Più ombre che luci nel secondo turno di campionato. Sorride solo la Virtus che vince (e con ampio merito) contro Lucca. Mentre Costone e Mens Sana devono riflettere sul lascito dei ko subiti, diversi per tipologie e modalità con cui sono stati conseguiti, rispettivamente contro Prato e Spezia.
QUI VIRTUS
69-49. Questo il punteggio con cui la Virtus ha battuto in casa Lucca: una vittoria bella, netta e convincente. Un successo scaturito soprattutto dalla qualità del gioco difensivo dei ragazzi di Franceschini, prerogativa che ha spento sul nascere ogni velleità lucchese. Il primo quarto chiuso sul 21-10 è stato il lascia passare per una partita in totale controllo per Bartoletti e compagni. Quello che però impressiona maggiormente - e positivamente - di questa Virtus è l’intensità che tutti i giocatori mettono sul parquet, anche quelli che giocano meno: un segnale molto incoraggiante per Via Vivaldi e, al tempo stesso, un messaggio chiaro lanciato a tutte le contendenti in campionato. Bello anche il segnale che gli unici due giocatori in doppia cifra siano Caridi con 24 e Banchero con 11 punti: gli acuti dei due nuovi acquisti virtussini sono state note bellissime alla prima casalinga del team rossoblù.
QUI COSTONE
Chi invece ha steccato l’esordio stagionale di campionato tra le mura amiche è stato il Costone. Contro la forte Prato, altra squadra che si candida ad un ruolo da assoluta protagonista in campionato, la squadra di coach Fattorini ha fallito l’approccio al match, subendo poi la fisicità dei lanieri in un match in cui i gialloverdi sono sempre stati costretti a rincorrere. Alla fine poi sono saltati anche i nervi e l’espulsione di Ondo Mengue, il giocatore più esperto della squadra della Piaggia, che si è visto comminare due tecnici in rapida successione, la dicono lunga della frustrazione costoniana nei frangenti finali della partita. C’è da dire però che le assenze sono un attenuante non di poco conto, visto che contro Prato mancava anche Bruttini, oltre al lungodegente Ceccarelli e all’aggregato ma non disponibile Juliatto. Certo è che però gli infortuni non possono rappresentare un blocco psicologico per entrare in campo contratti. Se il Costone vuole dimostrare il suo valore (e può ancora farlo), deve cercare di essere più forte e superare le difficoltà oggettive di questo avvio di stagione.
QUI MENS SANA
Bugiardo invece il punteggio con cui Spezia ha battuto la Mens Sana: il +12 finale non rende l’idea dell’effettivo gap tecnico che si è visto in campo tra le due squadre. La squadra di Binella, nella trasferta ligure, aveva illuso dopo un primo quarto chiuso addirittura in vantaggio per 23-17. Poi però ci ha pensato Spezia a riportare tutti con i piedi per terra, spingendo sull’acceleratore e chiudendo la contesa già nel terzo periodo. I numeri parlano chiaro: 57-23 il parziale dei quarti centrali in favore degli spezzini che hanno preso in mano la partita, mollando un po’ nel finale, concedendo minuti anche ai ragazzi aggregati alla prima squadra, e permettendo così una parziale rimonta a Buca e compagni. Però è da qui che la Mens Sana deve ripartire. E ovviamente anche dal primo quarto. L’essere partiti con il piede giusto in casa di una delle pretendenti alla vittoria del campionato e aver terminato il match con orgoglio, anche quando i famosi buoi erano scappati dalla stalla, deve rappresentare quantomeno uno stimolo per andare a cercare, nel più breve tempo possibile, quella prima vittoria in campionato che darebbe tanto morale all’ambiente biancoverde. E oggi come oggi c’è tanto bisogno di questa iniezione di fiducia.
I PROSSIMI IMPEGNI
Nella terza giornata di campionato la Virtus va a far visita alla Synergy Valdarno, società che per prima dette fiducia a Franceschini come allenatore di una squadra senior. Costone alla ricerca di un pronto riscatto sul parquet di Arezzo, altra realtà del campionato che ancora deve esprimere il suo vero valore. Avversario sulla carta abbordabile anche per la Mens Sana che al PalaEstra attende Legnaia.
Andrea Frullanti
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