lunedì 15 ottobre 2018

Bat-man

La notizia delle ultime ore è che Elston Turner, rappresentato dall’avvocato Giuseppe Cassì, ha inoltrato ricorso al Bat (Basketball Arbitral Tribunal) di Ginevra per reclamare i 32500 dollari che la Mens Sana Basket non gli avrebbe versato dopo la risoluzione del gennaio scorso.
 
Cos’è il Bat. È l’organo indipendente, con sede a Ginevra, che giudica sulle controversie del mondo del basket. Per essere chiamato in causa c’è bisogno che nel contratto sia specificato che in caso di lite ci si rivolgerà ad esso (la formula è la seguente “Any dispute arising from or related to the present contract shall be submitted to the Basketball Arbitral Tribunal (BAT) in Geneva, Switzerland and shall be resolved in accordance with the BAT Arbitration Rules by a single arbitrator appointed by the BAT President. The seat of the arbitration shall be Geneva, Switzerland. The arbitration shall be governed by Chapter 12 of the Swiss Act on Private International Law, irrespective of the parties' domicile. The language of the arbitration shall be English. The arbitrator shall decide the dispute ex aequo et bono”)

Perché 32500 dollari. All’epoca della firma del contratto, il 28 luglio del 2017, società e giocatore si accordarono per un emolumento annuo di 145mila dollari (la valuta di riferimento per chi proviene dall’altra parte dell’oceano). In quel periodo corrispondevano a circa 122mila euro, al cambio di oggi sarebbero circa 125mila. Pagamento da versare in undici soluzioni: 7250 dollari al superamento delle visite mediche, 7250 al 15 settembre, e poi nove rate da 14500 al 15 di ogni mese. Quando a gennaio, dopo mesi di inutilità tecnica totale, fu deciso di cambiare Turner, le parti si accordarono per una risoluzione da 32500 dollari, da versare in tre parti, con scadenze al 10 febbraio, 10 marzo e 10 aprile (rispettivamente da 10mila, 10mila e 12mila500 dollari). A maggio la società non aveva ancora corrisposto quanto dovuto al giocatore, ma ottenne la liberatoria sottoscrivendo, il 15 maggio, un successivo accordo per cui avrebbe pagato 7500 dollari entro il 30 di quel mese, altri 7500 dollari entro la fine di giugno, i restanti 17500 entro la fine di luglio. Più 50 dollari al giorno per ogni giorno di ritardo.

Il 5 luglio i legali del giocatore hanno inoltrato un’ingiunzione di pagamento alla società delle prime due rate, evidentemente senza ricevere risposta. Il 4 ottobre l’avvocato Cassì, che ha già esplorato con successo il Bat per i ricorsi di Bobby Jones e Andrjia Stipanovic contro Caserta e dell’agente Luigi Bergamaschi contro Capo d’Orlando, ha firmato il documento di richiesta al tribunale arbitrale internazionale.

Quali tempi adesso. E cosa può succedere. In genere il Bat impiega un paio di mesi (almeno sei settimane dall’espletazione delle procedure) prima di formulare il proprio giudizio. Quando lo farà, potrebbe costringere la società a versare la somma dovuta al giocatore, gli interessi maturati per il ritardo, le spese processuali, per un totale che potrebbe aggirarsi sui 50mila dollari. I 32500 richiesti, più i 50 dollari al giorno per ogni giorno di ritardo (per ciascuna delle rate, quindi di fatto dal 30 luglio in poi, data di scadenza della terza rata, sarebbero 150 dollari al giorno di penale): da un calcolo sommario, ad oggi saremmo attorno a quota 16mila dollari, cui aggiungere le spese processuali. Finché la società non pagherà (se condannata a farlo, of course) potrebbe vedersi bloccato il mercato.

Da viale Sclavo si ammette il problema. La società, da noi interpellata, parla di cifre inferiori (sotto i ventimila dollari) e di una trattativa in corso per risolvere la faccenda ben prima del pronunciamento del Tribunale, possibilmente già nei prossimi giorni.

Alert per complottisti di varia natura: il ricorso di Turner al Bat è una notizia, non è un “agguato politico” (cit.) o di chissà chi o delle cavallette. Non è neanche un messaggio ad orologeria, qualcosa del tipo “guarda, s’è vinto due partite e questo prova subito a mettere i bastoni fra le ruote”. Per chi tiene alla Mens Sana, tanto più visti i precedenti, conoscere circostanze che contribuiscono a farsi un quadro completo della situazione dovrebbe essere un valore. Non dipende da chi scrive se Turner reclama soldi (peraltro non è l’unico a farlo, vedi il caso del pullman, l'ultimo in ordine di tempo a essere diventato di dominio pubblico). Se realmente quei soldi gli spettano, ci penserà il Tribunale Arbitrale internazionale a deciderlo.




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