giovedì 16 febbraio 2023

FOCUS La preview tattica del Derby: le chiavi tecniche, cosa è cambiato, il piano gara

Per la classifica di entrambe, un derby importantissimo. Per il morale ancora di più. Rispetto all’andata sono cambiate tante cose, roster diversi e rapporti di forza più definiti. Ma proviamo a vedere quali potrebbero essere le chiavi tecniche e tattiche del Derby che, alla vigilia, è probabilmente il più incerto ed interessante di questa annata cestistica. 
 
Chiave Costone: la difesa sugli esterni, il tiro da fuori. 

La gara d’andata, vide i gialloverdi “incerottati” subire l’iniziativa delle guardie avversarie, e chiudere con pessime percentuali al tiro da fuori. Per vincere la squadra di Ricci dovrà partirà da lì, esattamente come ha fatto molto bene a Castelfiorentino, giocando probabilmente la miglior partita dell’anno dal punto di vista difensivo. In attacco il Costone tenterà di aggrapparsi ai suoi riferimenti, con gli isolamenti di Ondo Mengue e le iniziative al tiro da fuori dei tanti tiratori gialloverdi. 
  
Chiave Mens Sana: la tenuta su 40’. 
 
Tante volte nelle gare più importanti la Mens Sana ha avuto facce diverse, ma una costante c’è: la difesa può essere decisiva. All’andata i biancoverdi lasciarono il Costone a appena 57 punti segnati, e lo stesso è accaduto in altre occasioni. Tuttavia raramente i biancoverdi riescono a imprimere parziali  che chiudono la partita, e allora diventa fondamentale la costanza nei 40’, senza avere mai un “black-out”. Ipotizzando, come molti derby, una gara a basso punteggio, la chiave potrebbe essere questa. 
 
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Cosa è cambiato rispetto all’andata

Entrambe hanno rotazioni più ampie negli esterni, ed equilibri diversi. 

Maksimovic è un giovane che ha dato già prova delle sue qualità, che va però visto alla prova del derby. Ma più che l’innesto del giovane serbo quella che è cambiata è l’impostazione tecnica. L’impressione è che in attacco il Costone giochi in maniera più semplice, con tanti tiri all’inizio dell’azione: uscite dai blocchi o isolamenti, e manovra molto “corta”. Infine molti quintetti “alti” dove fisicità e rimbalzi d’attacco sono senz’altro un punto di forza. 

La Mens Sana ha in più Tognazzi, elemento chiave in attacco, che può contribuire ad alzare il ritmo e trovare punti in velocità. Le rotazioni più lunghe offrono più possibilità di gestire l’offensiva, ma anche di tenere forte la pressione difensiva. 

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Chiave tattica: “punti facili” e rimbalzi d’attacco. 
 
Per composizione fisica e modo di giocare, il Costone può fare la differenza se controlla i rimbalzi d’attacco. E anche la Mens Sana può usare i centimetri dei suoi lunghi, non solo per difendere l’anello ma anche per dare possessi di qualità da trasformare in contropiede. Infine i tiri liberi, banalmente ma nemmeno troppo, possono decidere le gare di questo tipo: tra le due la Mens Sana è la squadra che per ora ha più sofferto in questo fondamentale, ma qui più che di una questione tecnica, si entra nella sfera emotiva. 
 
Di solito chi gioca in casa è favorito, ma ha anche più pressione. A mio avviso la sfida è apertissima ad ogni risultato. 
 
Andrea Monciatti

 

























  




 

 

 
 






 























 
 









 
 


 
 
 
  
  

  

 

 

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