lunedì 20 ottobre 2025

I due volti Mens Sana tra ritmo e sbavature. Il Costone studia da schiacciasassi, la Virtus c'è

La Mens Sana è ripartita. Il rientro di Perin è coinciso con il ritorno al successo dei biancoverdi. E non può essere un caso. Anche se ancora la squadra deve fare dei passi in avanti per essere quella che coach Vecchi e tutto l’ambiente mensanino vogliono vedere. Non è nemmeno un caso che il Costone abbia faticato 30’ per trovare la quadra e vincere il derby con la Virtus: alla fine è venuta fuori la maggior profondità del roster gialloverde di fronte all’ennesima grande prova, dal punto di vista tecnico-tattico, dei rossoblù.

 

PLUS MENS SANA

La Mens Sana del secondo tempo è una partente decisamente più vicina a quella che è nelle idee del suo allenatore. Una squadra che corre e aggredisce, martellando sempre con grande ritmo, sia in attacco che in difesa. L’esordio in un match ufficiale di Perin ha aiutato e non solo: è un giocatore in grado di leggere situazioni meglio di chiunque, vedendo giocate e movimenti in grado di mettere in ritmo tutti i compagni. Insomma, è un bel vedere! Contro Legnaia ne ha beneficiato soprattutto Nepi, autore di 20 punti e miglior realizzatore di serata, ma anche Prosek con 16 e Yarbanga con 14 sono arrivati a una doppia cifra che vuole dire molto. Significa cioè che tutto il sistema di gioco Mens Sana sta trovando una maggiore e chiara identità.

 

MINUS MENS SANA

La squadra va ancora troppo in sofferenza nei primi tempi delle partite. Il -1 al 20’ contro Legnaia è significativo di un altro incontro in cui la Mens Sana ha fatto più fatica del previsto nell’approccio alla partita. È un po’ come se le ci volesse troppo ad aggredire il match rischiando di subire oltre modo il ritmo degli avversari. Un elemento favorito anche da qualche sbavatura a livello di attenzione difensiva su cui Vecchi e tutto il suo staff devono lavorare. Perché la solidità è un valore imprescindibile per competere, necessaria per sopperire anche a serate in cui il tiro non va.

 

QUI COSTONE

In vetta alla classifica è rimasto da solo il Costone, vittorioso 71-55 nel derby contro la Virtus e autore di una vera e propria prova di forza. Una partita in cui la squadra di coach Belletti ha faticato per tutto il primo tempo, venendo fuori alla distanza sulla spinta della profondità del suo roster e trascinata da un super Masciarelli, autore di una prova spettacolare al tiro anche nei momenti di maggiore difficoltà. Quando cioè la Virtus, con la sua zona, aveva tenuto sotto-ritmo e sottotono il Costone. Poi, una volta preso il vantaggio, gli ispirati Nannipieri e Matteo Paoli hanno chiuso i conti nel finale di gara dimostrando, ancora una volta, tutta la potenza di fuoco di una squadra che sta facendo un cammino di testa importante, seppur priva di Nasello. Quando rientrerà anche lui, il Costone rischia di diventare una schiacciasassi.

 

QUI VIRTUS

L’altra faccia del derby è una Virtus che esce forse oltremodo ridimensionata dal confronto con il Costone. Il -16 finale è forse eccessivamente penalizzante per gli sforzi profusi e per la prestazione corale dei rossoblù. Trascinati da un ispiratissimo Guerra, sempre più leader della squadra, la squadra di coach Evangelisti ha fatto sudare le proverbiali sette camicie al Costone. Poi nel finale, la stanchezza e le rotazioni corte hanno spezzato i sogni di una Virtus che si era presentata al PalaOrlandi con un Gianoli non in condizioni di forma ottimali e senza poter schierare Redaelli. Regalare due uomini a questo Costone, di cui uno è il centro titolare, è forse troppo per poter sperare di strappare due punti da Montarioso. Ma come detto, il risultato non rende merito a quanto fatto vedere dalla Virtus che ha dimostrato comunque di avere atteggiamento e qualità per mettere in difficoltà qualunque tipo di avversario. Costone compreso.

 

LE ALTRE

Sono tornate a vincere Lucca, Empoli e San Miniato ed hanno raggiunto la Virtus al secondo posto in classifica. 24 punti di Trentin nel successo interno dei lucchesi su Casale Monferrato; 21 di Sakellariou hanno permesso all’USE di passare sul parquet di Cecina; 29 le realizzazioni di Mele nel successo di San Miniato su Arezzo. A livello di individualità però non si può non parlare dei 41 punti di Kmetic che hanno permesso a Spezia di battere Grantorino seppur con uno scarto minimo: 87-85. Prosegue infine la striscia positiva di Crocetta: battuta Genova 83-74.


Andrea Frullanti




*** 

Leggi anche:











 


















19 maggio 1973 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

gli argomenti

altre senesi (78) Anichini (69) Asciano (34) associazione (64) avversari (138) Awards (1) Bagatta (8) baskin (1) Binella (16) C Gold (79) C Silver (32) Cappelli (34) Catalani (3) Chiusi (25) città (21) Coldebella (2) Colle (39) Comune (31) consorzio (72) Costone (345) Costone femminile (15) Crespi (8) Cus (1) De Santis (2) Decandia (1) derby (24) Eurolega (2) ex (50) Finetti (1) fip (7) Fortitudo (1) Frati (1) Frullanti (370) giovanili (41) Grandi (49) Griccioli (12) inchiesta (72) infortuni (5) iniziative (5) Legabasket (1) Libero basket (1) Lnp (35) Macchi (32) Maginot (1) maglia (7) Mandriani (17) Marruganti (20) Mecacci (19) media (13) Mens Sana Basket (153) mercato (95) Minucci (28) Monciatti (16) Moretti (3) Nba (3) pagelle (8) palazzetto (14) Palio a Canestro (2) personaggi (19) Pianigiani (4) Poggibonsi (31) Polisportiva (66) ramagli (19) Ricci (21) riposo (2) Salvadori (183) Serie A (3) Serie D (61) Sguerri (22) silver (1) società (93) sponsor (32) statistiche (107) storia (77) sul campo (946) Tafani (11) tecnica (3) tifosi (113) titoli (21) trasferte (22) Virtus (385) Viviani (3)