Il basket è un gioco di continua evoluzione e forse nessun ruolo ha subito una trasformazione così radicale quello del lungo, il moderno 4/5 o ala-pivot. L'epoca dei centri puramente ancorati al pitturato ha lasciato il posto a giocatori ibridi e dinamici, capaci di lottare in area e, allo stesso tempo, di aprire il campo grazie ad una buona precisione al tiro. La partita di Gianluca Prosek ad Arezzo ne è la dimostrazione e testimonia al tempo stesso l'evoluzione o, per meglio dire, la maturazione del giocatore.
La forza di Gianluca Prosek, al suo terzo anno alla Mens Sana, lo conferma ancora una volta come il principale sbocco offensivo biancoverde. Insomma, sono cambiati coach e compagni ma vedere il lungo italo-ceco come miglior realizzatore mensanino è una costante: quest'anno sta viaggiando a 16.5 di media, 14.4 nella Serie C 2023/'24; 14.7 la scorsa stagione sempre in B2.
Numeri in crescita e che testimoniano anche l’ormai definitivo inserimento di Prosek a Siena, città in cui ha messo le radici e che lo sta sempre più lanciando verso una dimensione professionistica che non aveva al momento del suo arrivo in viale Sclavo. Del resto, che la squadra di quest’anno sia costruita (anche, non solo) intorno a lui, lo si evince dalla conferma di Jokic e dall’arrivo di Yarbanga, due pivot verticali e attivi a rimbalzo che possono permettere allo stesso Prosek di giocare maggiormente anche sugli scarichi dei compagni.
Prosek sta anche migliorando a livello di produzione offensiva (come dice la media stagionale): non è un caso che nei momenti in cui la partita rallenta o quando c’è da trovare una soluzione al termine dei 24”, spesso la palla finisca nelle sue mani, dove la sua efficacia rappresenta sempre un fattore.
L’evoluzione del Prosek tiratore aiuta anche ad aprire il campo e le difese avversarie che, rispettando la sua precisione dalla distanza, sono costrette ad adeguarsi, liberando magari qualche spazio per le penetrazioni dei piccoli. Qualcosa del genere di era visto a Siena anche ad altissimo livello, basti pensare ai Topic, ai Galanda e ai Lavrinovic.
Ma tornando al presente, un lungo che sia il fulcro dell'attacco è un lusso strategico che molte squadre cercano e che la Mens Sana ha (come del resto anche altre contendenti del campionato). In tal senso, Prosek è ormai un indiscusso punto di riferimento. Arrivato come bella promessa in viale Sclavo oggi è uno dei leader tecnici della squadra ed è anche grazie alla sua maturazione che la Mens Sana può continuare a sognare in grande.
Andrea Frullanti

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