mercoledì 21 novembre 2018

St.Sal.Stats: Poletti&Pacher, la strana coppia. I numeri della convivenza

Pacher e Poletti, Poletti e Pacher. Per i voti ci pensa Panico, per i personaggi ci pensa Sguerri, per le questioni tecnico-tattiche ci pensa e ci penserà Mandriani. Qui si studiano i numeri dei due lunghi. Sono buoni, finora, e anche piuttosto omogenei. Ma
  
…in realtà, il dilemma estivo sulla perfetta combinazione dei due insieme non è ancora stato del tutto risolto. Andiamo per ordine:

Le medie di Pacher e Poletti dopo l'ottava giornata
Come si vede, la differenza globale di rendimento “numerico” è minima. A livello di medie, dopo otto giornate, fra i due lunghi titolari non sembra davvero esserci grande differenza, se non nella distribuzione dei rimbalzi (meglio Poletti offensivamente, Pacher difensivamente) e una maggior precisione del nativo di Vandalia dalla lunetta. Per il resto siamo veramente lì, con una distanza ridotta per punti, percentuali, numero di conclusioni, assist, valutazione. È il come si è arrivati a queste medie, che rilancia i dubbi sulla complementarità del numero quattro e del numero cinque titolare.

Riavvolgiamo il nastro di pochi giorni, a sabato sera. Pacher 29, Poletti 5. Ok, va bene così, vinto di 18 contro quelli che sette giorni prima avevano espugnato Agrigento. Ma poche settimane fa, a Cassino, dove Poletti non aveva neanche giocato tanto (venti minuti) per via di un problema fisico a partita in corso, erano stati 16 i punti di Mitch, 1 solo quello di Pacher. Anche lì vittoria agevole, di 17. Solo una volta, per punti segnati, sono andati contemporaneamente oltre la propria media (cioè oltre 14,3 Pacher, oltre 13,3 Poletti): è accaduto con Latina.

Ecco, quante volte i due vanno contemporaneamente sopra le proprie medie? Si fa abbastanza veloci: per minuti, liberi tentati e rimbalzi contro Rieti, per punti, minuti, tiri da due tentati, tiri da tre segnati, liberi segnati, rimbalzi e valutazione contro Latina, per liberi tentati e segnati contro Treviglio. Stop. In tutte le altre partite e in tutte le altre voci, solo uno (o nessuno dei due) è andato oltre la propria media. Tradotto in parole povere, solo contro Latina, quando mancava Marino (c’entra qualcosa? Peraltro il capitano mancava anche pochi giorni prima con Casale), i due hanno prodotto contemporaneamente una partita sopra i propri standard. Altrimenti è facile che uno dei due incida sulla partita molto più di quanto non faccia l’altro.

Meglio attendere altre puntate per collegare meglio numeri e considerazioni sui risultati. Certo è che nelle due circostanze in cui entrambi sono stati nettamente sotto media, a Casale e con Scafati, sono arrivate due sconfitte, una nettissima e l’altra meno netta ma comunque chiara. Però quando entrambi sono andati sopra la media, è arrivato il ko con Latina.





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