Una nuova ripartenza, a livello societario e sportivo. Una frase detta e ridetta più volte nella storia recente della Mens Sana ma che va necessariamente usata anche per la stagione 2023/’24. Se non altro per le tante e importanti trasformazioni dell’estate. C’è in primis una nuova società, con un nuovo codice Fip (per gli amanti della querelle social degli anni scorsi), nata dal cosiddetto “spin-off” con la Polisportiva e che ha portato alla presidenza del sodalizio cestistico biancoverde l’ex rettore dell’Università di Siena Francesco Frati. C’è poi una squadra rinnovata, giovane e composta da elementi di prospettiva, affidata a un allenatore nuovo ed emergente: Paolo Betti. È un’annata in cui la Mens Sana scommette. Puntando soprattutto su sé stessa e sugli attori che la compongono.
Nonostante o proprio per merito delle metamorfosi estive, la stagione mensanina si presenta come importante perché carica di attesa e di aspettative. C’è una nuova società da strutturare e possibilmente rinforzare (anche dal punto di vista economico). Poi sono da confermare sul campo i progressi del progetto di crescita sportiva impostato negli anni dalla società. Una crescita che deve essere costante, progressiva e commisurata al passo (sostenibile) che questa Mens Sana può tenere.
Un dogma che accompagna le sorti mensanine dal secondo fallimento e dalla ripartenza dalla categoria più bassa, la Promozione, nella stagione che poi fu interrotta dal Covid. Quest’anno la Mens Sana volta nuovamente pagina, seguendo le stesse linee guida che hanno dettato la costruzione della squadra: fame, agonismo e voglia di crescere. Anche perché la Mens Sana di oggi non può permettersi di ingaggiare i giocatori più forti strapagandoli o convincendoli con proposte economiche. Oggi la Mens Sana è una società che può investire su giocatori che a loro volta hanno deciso di scommettere su di sé. Per crescere e per lanciare la propria carriera cestistica.
Stesso dicasi per il coach: Paolo Betti esce dalla natìa Castelfiorentino per cercare un’affermazione tecnica e personale. Lo fa a Siena, alla Mens Sana, in un contesto ambientale che non ha eguali rispetto alle sue esperienze pregresse e alle altre contendenti di campionato. Il senso di appartenenza e la spinta della piazza sono altri elementi importanti da tenere in considerazione e che tutti alla Mens Sana si augurano possano essere benzina nel motore della squadra.
ARRIVI E PARTENZE
Arrivi: Daniele Marrucci (P), Edoardo Cucini (AP), Alberto Puccioni (G), Alberto Giorgi (G/AP), Gianluca Prošek (C).
Partenze: Menconi (G), Benincasa (P), Bacci (G), Buca (C), Empilo (AG), Bovo (AG), Lazzeri (AG), Milano (AP).
QUINTETTO IDEALE
Pannini, Tognazzi (Marrucci), Puccioni, Iozzi, Prošek
ROTAZIONI
Il roster (con l'aggiunta last minute del play Brambilla) permetterà via via di dare spazio ai giovani nelle rotazioni. Già in alcune amichevoli, si è visto come coach Betti provi costantemente a inserirli. A livello di cambi però si parte da alcune certezze, quasi assiomatiche.
Sul perimetro Betti ha di fatto quattro titolari per tre ruoli. Pannini, che mancherà per le prime partite ha già dimostrato in passato di saper incidere dalla panchina. Sul lungo termine potrebbe toccare a Marrucci, ma le caratteristiche del sesto uomo, a nostro giudizio, calzerebbero a pennello su Tognazzi, giocatore d’impatto con spiccate doti realizzative, specie in penetrazione, inserimento sulla carta ideale per dare o cambiare l’inerzia di una partita.
Poi Sabia allunga le rotazioni nel settore lunghi, ma perché no può anche partire in quintetto, Cucini e Giorgi quelle sugli esterni. Ai vari Prosperanti, Figus, Perinti, Corsini ecc. il compito di farsi trovare pronti in caso di chiamata per cercare di allungare ulteriormente il roster biancoverde.
LE AVVERSARIE
La Mens Sana è stata inserita nel girone B, avversarie sono: Fides Livorno, Agliana, Synergy Valdarno, Don Bosco Livorno, Cus Pisa, Centro Minibasket Carrara, Shoemakers Monsummano, Juve Pontedera, Sancat Firenze e Pino Dragons Firenze.
Fides Livorno parte per essere una schiacciasassi ma attenzione, perché niente può essere dato per scontato in un campionato così corto, con limitatissime possibilità di errore, e con i risultati che vengono portati dietro dalla prima alla seconda fase. I labronici però in campionato non vorranno concedersi ulteriori passi falsi, visto che sono stati eliminati dalla Coppa da Prato, un’altra fuori serie della categoria. In ogni modo occhio anche a Monsummano, Agliana, Cus Pisa, Carrara e alle due fiorentine.
In linea generale si tratta di un girone composto da squadre di talento e che, soprattutto, hanno ancora tanto potenziale da scoprire (così come la Mens Sana). Fides a parte, resta difficile ipotizzare quali saranno le altre 3 che accederanno alla poule promozione. Ci potrebbe essere spazio per chiunque, non sono assolutamente da escludere sorprese ed exploit inattesi.
LA FASCIA DI CAMPIONATO
La salvezza è l’obiettivo dichiarato della società. In un campionato così incerto ed equilibrato, con una squadra rinnovata e con una nuova ripartenza anche a livello societario, è logico che in casa Mens Sana si proceda coi piedi di piombo, senza fare proclami né voli pindarici. È però anche vero che la piazza ha dimostrato un trasporto, un affetto e un calore davvero unici. Lo dimostrano i numeri della campagna abbonamenti, irraggiungibili per le altre realtà del territorio. Una componente non secondaria, quella del tifo, che merita ambizione e fame di crescita, anche sotto il profilo dei risultati sul campo.
Se come dichiarato dal neo presidente Frati, l’obiettivo di questa nuova ripartenza è strutturarsi dal punto di vista societario e finanziario, lo stesso va fatto anche sotto l’aspetto sportivo: se è vero che i tifosi sono il sesto uomo in campo, che dà forza e sostegno alla squadra, è anche vero che questo rapporto va coltivato vicendevolmente con la stessa forza. Forza che, almeno in parte, possono dare i risultati.
Il tutto sperando che i cantieri del Comune al PalaEstra permettano alla Mens Sana di tornare al più presto a casa sua. Poi chissà, risultati positivi potrebbero invogliare qualche benefattore a investire sul progetto biancoverde aiutando la causa mensanina a tornare in categorie che più le sono consone.
Andrea Frullanti
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