Stavolta il palazzo pieno non ha “impaurito” nessuno, anzi, ha caricato a mille i giocatori, che hanno dato vita a un derby combattuto e divertente. La Mens Sana ha vinto nettamente, conducendo per tutta la gara, anche se con margini ridotti nel punteggio, ma dando sempre l’impressione di condurre le danze. Ma vediamo cosa ha funzionato e cosa no, e cosa lascia il primo dei sei derby stagionali.
Mens Sana: una solida difesa. Lasciare il Costone a 57 è cosa notevole. I ragazzi di Binella sono stati quasi perfetti nella difesa uno contro uno, e molto attenti nelle situazioni di collaborazione. Molto bene anche a rimbalzo, dove hanno lasciato pochissimo agli avversari. Inoltre da sottolineare la prova offensiva degli esterni mensanini. Hanno davvero gestito bene i ritmi della partita, e di conseguenza le percentuali da 3 punti sono state buone.
Cosa non è andato: ha sempre condotto, ma senza mai strappare veramente. Nel finale poteva chiuderla, ma vuoi la stanchezza e qualche errore ai liberi e sembrava di rivedere il finale con Valdisieve. Invece la difesa ha tenuto e poi sono arrivati i punti della staffa. Ma in altre serate servirà qualcosa in più per chiudere le partite.
***
Costone: non è una questione di percentuali. 19/63 al tiro nasce da un attacco che ancora non è a posto. In attesa della migliore condizione di alcuni, la Vismederi ha bisogno di trovare riferimenti offensivi, e qualcosa/qualcuno che accenda la “miccia”. Il post basso di Ondo ha portato poco, così come raramente arriva un tiro costruito da una buona esecuzione (uscite dai blocchi per esempio).
Cosa è andato: se segni così poco, è un attimo sfaldarsi, invece i gialloverdi se la sono giocata fino all’ultimo minuto. Ottimo il contributo di Ricci e Pisoni, due che possono dare una mano importante in questo momento, a testimonianza della profondità del roster.
***
Cosa lascia questo derby?
Alla Mens Sana la vittoria dà una bella spinta: i progressi si vedono, la squadra piace sempre di più al suo pubblico, specie perché mostra grinta e unità d’intenti. In una stagione così “particolare” una vittoria che vale tanto.
Al Costone lascia ancora un senso di essere una bellissima opera incompiuta. A oggi la squadra sembra ben distante da quella che era la scorsa stagione. Certo è cambiata la categoria, diversi protagonisti, e i problemi fisici sono tanti. Ma ora tutti si attendono un cambio di passo.
Andrea Monciatti
Nessun commento:
Posta un commento