La Virtus è partita fortissimo, due su due, con una bella trasferta e il successo netto contro Lucca, formazione di prima fascia in questa C Gold. Tra le tante cose che funzionano di questa squadra, spicca senz’altro la presenza in area di un vero e proprio “Centro”, Andrea Caridi, padovano 24 enne, appena arrivato in rossoblu. I numeri dicevano che aveva già fatto molto bene nella C in Veneto e Lombardia, ma certo l’impatto che ha avuto in questo inizio di stagione è davvero notevole.
Di solito i lunghi di peso sono quelli che fanno più fatica ad entrare in condizione ad inizio anno. Non sembra questo il caso: 20 all’esordio a Altopascio, e 24 contro Lucca sono numeri notevoli. Giocatore interno, 1.98 di oltre 100 kg fa della fisicità il suo punto di forza. Bravissimo ad usare il corpo, ha una grande presenza sulla partita, specie sotto i tabelloni, dove spinge forte per prendere la posizione migliore. Chiaramente a rimbalzo d’attacco è una presenza, specie in un basket rapido come quello che gioca questa Virtus piena di penetratori, e che quindi muove molto la difesa avversaria per creare vantaggi. E contro Lucca aveva di fronte centri veri, come Simonetti e Pierini.
Tatticamente è un fattore: in molte partite condizionerà le difese avversarie. Per esempio con lui in campo, la scelta di cambiare sui pick and roll (scelta molto comune in queste categorie) rischia di essere davvero improduttiva, specie per i rimbalzi. E lo stesso dicasi per l’attacco alla zona, dove, se usato bene può risultare altrettanto decisivo. Difensivamente fa valere la stazza, ed è capace di chiudere molto bene l’area. Certo, a volte è un po’ irruento e rischia di soffrire se chiamato a marcare lunghi atipici. Ma può essere un ottimo “closer”, specie se si riesce ad essere aggressivi sul palleggiatore con l’esterno. Per ora è sembrato perfettamente a suo agio nella difesa Virtussina, pur con qualche pausa, che facilmente si trasforma in un fallo. Dovrà essere bravo a destreggiarsi con arbitraggi poco permissivi, come ogni tanto capita.
Proprio la continuità nell’arco della gara, sarà per lui e per la Virtus il punto di attenzione massima. Perché si è visto che con Caridi in campo è coinvolto in tutte le fasi del gioco, la squadra di Franceschini è completa, e può sfruttare al meglio il talento e l’energia di tutto il roster. Certo le alternative ci sono, compresi quintetti più “leggeri” che hanno ben funzionato, ma pensare di poter giocare con un “Pivot” di nome e di fatto, è senz’altro un punto chiave di questa annata della Virtus.
Andrea Monciatti
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