole giocare con intensità ha l’esigenza di non veder mai calare la propria energia sul parquet. È questa, banalizzando fino all’estremo, una delle chiavi di lettura del gioco della Mens Sana di coach Federico Vecchi. Un progetto in fase di costruzione e rodaggio è vero ma che già ha incanalato il proprio lavoro in quest’ottica. Elemento che passa necessariamente dalla valorizzazione e responsabilizzazione di tutta la squadra. Anche da chi in teoria dovrebbe essere ai margini delle rotazioni. Un nome su tutti: Lapo Calviani.
Altro derby altra corsa, ma questa volta non c'è storia e ad avere la meglio è stata Valdelsa, che come uno schiacciasassi travolge Poggibonsi per 75-49, soprattutto grazie alla super partita di Lorenzoni e di Bartoli, e alla grande interpretazione difensiva di tutta la squadra biancorossa. Monteroni non si ferma e continua a vincere dimostrando veramente di essere una squadra con giocatori da categoria superiore: Bartoletti 18, Cerpi 24, Giorgi 14 e Sabia 13, se il buongiorno si vede dal mattino... Asciano non riesce a superare la Sestese e cade ancora in trasferta, non mostrando la brillantezza dell'anno scorso.
La Mens Sana è ripartita. Il rientro di Perin è coinciso con il ritorno al successo dei biancoverdi. E non può essere un caso. Anche se ancora la squadra deve fare dei passi in avanti per essere quella che coach Vecchi e tutto l’ambiente mensanino vogliono vedere. Non è nemmeno un caso che il Costone abbia faticato 30’ per trovare la quadra e vincere il derby con la Virtus: alla fine è venuta fuori la maggior profondità del roster gialloverde di fronte all’ennesima grande prova, dal punto di vista tecnico-tattico, dei rossoblù.
Parlare di Carlo Recalcati? Va bene, quanto tempo avete?
È il primo derby dell’anno e lo affrontano le uniche due squadre ancora a punteggio pieno e, pertanto, meritatamente in vetta alla classifica. Si gioca al PalaOrlandi, casa di un Costone che fin qui ha confermato i pronostici del precampionato ed ha fatto vedere tutta la qualità di un roster forte e profondo. Nonostante l’infortunio di Nasello. Meno profonda ma con grandissime doti è anche la Virtus, capace di ottenere 3 vittorie nei primi tre incontri per effetto di un gioco bello ed efficace, sia in attacco che in difesa. A Siena rappresenta il derby più autentico e, in quanto tale, è anche un appuntamento con la storia: si tratta del 46esimo capitolo negli annali dei confronti tra Virtus e Costone: 24-21 per i rossoblù il computo totale dei successi sin qui ottenuti. Ma, al di là dei numeri, è una sfida decisamente interessante tra due forze del campionato: squadre diverse ma ugualmente protagoniste.
Se è vero che la Mens Sana è ancora un cantiere aperto, lo si vede anche da gerarchie che ancora non sembrano definitive. Così come la condizione, non ancora ottimale per una squadra che non è mai stata (e che ancora per un po' non lo sarà) al completo. Il riferimento non va solo all’infortunio di Perin ma anche all’assenza di oltranza di Neri. Proprio in questo senso coach Vecchi sta cercando di alternare soluzioni tattiche diverse, anche perché nel frattempo c’è da giocare e tornare quanto prima a fare punti.
Ancora un derby tra due compagini senesi nel secondo turno, vinto da Valdelsa che batte a domicilio Asciano. Il secondo derby Poggibonsi-Monteroni invece è stato rimandato al 29.
La trasferta più lunga della stagione regolare ha avuto l’effetto di una doccia fredda sulla Mens Sana che, dopo la vittoria su Spezia e il turno di riposo, si è scoperta meno tonica ed energica come invece la pre-season e il primo turno di campionato avevano fatto vedere. A Borgomanero la Mens Sana ha faticato per tutto il tempo, di fatto non riuscendo mai a esprimersi su ritmi a lei congeniali. Anche perché in difesa la prova non è stata sufficiente. Tutto questo mentre Virtus e Costone vincono e restano le uniche due in vetta a punteggio pieno, per di più alla vigilia del primo derby dell'anno.
Tra quelle arrivate durante l’estate cestistica senese, una novità non è passata certo inosservata: usando un gergo scientifico, la possiamo definire la Meiosi del Costone. Cioè quel meccanismo attraverso cui, dividendosi in più “cellule” – dalla srl griffata Vismederi all’Asd Costone Fides 1904 per arrivare infine alla neonata associazione Amici del Costone – le varie componenti della cosiddetta società della Piaggia si sono date una nuova organicità in un’ottica di complementarietà. Gli obiettivi di tutto ciò? Crescere, avanzare verso nuovi ambiziosi obiettivi a livello sportivo, restando sempre fortemente legati alle proprie origini.
È stato l’ultimo innesto del mercato estivo mensanino. Ma il suo arrivo alla Mens Sana non rappresenta una necessità che si è presentata dopo l’infortunio di Perin. Tutt’altro: Simone Cerchiaro è un valore aggiunto per la squadra di Federico Vecchi, un elemento che sposa e sintetizza il credo dell’allenatore, un giocatore che può far fare un salto di qualità alla squadra.
Torna finalmente la Divisione Regionale 1 con le senesi che saranno assolute protagoniste del campionato. In primis Monteroni allenata da Lorenzo Rossi che con i nuovi acquisti sarà sicuramente una delle protagoniste.
Allo stesso modo Asciano che nonostante il cambio guida in panchina, ora con l'asse Papi-Giannetti, si riconferma una delle protagoniste, grazie anche alla coesione del gruppo che ormai gioca insieme da anni.
Valdelsa, sempre allenata da Lanza, rimane una squadra insidiosissima soprattutto per il talento dei suoi giovanissimi, uniti all'esperienza dei più esperti a partire da Iozzi. Poggibonsi si presenta allenata da Mameli e con lo stesso nucleo dell'anno scorso, dunque un'altra squadra molto pericolosa.
Nel fine settimana di riposo la Mens Sana si è necessariamente messa a guardare quello che succedeva negli altri campi. Attenzione particolare rivolta ovviamente alle vittorie di Costone e Virtus, maturate in maniera diversa ma entrambe capaci di mettere in mostra la forza e la bontà dei progetti tecnici delle due squadre.
Da una parte lo stanziamento di 3,5 milioni di euro previsti nella programmazione triennale 2025-2027 delle opere pubbliche per il necessario adeguamento sismico del palasport della Mens Sana, la cui idoneità in scadenza al 31 dicembre 2027 segna un limite oltre cui potrebbe non essere più possibile utilizzare il palazzetto per le partite. Dall’altra l’adozione di una variante semplificata al piano operativo sulla zona di viale Sclavo che per la prima volta delinea scenari per il futuro dell’impianto che vanno dalla riqualificazione appunto del palasport alla possibilità di demolirlo per farne uno nuovo. Arrivano le mosse dell’amministrazione comunale sul futuro del palasport e meritano di essere analizzate per delineare gli scenari.
Per la Mens Sana un esordio vincente non era importante, di più. Perché senza Perin e con alti giocatori non ancora al meglio, due punti contro una diretta concorrente, per di più alla vigilia del turno di riposo, rappresentavano un elemento imprescindibile per continuare a lavorare con tranquillità alla ricerca di una migliore forma di squadra. Così è stato, così si può guardare al domani con fiducia.
Mai come in questa stagione si fa fatica a delineare la griglia di partenza del campionato di B2. Non tanto per chi parte in prima fila, quanto per chi sta immediatamente dietro: la formula del campionato, con una stagione regolare che torna ad essere regolare, potrebbe riservare delle sorprese o permettere anche a squadre a trazione più giovanile di crescere ed avere exploit importanti nel lungo periodo. Quasi impossibile stilare una graduatoria, ancor più difficile azzeccare i pronostici. E le senesi? Per dirla in gergo paliesco, rientrano tutte nel lotto alto. Un lotto che sicuramente ha più di una punta…
Il Memorial Giorgio Brenci lascia a Mens Sana, Costone e Virtus (così come recita il medagliere in ordine di arrivo) una dote preziosa. Chiamatela pure consapevolezza, sia sui rispettivi punti di forza che sugli aspetti su cui lavorare e migliorarsi.
Giorgio Brenci è stato l’unico. Solo lui ha allenato la prima squadra sia della Mens Sana che della Virtus e del Costone. Celebrarlo offre il piacere del ricordo e insieme la soddisfazione di un bisogno, quello che nasce dalla consapevolezza della propria storia. Farlo con un torneo che coinvolge le tre società senesi, nel prossimo weekend come già nel 2021, con merito di chi l’ha pensato e di chi lo rende possibile, è anche forse il modo più calzante per onorare la memoria di un uomo di basket, e di un uomo, che non ha mai cercato la ribalta, senza che questo impedisca oggi di riconoscere chiara la centralità della sua figura e del suo lascito.
È cambiata la forma nella società, divenuta srl in estate. È rimasta invariata la sostanza: il Costone si presenta ai nastri di partenza della B2 con una squadra ambiziosa e forte, con un roster completo e profondo, pronta a competere per le posizioni di vertice se riuscirà a far giocare insieme le tante individualità che compongono il suo roster. In sintesi, sulla carta, è la più forte delle tre senesi. Una società, quella del presidente Montomoli, cresciuta negli anni e che ormai ha un’etica ed un’impronta decisamente professionistiche.
Continuità ma fino a un certo punto. Novità funzionali e scommesse ponderate. Sono questi gli elementi che hanno accompagnato la Virtus nell’approcciare alla nuova stagione sportiva. È stato confermato il coach, Marco Evangelisti, ma al tempo stesso sono partiti pezzi storici come Olleia e Bartoletti. La squadra si è solo in parte trasformata. Lo ha fatto a livello “quantitativo”, non sotto l’aspetto della qualità. Anche perché l’obiettivo è ripartire subito forte, ponendo le basi su solide certezze e su un’identità chiara.
Ha dettato legge nella prima fase di stagione, ha fatto molta più fatica nella seconda. È stato un Costone double face quello visto in quest’annata sportiva. È stata l’unica delle tre senesi a qualificarsi per il play-in gold ma poi anche l’unica toscana a restare fuori dai playoff. Un percorso di estremi in cui però sono molte più le cose positive rispetto alle note stonate.
Chiudere la stagione con 10 vittorie in più delle sconfitte ma essersi salvati solo all’ultima giornata. È il paradosso dell’annata della Virtus che ha vissuto, a tutti gli effetti una stagione all’insegna del “tutto e l’incontrario di tutto”.
211 giorni esatti. È quanto intercorre dal 29 settembre 2024 al 27 aprile 2025. 213 giorni se includiamo anche le date in cui si sono giocate Mens Sana-Arezzo (79-74) e Genova-Mens Sana (56-67). In soldoni 6 mesi e 29 giorni, quindi quasi 7 mesi pieni. Un periodo intenso e denso di emozioni. A volte contrastanti ma in egual modo molto forti.
Essere 10-1 nella seconda fase ma non essere ancora matematicamente salvi. È il paradosso della Virtus (e insieme a lei di Legnaia) capolista del suo raggruppamento a pari punti con la Mens Sana già salva ma che dovrà giocarsi la salvezza nell’ultima giornata in trasferta a Varese. Sentenza oramai emessa invece per il Costone, escluso aritmeticamente dai playoff nonostante la vittoria con Tortona nell’ultimo match al PalaOrlandi della carriera di Luigi Bruttini.
La Mens Sana è salva. La vittoria su Collegno ha fatto raggiungere l’obiettivo che squadra e società si erano prefissati a inizio stagione, cioè il mantenimento della categoria. È stata una serata emozionante quella dell’88-77 che ha regalato la salvezza ai biancoverdi. Lo è stata perché al di là del traguardo raggiunto, da celebrare a dovere, c’è anche la sensazione che la Mens Sana abbia messo su un campo base per programmare una nuova ripartenza e puntare ancora più in alto.
Vincere e sperare nei risultati negativi delle altre. Virtus e Costone approcciano agli ultimi due impegni di seconda fase con lo stesso stato d’animo. Se la vittoria a Serravalle avvicina la Virtus rimette le cose a posto dopo la rabbia per il passo falso di Genova, quella del Costone a Gazzada mantiene ancora accesa la speranza di un piazzamento playoff. Sebbene la strada sia ancora decisamente in salita.
Il match-point ritrovato. Questo il titolo da dare alla vittoria della Mens Sana a Gallarate. Una partita bella nel primo tempo, più faticosa nel secondo e risolta poi in volata in favore dei biancoverdi. Un successo che adesso, con una giornata di ritardo considerando il ko interno con Serravalle, avvicina considerevolmente la Mens Sana alla chiusura dei giochi in ottica salvezza.
Genova è stata solo un incidente di percorso. La Virtus con Gallarate ha ripreso a giocare e a macinare ritmo e avversari con grande qualità di gioco. Si lecca invece le ferite il Costone, nuovamente sconfitto e soprattutto beffato in volata come troppo spesso gli è accaduto in questa seconda fase.
Le cose più belle della partita tra Mens Sana e Serravalle si sono viste prima della palla a due: il ritorno di Boris Gorenc, la riconsegna alla società del pallone della finale di Lione, l’abbraccio, il trasporto (in alcuni casi anche la commozione) e gli applausi del popolo mensanino. La partita che è seguita rappresenta presumibilmente la prestazione più brutta di tutto l’anno e non ha reso onore né al ritorno di Gorenc, né tantomeno a quella che è la stagione biancoverde che, per effetto di questo ko inaspettato, rischia di complicarsi.
Week end più scuro che chiaro per le senesi di Divisione Regionale 1. Asciano ancora non si ferma e vince anche contro Grosseto, ritorna alla vittoria anche Valdelsa, ma perdono sia Monteroni che Poggibonsi oltre all'ennesima sconfitta della Maginot. Ma andiamo con ordine.
La rabbia e il sollievo. Sono sentimenti opposti quelli che animano Virtus e Costone. Se i rossoblù sono tornati da Genova con un discreto carico di recriminazioni e rimostranze, i gialloverdi hanno ritrovato la vittoria e, soprattutto, un Ferdinando Nasello subito decisivo.
La vittoria della Mens Sana su Varese permette ai biancoverdi di gustare nuovamente il dolce gusto del vertice solitario della classifica. Era dal 27 ottobre scorso che la squadra di coach Paolo Betti non si gustava il sapore della vetta. Ma oggi lo fa con una consapevolezza nuova e assolutamente diversa rispetto ad allora. E in maniera quasi decisiva per la salvezza.
La mortificazione per come maturano le sconfitte rischia di essere ancora più pesante rispetto al risultato negativo in sé. A Borgomanero è andata nuovamente male al Costone ed è arrivato l’ennesimo ko di misura per la squadra di coach Michele Belletti: 80-79 il risultato definitivo dopo che i gialloverdi, con la tripla di Sebastianelli, erano arrivati sul 79-71 a 4’ esatti dalla fine. Poi la rimonta dei padroni di casa a mortificare, per l’appunto, gli sforzi costoniani. Agli antipodi da tutto questo, viaggia sempre più sulle ali dell’entusiasmo la Virtus che, contro Collegno, ha ottenuto la decima vittoria consecutiva tra prima e seconda fase, avvicinandosi a grandi passi verso la salvezza diretta.
Un passo avanti importante verso la salvezza diretta. La vittoria della Mens Sana su Crocetta, con un preziosissimo + 9 che ribalta in favore dei biancoverdi la differenza canestri, ha un peso specifico immane nella stagione mensanina. Perché la squadra è prima (insieme alla Virtus), perché ha due punti in più rispetto alla terza e ben quattro sulle quarte (con cui è in vantaggio, su entrambe, per differenza canestri). Insomma, mancano 5 giornate alla fine della poule salvezza e lo striscione dell’arrivo sembra avvicinarsi in maniera sempre più nitida per la Mens Sana.
Tre anni sono domani, si era scritto a fine estate, per dare conto dell'urgenza obbligata sul tema del palazzetto, a oggi esposto al rischio di non essere più utilizzabile alla scadenza del certificato di idoneità sismica nel 2027. Non è terrorismo, non è voler cercare la notizia a effetto dove non c'è. Rischia seriamente, invece, di NON essere sempre la solita situazione che si risolve "all'italiana" con deroghe che tanto poi arrivano (e lo dice anche il cambio di passo che c'è stato nell'affrontare la sicurezza del palazzetto negli ultimi anni). La speranza e l'obiettivo è che che affrontare di petto la questione, nota da tempo alle parti interessate, sia nell'interesse di tutti per provare a non ritrovarsi fuori tempo massimo.
Con un girone di andata perfetto, 6 vittorie su 6 partite, la Virtus si è regalata un pezzo di salvezza. Oltre che un primato (in coabitazione con la Mens Sana) da difendere nella seconda metà di poule salvezza. In play-in gold, invece, il Costone, è arrivato al giro di boa con un solo acuto e 5 ko. Ma attenzione, perché al di là dei freddi numeri, c’è una squadra che non vuole mollare, come dimostra anche l’ultimo match contro Pavia.
Una vittoria di tutto il collettivo. È questa la prima cosa da sottolineare nel brillante successo (86-68 il punteggio) della Mens Sana su Genova. Una grande prestazione di squadra per sopperire all’assenza del tuo giocatore più rappresentativo, Gianluca Prosek, out per infortunio. Poi c’è il ruolino di marcia: 5 vittorie di fila e un bilancio di 5-1 nel girone di andata di poule salvezza. Risultati che proiettano i biancoverdi in testa, insieme alla Virtus, e con un vantaggio che inizia a farsi consistente in ottica salvezza.
Ai poli opposti. Il turno infrasettimanale ha regalato esiti ed emozioni decisamente diverse a Costone e Virtus. Se i gialloverdi sono incappati forse nella peggior prestazione stagionale in quel di Tortona, i rossoblù hanno conquistato una vittoria importante (la quinta di fila) che gli permette di restare in vetta alla classifica della poule salvezza, insieme a Mens Sana e Legnaia.
Era da ottobre che la Mens Sana non vinceva due partite di fila fuori casa (le ultime erano state Spezia e Castelfiorentino) e che non inanellava 4 successi consecutivi. Basti questi per capire l’importanza capitale che ha la vittoria in casa di Collegno. Partita sicuramente non spettacolare ma l’importante era vincere e così e stato, alimentando per di più una classifica che ad oggi dà grande soddisfazione. Infatti, a prescindere da ciò che faranno Crocetta e Virtus nello scontro diretto, la Mens Sana resta nel terzetto di testa, per di più con un prezioso +2 sul 4° posto.
Tutte in piena corsa. La seconda fase di Virtus e Costone è arrivata nella sua fase centrale, con un turno infrasettimanale da affrontare fuori casa e una settimana da concludere, una dopo l’altra, in match interni al PalaCorsoni. Siamo nella fase clou della stagione e le vittorie ottenute con Serravalle e Gazzada, larghissime anche nel punteggio, alimentano le ambizioni delle due squadre che avanzano con fiducia nella lotta per i rispettivi obiettivi.
Quella vista con Gallarate è stata forse la miglior Mens Sana dell’anno. Una squadra che si è scoperta profonda e continua, anche grazie a chi è arrivato a campionato in corso, permettendo di dare una fisionomia più completa alla squadra. L’obiettivo adesso è dare un ulteriore impulso all’insegna della continuità, considerando che stiamo arrivando al giro di boa della seconda fase, in una settimana da un turno infrasettimanale da giocare in trasferta.
Una «lesione a carico dei legamenti dell'articolazione
acromion-claveare». È questo l’esito degli accertamenti a cui si è sottoposto
Ferdinando Nasello. Così il Costone ha reso noto quella che è l’entità dell’infortunio
riportata dal suo giocatore di maggior spicco nella sfortunata trasferta di
Oleggio. Una grana non da poco perché costringerà la squadra di Belletti a fare
a meno di Nasello per circa un mese (nella migliore delle ipotesi). La notizia è questa e, spostandosi dall’altra parte della città, fa passare
momentaneamente in secondo piano l’ottimo momento della Virtus giusta a tre
vittorie in altrettanti incontri di seconda fase.
Un
week end più chiaro che scuro per le senesi di Divisione Regionale
1, con Asciano che ormai sembra non sapere più come si perde,
Monteroni e Poggibonsi che ritornano alla vittoria e Valdelsa e
Maginot che al contrario di Asciano non si ricordano più come
vincere. Ma andiamo con ordine.
Proprio quello che serviva. Vincere fuori casa, farlo con una prestazione convincente in difesa e, soprattutto, reagendo di fronte ad una difficoltà. Sono questi gli elementi maggiormente positivi che emergono dalla vittoria, 76-59, riportata dalla Mens Sana a Serravalle. Un’affermazione che fa raggiungere alla squadra di Betti quota 18 punti, in coabitazione con altre 2 squadre, tutte in lotta (serratissima) per i primi 3 posti. Davanti c’è ancora Crocetta, a 20 punti, a cui è stata data la vittoria a tavolino su Spezia.
Una settimana nera per le senesi di cui l'unica a centrare la vittoria è Asciano. La squadra di Totaro infatti conferma lo stato di grazia e vince la decima consecutiva in casa contro Laurenziana. Al contrario non sembra uscire dalla crisi Valdelsa, che cade in casa contro Grosseto, così come la Maginot che perde in casa contro Calenzano. Un KO anche per Monteroni e Poggibonsi che perdono rispettivamente con Montespertoli e Galli. Ma andiamo con ordine...
Due su due. È un percorso netto fino a questo punto quello della Virtus, con due vittorie in altrettanti incontri di seconda fase. Percorso netto ma in senso opposto anche per il Costone, che fino a questo punto ha perso sempre nel suo play-in gold. Proviamo a fare una sintesi per entrambe. Gli schiaffi presi nella prima fase sembrano aver finalmente destato la Virtus che adesso ha la consapevolezza di ciò che le serve per vincere ed essere continua. Invece il Costone risulta un po’ appagato da una prima fase sempre condotta a pieni giri. E rifiatare, proprio adesso, comporta perdere terreno dalla vetta.
Mens Sana-Varese permette di segnalare due cose. La prima: seppur con una buona dose di sofferenza, la squadra ha interrotto il suo digiuno ed è tornata a fare punti a circa un mese di distanza dall’ultima vittoria. In secondo luogo, non certo per importanza, c’è da registrare una condizione fisica che non sembra ottimale. La Mens Sana sembra fare più fatica e dà l'impressione di essere alla ricerca di assetti nuovi, presumibilmente con novità in arrivo dal mercato (che chiude questa settimana). Anche perché adesso c’è una vittoria a cui dare continuità in una lotta salvezza ancora in fieri.
Questione di impatto. Ottimo da una parte, da rivedere (almeno sotto il profilo del risultato) dall’altra. Virtus e Costone hanno iniziato in maniera diversa la seconda fase. I rossoblù si sono presi una nettissima vittoria a Collegno, i gialloverdi hanno dovuto alzare bandiera bianca, in casa, con Borgomanero. Risultati opposti che però non cambiano il destino delle due squadre. O almeno l’immediato futuro dove entrambe sono obbligate a vincere.
Parlassimo di una gara di nuoto, diremmo che l’ingresso in acqua non è stato dei migliori. Fa male, come è logico che sia, la sconfitta riportata dalla Mens Sana in casa del Don Bosco Crocetta, nel match d’esordio della poule promozione: dopo due settimane per smaltire la delusione per la mancata qualificazione al play-in gold, l’essere partiti con un -8 nella seconda fase non fa bene al morale. Anche se è ancora molto presto per esprimere giudizi definitivi.
Si è chiuso un capitolo, se ne apre un altro del tutto nuovo che però è figlio della prima fase. La stagione regolare ha dato indicazioni chiare, la pagella ne è solo la più logica delle conseguenze. Tra chi si è guadagnato un voto importante e punta adesso alla lode (il Costone) e chi, invece, è stato rimandato (Mens Sana e Virtus, seppur con prerogative diverse). Non a settembre ma a fine aprile, quando si chiuderà la poule salvezza.
Essere i primi della classe, almeno in ambito locale, e coltivare questo orgoglio per alimentare l’onda della positività. Il Costone si presenta alla seconda fase di campionato alzando l’asticella con rinnovata e giustificata ambizione. Perché analizzando i fatti, i playoff sembrano un obiettivo decisamente alla portata dei gialloverdi.
Per correr miglior acque alza le vele
omai la navicella del mio ingegno,
che lascia dietro a sé mar sì crudele;
e canterò di quel secondo regno
dove l’umano spirito si purga
e di salire al ciel diventa degno.
Dante Alighieri (Purgatorio I, 1-6)
È giunto il momento, seppur con meno poesia, di addentrarsi nel “secondo regno”. Non è play-in ma poule salvezza. In ogni caso, cambia poco: Mens Sana e Virtus hanno di fronte a sé un percorso insidioso e in salita ma che va affrontato con fiducia e consapevolezza se si vuole «salire alle stelle».