venerdì 19 dicembre 2025

Mens Sana, il primato e le spine: la situazione degli infortunati

La Mens Sana si prepara alla delicata trasferta di Cecina con il morale diviso a metà. Ci sono picchi alti per il primo posto in classifica e la possibilità, vincendo, di renderlo in solitaria, ma dall’altra parte c’è un'infermeria che non può non preoccupare coach Federico Vecchi.

La notizia più pesante riguarda Marco Perin. Il play biancoverde ha riportato una lesione al bicipite femorale della gamba destra: uno stop serio che lo terrà fuori non solo per Cecina, ma verosimilmente per tutto il mese di gennaio, costringendolo anche saltare l'attesissimo confronto con il Costone del 10 gennaio.

Per Perin si tratta del secondo infortunio muscolare dell’anno dopo quello patito nell’ultima amichevole di preseason con San Miniato al PalaEstra. Una tegola morale, oltre che fisica, considerando che proprio nelle ultime settimane il giocatore aveva trovato quella continuità che gli aveva permesso di performare e rendere molto di più

Poi ci sono altre situazioni da monitorare. Nel dettaglio.

  • Balsa Jokic: sospiro di sollievo per lui, nonostante l’infortunio di Lucca, sarà regolarmente della partita a Cecina per garantire la consueta fisicità sotto canestro.
  • Andrea Belli: anche lui morde il freno e il suo rientro appare imminente, seppur difficilmente ipotizzabile per Cecina. La sua presenza sarebbe fondamentale per dare rotazioni e tiro dall'arco, specialmente con l'assenza di Perin.
  • Matteo Neri: resta l'incognita principale perché oramai la sua “lungo degenza” è un fattore con cui la Mens Sana convive da tempo. Nel 2025 Neri è stato a disposizione per non più di due mesi, giocando forse una decina di partite. La speranza è quella di recuperarlo. Ma quando?

Intanto c’è da andare a giocare al PalaPoggetti l’ultimo incontro del 2025. Cecina è una delle squadre più in forma del campionato (reduce da una striscia positiva importante, inclusa la vittoria contro il Costone). Senza Perin, la Mens Sana dovrà affidarsi ancora di più alla solidità di Prosek e Cerchiaro, alla vitalità di Yarbanga, alla lucidità di Pannini e Pucci.


Sarà una prova di maturità per il gruppo, chiamato a dimostrare che la vetta della classifica non è figlia solo delle individualità, ma di un “sistema” capace di reggere l'urto dell’emergenza.


Andrea Frullanti


 


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19 maggio 1973 

 

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