domenica 4 novembre 2018

La crescita del mezzogiorno

La quarta vittoria in sei partite colloca la Mens Sana tra le squadre che hanno cominciato meglio la stagione, tanto più per una squadra così rinnovata, tanto più considerando il bilancio al completo. Contro un'avversaria storica che ha riportato alla mente gli anni in cui alla presidenza c'era Giancarlo Rossi - omaggiato prima del match, e poi col risultato -, questo successo (86-75 con Trapani) si sposa anche con quella che è stata forse la più convincente prestazione stagionale.

Un'affermazione non di rincorsa o (anche) per episodi, ma in crescendo per la squadra di Paolo Moretti. E contro un'avversaria sicuramente più attendibile di Cassino, per quanto evidentemente condizionata dalle vicissitudini della vigilia: causa guasto dell'aereo prima della partenza, aveva viaggiato a tarda sera per andare a letto non prima delle 3, la notte prima di una partita con la palla a due fissata a mezzogiorno.

Saranno adesso le ore dell'assemblea dei soci (lunedì alle 19), che oltre a portare in approvazione il bilancio 2017/18 con una perdita che parrebbe assestata a circa 180mila euro (meno del temuto?), potrebbe aprire un periodo caldo per gli assetti societari attorno agli scenari potenziali conseguenti all'annunciato lancio dell'aumento di capitale da 500mila euro. E non solo.

IL GIOCATORE
Ci sarà anche modo di approfondire statisticamente, ma è palese quanto le fortune della stagione della Mens Sana dipendano da Carlos Morais. Contro Trapani l'angolano ha giocato quella che per molti aspetti, se non tutti, è stata la miglior partita della stagione. Ha trovato ritmo da subito, per sé e anche imbeccando i compagni, non solo prendendosi quello che la difesa di Trapani volente o nolente gli ha lasciato (corridoi verso il canestro dopo aver battuto il marcatore, uno contro uno col pivot avversario sui cambi...), ma anche mettendo palla a terra con costruttività, tecnica ed efficacia quando l'area era più satura. Senza dover sempre andare al ferro, ma alternando con tiri in sospensione che ha nel suo bagaglio, e quando li mette con questa precisione diventa complesso da arginare. Alla fine per lui 25 punti con 8/9 da due (!), 2/5 da tre, solo un paio di falli subiti (3/4 ai liberi), 2 assist, 6 rimbalzi.
Menzione dovuta per Janko Cepic: il suo ingresso al posto di Poletti nel secondo quarto ha aiutato a sistemare le cose in difesa, gran lavoro su Renzi, e alla fine si è meritato 15'41" di campo, onorandoli con energia. E con lui in campo la Mens Sana ha segnato 19 punti più di quanti ne ha subiti: per distacco il miglior plus/minus di giornata.

IL MOMENTO DECISIVO
Dal 70-68 al 33', Trapani è rimasta senza segnare per quasi cinque minuti. Non che la Mens Sana nel frangente abbia segnato canestri a grappoli, ma i tre fatti (uno di Morais da fuori, uno di Morais da sotto e uno di Cepic: 6-0) sono stati più che sufficienti a scavare un divario che, con un paio di aggiunte poi di Sanguinetti da fuori e Pacher in schiacciata, hanno fatto entrare i biancoverdi negli ultimi 80 secondi con un +10 di tutta sicurezza. Due errori di Nwohuocha e tre triple sbagliate (due di Ayers, una di Miaschi): la Mens Sana è riuscita a far uscire Trapani dalla partita togliendo la palla, nel momento decisivo, dalle mani di Renzi (che pure nel frangente ha perso un pallone) e Clarke, i due che più le avevano fatto male, anche con accoppiamenti difensivi insoliti - ma efficaci - nati dai cambi.

LA STATISTICA
Nella partita in cui ha segnato meno triple in stagione (7, su 27 tentate, 26%: evidentemente non è da questo dato che dipendono i risultati), la Mens Sana ha chiuso con un devastante 76% da due punti: 33 tiri, 26 canestri. Sul primo allungo, il +5 di metà terzo quarto, su 20 tiri da due presi ne aveva segnati 16, metà dei quali in carico alla coppia straniera. C'entra sicuramente la gran giornata di Morais. C'entra anche l'area sguarnita che anche i suoi compagni hanno trovato, in un attacco molto aperto e notevoli spaziature, con Renzi spesso chiamato fuori a difendere contro gli esterni mensanini, senza che né Pullazi né Nwohuocha tra i suoi compagni di reparto siano mai diventati un fattore (positivo) con la loro esplosività. Il 20/23 in area della Mens Sana, oltre a costituire un devastante 87%, rappresenta anche quasi la metà della produzione offensiva di giornata (40 punti su 86).
Poi ci sono anche gli avversari: Trapani veniva dai successi in fila contro Casale e Tortona in cui aveva sommato un incredibile 33/65 da tre punti. Arrivava a questa partita col 41.1% da oltre l'arco, e resta la squadra con la miglior percentuale da tre anche dopo questo 8/25 (32%) sotto media contro la Mens Sana. Clarke, 3/9, ha sbagliato tiri puliti. Ayers, che aveva segnato 7 triple (su 12) nelle ultime due partite, stavolta ha chiuso con un inglorioso 0/6.

LA CHIAVE
Tatticamente, la capacità di attaccare i mismatch: la Mens Sana ne ha tratto benzina per mettere in partita i singoli, Trapani ci si è impaludata perdendo coesione. Fisicamente, le rotazioni lunghe: a dieci giocatori veri per la Mens Sana per 61'24" e 24 punti segnati, mentre dalla panchina di Trapani si sono alzati tre giocatori e mezzo per 47'43" e 11 punti segnati. Acuendo così il gap di freschezza da cui già si partiva per le difficoltà logistiche della trasferta dei siciliani. E poi mentalmente, non è la prima volta, e si deduce che non sarà l'ultima, che si riescono a riaddrizzare serate storte: di squadra, ribaltando l'inerzia di una partita in cui dopo 12' la Mens Sana era a -11 con il 16-0 della rinascita (altro momento decisivo della gara); e individualmente, stavolta con Poletti, partito con difficoltà chiare e poi capace di rimettersi in partita di temperamento, oltre che tecnica. Capacità di reazione.

LA DICHIARAZIONE
Paolo Moretti, coach Mens Sana: "Ho fatto i complimenti ai ragazzi, era la classica partita in cui nel primo tempo il piano partita è stato eseguito ma senza giusto atteggiamento, geometrie, aggressività, desiderio, senza incidere sul match come invece siamo riusciti a fare nel secondo tempo, facendo le stesse cose con più forza, vigore, desiderio, attitudine e girando così la partita. Il simbolo: gli zero falli di Pacher e Poletti a metà partita, e non puoi fare una buona difesa se non ai limiti del fallo. E' stato determinante questo e il tipo di difesa messo in campo che ha logorato fisicamente gli avversari, costringendo sempre l'attacco di Trapani all'uno contro uno con cambi sistematici, che tenendo costante l'intensità fisica hanno creato il gap, dimostrandosi più lucidi e con più energie nel momento cruciale".

LE ALTRE
La Mens Sana sta facendo un cammino interessante, ma sono ben sei su sedici le squadre che hanno vinto almeno quattro partite su sei. A 10 punti (5 vittorie, 1 sconfitta), e in testa, ci sono la Virtus Roma, che nel big match di giornata ha battuto Casale (8 punti), e Agrigento, che ha battuto Cassino (ancora a 0). A 8 punti (quattro vittorie, 1 sconfitta) ci sono, oltre a Casale, anche Capo d'Orlando e Bergamo: che si sfidavano, ed è finita con la vittoria in Sicilia dei lombardi, al supplementare. Tenendo conto purtroppo dei tre punti di penalizzazione, dietro alla Mens Sana (5 punti) al momento ci sono quattro squadre: oltre alla citata Cassino a secco, a 2 punti (1 vinta, 5 perse) ci sono Legnano, che ha perso in casa con Biella, e ancora Tortona, caduta a domicilio con Rieti in una partita a punteggio bassissimo (48-51), mentre a 4 punti (2 vinte, 4 perse) si è elevata Treviglio, protagonista nell'anticipo di un sorprendente +30 su Eurobasket.



***


St.Sal.Stats: -17 in un quarto. L'ultima volta che era andata peggio era 12 anni fa



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