lunedì 25 settembre 2023

Guida alla stagione della Virtus: apripista cittadina, nuovo ciclo con ambizioni da outsider

Campionato nuovo, squadra nuova. È una Virtus tutta da scoprire quella che affronta la stagione 2023/'24. Non tanto per i cambiamenti a livello di roster, che ci sono e sono comunque rilevanti, quanto per la nuova dimensione che la Virtus si è ritagliata nel contesto del basket cittadino. È la società che affronta la categoria più alta, quella a cui ambiscono (nel breve e nel medio termine) anche le altre e che, di fatto, fa da apripista a scenari e orizzonti inediti per la pallacanestro senese. 

Lo fa per di più nell’anno in cui apre un nuovo ciclo, perché le uscite di Imbrò e Bianchi significano molto in tal senso. Della vecchia guardia è rimasto solo Olleia, neo capitano, affiancato da chi è cresciuto nella Virtus ritagliandosi col tempo un posto in prima squadra (Bartoletti, Calvellini, Costantini e Berardi), rappresentandone di fatto l’ossatura e la continuità del progetto tecnico. Così come lo staff tecnico – confermatissimo – composto da Lasi (capocoach), Braccagni e Papi. A questi si aggiunge anche Ceccarelli come quarto assistente (in panchina si alternerà con gli altri 2). Anche qui, si tratta di un altro coach “fatto in casa”.

  

ARRIVI E PARTENZE

Arrivi: Mise Diminic (C), Alessio Bolis (G), Andrea Lombardo (AP)

Partenze: Paunovic (AG), Banchero (G), Ricciardelli (G), Imbrò (AP), Bianchi (AP)

Nb: Con tre assistenti impegnati anche con le giovanili, l’idea della società è stata quella di creare un roster in formato “10+2”, con due giovani aggregati a turno alla prima squadra a seconda delle esigenze e senza dover pertanto sopperire a tutte le partenze


QUINTETTO IDEALE

Bartoletti, Bolis, Lombardo, Dal Maso, Diminic.


ROTAZIONI

I primi sostituti sono Lafitte, Calvellini, Costantini, Olleia e Berardi. 5 giocatori confermati rispetto allo scorso di cui 3 provenienti dal settore giovanile virtussino a cui si aggiunge capitan Olleia. Ovviamente, le soluzioni a disposizione di coach Lasi possono cambiare e non essere mai definitive in tal senso: i giocatori appena citati hanno caratteristiche complementari e interscambiabili anche sul fronte dell’elasticità, dell’adattabilità e della duttilità tattica. Prerogative importanti per poter sperimentare anche soluzioni e rotazioni diverse a seconda delle circostanze che presentano via via i singoli incontri.


LE AVVERSARIE

Non è semplice stabilire con precisione quelli che sono i valori in campo del girone B, quello della Virtus. Se si guardano ad esempio le altre neo-promosse, c’è Spezia che ha rivoluzionato il roster e chi invece, come Castelfiorentino, non ha cambiato praticamente niente. Legnaia e Cecina si sono mosse con pochi innesti ma mirati, diventando di fatto due tra le più accreditate squadre del campionato: i fiorentini hanno inserito Tommaso Ingrosso, vecchia conoscenza delle giovanili della Mens Sana degli anni d’oro e oggi giocatore di esperienza anche in categorie superiori; mentre Cecina si è rinforzata con Milojevic e Pedroni. Tra le retrocesse, occhio invece a Empoli che, con il ritorno di Rosselli, vuole essere grande protagonista. San Miniato ha puntato su una squadra giovane e di prospettiva, mentre forse solo Sestri Levante e Serravalle Scrivia sembrano un passo indietro. Ma mai dire mai.


LA FASCIA DI CAMPIONATO

In tutto questo che campionato farà la Virtus? Difficile da dire, a oggi. Anche perché essendo un campionato all’anno 0, si tratta di un continente inesplorato, che presenta tante insidie ma anche tante opportunità per un ambiente ambizioso come quello della Virtus. Ipotizziamo un 4°/5° posto dell’ipotetica griglia di partenza e inseriamo pertanto i rossoblù nel gruppone degli outsiders. Una condizione congeniale agli ambienti virtussini, lo dice la storia recente che ha visto la società di piazza Don Perucatti raggiungere risultati importanti, anche quando non partiva coi favori del pronostico. La passata stagione è lì a dimostrarlo. Così come dimostra che, se le condizioni lo permetteranno, c’è uno sponsor ambizioso (Stosa), pronto a investire per colmare un eventuale gap con le altre. Del resto, i 3 innesti che il mercato estivo ha portato con sé – Diminic, Bolis e Lombardo – rappresentano nomi importanti che certificano la volontà di esserci e di giocarsela, senza alcun tipo di timore reverenziale, contro qualsiasi tipo di avversario. 


Andrea Frullanti

   
  
 
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