martedì 30 giugno 2015

I movimenti degli altri

Sponsor, allenatore, giocatori. Non ci sono movimenti ufficiali attorno alla Mens Sana del futuro. Fino a oggi, siamo ancora nella stagione sportiva 2014/15. La prossima, quella in A2, comincia formalmente dal 1° luglio. Ma finora cosa si è mosso? Una rapida carrellata. Rapida anche perchè non si è mosso un granché.

lunedì 29 giugno 2015

Da adesso in poi

La costituzione della nuova società, i 45mila euro di capitale sociale per darle vita, la scelta del nuovo consiglio con figure ben connotate, l'uscita di Piero Ricci, l'insediamento di Lorenzo Marruganti. Di cose importanti ne sono successe nel giro di dieci giorni dalla promozione della Mens Sana in A2. Ma ancora di più sono quelle che restano da fare.

domenica 28 giugno 2015

Il girone di A2 più forte: Ovest o Est?

Leggere le carte del prossimo campionato è notoriamente illusorio, pur conoscendo già chi avrà diritto a esserci. Illusorio non solo perché un quadro completo delle partecipanti sarà noto solo dopo il Consiglio Federale del 17-18 luglio, e qualcuno per strada si perde sempre. Ma anche perché sapere che una squadra ci sarà non significa che faccia la stagione, per esempio, con gli stessi soldi che aveva l'anno prima. L'unico punto di partenza che ci si può dare è la posizione nella stagione appena conclusa. Intanto cominciamo da qui.

sabato 27 giugno 2015

27 giugno 2014

Aver perso non era il problema della Mens Sana. Sia che avesse vinto gara-7 e lo scudetto, sia che l'avesse perso, non c'era un domani, per quanto si sapeva allora. Non si sapeva se la Mens Sana sarebbe mai tornata a quei livelli, o se la Mens Sana sarebbe mai tornata e basta. Si sapeva solo che di lì a una settimana, il 4 luglio, si sarebbe discussa l'udienza per la dichiarazione di fallimento.

venerdì 26 giugno 2015

La novità della convivenza col volley. Come funzionerà

L'ufficialità è arrivata ieri con un comunicato controfirmato da Piero Ricci in veste di presidente della Polisportiva e Leonardo Tafani in veste di assessore comunale, ma ne era già stato dato l'annuncio da un mese e mezzo e se ne parla da tempo: l'anno prossimo a Siena ci sarà anche la pallavolo di serie A2 maschile. Non solo a Siena: alla Mens Sana. Come è stata organizzata la convivenza col basket?

giovedì 25 giugno 2015

Ufficiale la formula di divisione Est/Ovest dei gironi di A2. Le avversarie della Mens Sana, a oggi

Era il giorno della presentazione della nuova società. Ma avendone già parlato e non essendo emersi fatti nuovi sulle prossime caselle da riempire (sponsor e allenatore), se ne riparlerà quando ci saranno argomenti nuovi.

Era il giorno di un anniversario importante. Un anno fa la Mens Sana Basket giocava la sua ultima partita casalinga. Quel giorno non si sapeva se dopo ci sarebbe stato qualcosa, o no. Una serata con un andamento e un epilogo che non c'è bisogno di richiamare alla mente. Personalmente è stata la partita emotivamente più forte, più di gara-7 di due giorni dopo, perché era l'ultima a Siena, l'ultima nella propria casa. Varrebbe la pena di parlare solo di questo, ma ci ha già pensato il web a rivangare ricordi tutto il giorno.
 
Era una giornata importante anche per un altro motivo: la formula del nuovo campionato della Mens Sana. Se n'è parlato così tanto che oggi che ci sono finalmente delle certezze è naturale ripartire da qui.

mercoledì 24 giugno 2015

Lo spin-off, un anno dopo. La nuova Mens Sana Basket 1871. I componenti

Gli incartamenti sono partiti per Roma, completi. La Mens Sana ha un nuovo presidente. Più precisamente: è una nuova società, che si chiama Mens Sana Basket 1871 (società sportiva dilettantistica a responsabilità limitate), e quindi ha un nuovo presidente, Lorenzo Marruganti, che era arrivato un anno fa come dirigente di riferimento della ripartenza. Intorno a lui c'è un consiglio di quattro persone. Chi sono? Con quali ruoli? Come si è arrivati alla scelta?

martedì 23 giugno 2015

La nuova società, tra incartamenti e nomi

I lavori in corso in questo momento alla Mens Sana sono avvolti nel silenzio, ma sono ore decisive per la composizione della nuova società, primo passo della Mens Sana in A2 tra i tanti che da qui al 17 luglio dovranno portare all'ammissione al campionato. Può sembrare burocratese, se non fosse che di mezzo ci sono temi sostanziali, come quello del nuovo presidente. Su cui c'è già qualche certezza.

lunedì 22 giugno 2015

Bencardino Deutscher Maister

Sandro Bencardino è più senese di tanti che sono nati a Siena. Per questo c'è il piacere intimo riservato ai compagni di vecchie avventure a vederlo oggi sul trono di Germania, campionato modello che sta entrando tra i più competitivi d'Europa.

domenica 21 giugno 2015

Gli spettatori della Mens Sana. Quanti sono stati

Una media di 2262 spettatori ha assistito alle partite casalinghe della Mens Sana nella stagione della rinascita dalla Serie B. Sono stati 2452 in regular season, 1850 ai playoff. Il tranello è fermarsi a questa differenza, che è il primo dato che colpisce ma ha una spiegazione semplice. Il minimo è stato con Livorno o con Mortara, a seconda delle interpretazioni, il massimo con Cecina in tutti i casi.

sabato 20 giugno 2015

La nuova società. Il nuovo campionato. Cosa serve

"Prima si fa la nuova società e poi si pensa al resto". Gli adempimenti burocratici e le scelte tecniche non sono sullo stesso piano, ma la priorità agli aspetti amministrativi ed extrasportivi è dettata dalle scadenze. Non solo l'iscrizione del 9 luglio, ma già alla metà della prossima settimana una parte corposa del lavoro dovrà essere a posto. Cosa significa?

venerdì 19 giugno 2015

L'ultimo scudetto. Oggi. Due anni fa. Un film

Il 5 giugno (2004). Il 30 aprile (2002). Il 27 giugno (2014). Da qualche giorno anche il 14 giugno (2015). E quanti altri. Tanto più quando si entra in questo momento dell'anno, il calendario mensanino zampilla di anniversari e ricorrenze. Oggi ce n'è uno importante. 19 giugno 2013. Palazzetto dello Sport di Roma, per grandi e piccini PalaTiziano. Virtus Roma-Mens Sana 63-79. Finale vinta 3-1. L'ottavo scudetto della Mens Sana. Il settimo consecutivo. L'ultimo.

giovedì 18 giugno 2015

I protagonisti della stagione

Il giorno dopo il rompete le righe è non solo il giorno dei saluti, ma anche quello dei ringraziamenti. Ci saranno stati alla festa promozione al palasport, ci saranno stati in serata alla festa della squadra, Lorenzo Marruganti ha voluto estenderli anche attraverso la pagina Facebook della società. Non solo, evidentemente, ai giocatori e lo staff tecnico sono stati tutto l'anno la parte più visibile del lavoro, ma anche agli altri, forse soprattutto agli altri.

Una squadra nuova che ha trovato un affiatamento che ha dato a questa stagione la leggerezza del lavorare bene insieme e la serietà del saperlo fare. Il post è l'occasione per riprendere in mano l'album delle figurine della stagione e ripercorrerne idealmente i volti.

mercoledì 17 giugno 2015

Slums Dunk. La stagione del campino, non solo per divertirsi

Un giorno di pausa voluta dalle questioni di Mens Sana, perché è il giorno dei saluti al termine di un'annata storica e basta questo, virando invece su Slums Dunk. Che per tre giorni, dal 18 al 20, animerà il campino di Custoza raccogliendo fondi, mentre ci si diverte su un campo da basket, per il miglioramento delle condizioni di vita dei ragazzi in Africa a cui da qualche anno è vicino questo progetto dal motore senesissimo.

martedì 16 giugno 2015

I nodi, più immediati, sul futuro della Mens Sana

Il rompete le righe, sancito dal brindisi coi tifosi in calendario per le 18.30 di mercoledì, chiude la stagione del ritorno della Mens Sana in A2. E sembra quasi di farlo con fretta dopo tutta la fatica che c'è voluta ad arrivare fin qui, ma sono i normali tempi di ogni anno, anche dopo gli scudetti. E apre l'estate. Con alcune priorità. Senza pause, con un po' di temi belli caldi sul tavolo.

lunedì 15 giugno 2015

La nuova Serie A2

Dovevano essere due gironi paritetici, al momento della riunificazione tra A2 Gold e Silver. Poi si è fatta strada l'idea di mantenere una distinzione "qualitativa" tra i due gironi, pur garantendo a entrambi gli stessi posti a playoff e playout. Nel weekend la Lega Pallacanestro ha partorito la proposta di due gironi con suddivisione geografica Est-Ovest. Ma decide il Consiglio Federale, che dirà la propria parola definitiva sulla formula della nuova serie A2, il nuovo campionato della Mens Sana. Intanto da Forlì è partita una bozza dei gironi e anche l'idea di allungare il calendario con una fase a orologio.

Il day after. Di cuore e di testa

Un anno di lavoro diretto verso un'unica direzione ha raggiunto il suo obiettivo. Il giorno dopo è quello buono per lasciar fluire libere le emozioni. La prima botta di sensazioni è per le sorti della Mens Sana, la seconda ondata di partecipazione emotiva è la gioia per le persone - gli amici - e per quello che questo risultato significa per loro a livello personale. E poi ci sono quelle storie umane con cui - anche senza conoscenza diretta - non si riesce a non simpatizzare, come quella di Francesco Bonelli.

domenica 14 giugno 2015

M I S S I O N E C O M P I U T A


Il 14 giugno 2015 entra negli annali della Mens Sana, a fianco agli scudetti, alle Final Four, alle Coppe Italia. Forlì non sarà più ricordata per quella Coppa Italia 2002 con Chiacig (proprio lui) e Naumoski che per la prima volta rivelava una nuova grande del basket italiano, né per le sconfitte con Napoli, Cantù e Roma, né per la Supercoppa vinta nel 2011 con Cantù. Dopo la rinascita dell'estate scorsa, la rinascita della Mens Sana ha vissuto il suo primo gradino risalito: dalla Serie B alla Serie A2. Le lacrime di commozione, dopo quelle di rabbia.

L'ultima avversaria

Tutto in 40 minuti. Con Sebastian Vico in dubbio fino all'ultimo. Una stagione in un'ora e mezzo, quella che dopo dieci mesi dirà se questo gruppo di lavoro ha raggiunto o non ha raggiunto sul campo (sul campo) l'unico obiettivo stagionale, la promozione. Che è anche un po' ingiusto (per eccesso o per difetto, punti di vista) che a dare una sentenza così forte sia una sola partita. Ma è lo sport, anche a più alti livelli. Con la differenza, non secondaria, che la Mens Sana il suo campionato lo avrebbe già vinto. Non basta. Ma la storia della stagione dice che questo gruppo ha tutto per dimostrarsi all'altezza del compito per cui è stato messo insieme. Ultimo ostacolo, unico ostacolo: Agropoli.

sabato 13 giugno 2015

La partita dell'anno

E' quella della domenica di Final Four con Agropoli, visto come è andata quella del sabato con la Fortitudo: tanti a pochi. A pochissimi.

L'attesa

Al palazzo. Nel parcheggio del palazzo. A casa. Per strada. In macchina, per chi non guida. In pullman, per chi non ha il mal d'auto a leggere. Le ultime ore prima della semifinale promozione sono quelle dell'attesa. Da spendere entrando in clima, anche con qualche lettura. Qui c'è un bel po' di auto-spam, ma anche altro.

venerdì 12 giugno 2015

Vigilia

Dopo un anno a parlarsi addosso (quest'ultima settimana a ritmi doppi), arrivati al weekend in cui si tirano le somme di tutta la stagione, capita di accorgersi che non c'è niente da dire. Sarà che Mens Sana-Fortitudo è una partita così potente di per sé, figuriamoci nel contesto di una Final Four di B, che non esiste un solo argomento che possa accompagnarne l'avvicinamento.

A Forlì si gioca in trasferta

Come fa notare un uccellino, se la Fortitudo andasse alla partita di domenica (eh, se ci andasse...), due giorni di Final Four promozione della quarta serie farebbero più spettatori di quanti ne faranno le prime due partite della finale scudetto tra Sassari (5000 posti) e Reggio Emilia (3500). Più di metà palazzo, al PalaFiera di Forlì, sarà di fede Fortitudo. Non è una sorpresa, da subito le stime si aggiravano intorno ai 3000 bolognesi in arrivo, e per come si stanno mettendo le cose non si andrà molto lontani da quella cifra.

giovedì 11 giugno 2015

Si assegna lo scudetto senza Mens Sana, 9 anni dopo

La prima finale scudetto dal 2006 senza Mens Sana sarà tra Sassari e Reggio Emilia: mai era successo che si sfidassero due squadre entrambe mai arrivate prima in finale. Al di là dell'interesse per il campionato in sé, alla semifinale erano arrivati una vagonata di ex mensanini, ma in finale, a giocare per il titolo, ce ne sarà solo uno: Rimantas Kaukenas. Non solo per quanti erano ma anche per chi erano, fa più notizia chi in finale non c'è arrivato.

Chi è la Fortitudo

Da quando è arrivato Marco Carraretto, prima partita il 25 gennaio, la Fortitudo ha vinto 16 partite su 18. Da quando in panchina c'è Matteo Boniciolli, prima partita il 22 febbraio, la Fortitudo ha vinto 14 partite su 15. Prima di lui era 14-7. Non perde dal 15 marzo a Pordenone, dove si presentò senza il miglior realizzatore Montano, un ragazzo da 15 punti di media. La Fortitudo arriva alla Final Four promozione sull'onda di una serie di 12 vittorie di fila, tra le ultime quattro di stagione regolare e l'8-0 ai playoff.

Certo, questi 12 successi di fila sono arrivati contro cinque avversarie in tutto (Montichiari e Urania battute in regular season oltre che ai playoff). Certo, tra gli otto successi ai playoff ci sono 'solo' un paio di successi oltre la doppia cifra di margine (d'altra parte è vincere che conta), e attraverso un cammino sulla carta abbastanza comodo: Urania sesta in stagione regolare, poi Bergamo settima, e finale vinta contro Montichiari quarta. Ma ce n'è abbastanza per dire che per la prima volta in stagione la Mens Sana affronta una partita NON da favorita.

mercoledì 10 giugno 2015

Mens Sana-Fortitudo: che storia

Insieme a Treviso, in un trio che si ricompone adesso nei tentativi di risalita al proprio livello, la Fortitudo è stata la prima grande rivale della Mens Sana al momento dell'ingresso in quella zona scudetto poi occupata per più di dieci anni. La Mens Sana è stato invece per la Fortitudo l'ultimo grande totem da abbattere, in quel 2009 finito per i bolognesi con la retrocessione ma con lo scalpo di una squadra che avrebbe vinto il suo terzo scudetto di fila ma che proprio al Madison di piazzale Azzarita trovò l'unica sconfitta italiana dell'intera stagione. L'unica. Che tempi.

L'Aquila e il Leone, la F con lo scudo

Più di una volta in questa operazione di rinascita mensanina si è guardato alla Fortitudo come un punto di riferimento, nel bene e nel male, e anche per questo le sue sorti non sono del tutto ignote alla gente di Siena. Ma per capire fino in fondo chi c'è di fronte sabato, ho chiesto a un amico e collega di Bologna Basket, Enrico Faggiano, di raccontare la storia della stagione della Fortitudo, e un po' anche quella della sua lunga ripartenza dal basso. Lo ospito volentieri, e lo ringrazio. Questo il suo contributo:

martedì 9 giugno 2015

Gaudeamus igitur

Sarebbe il giorno per battere la grancassa della vittoria del campionato da parte della Mens Sana e in vista della partita-promozione di sabato con la Fortitudo. C'è ancora qualche giorno per farlo, ma la scena se la sono presa i Goliardi Senesi delle Feriae Matricularum con un gesto gigantesco: il riacquisto dei trofei della Mens Sana Basket messi all'asta mercoledì scorso.

A Forlì, così in tv e così al palazzetto

Qualche ora in più di attesa, e sono ufficiali gli orari della giornata campale di sabato. Non c'entra niente la tv (era un'ipotesi personale, sbagliata): le partite non andranno comunque su Sky, nella finestra Italbasket HD "subappaltata" alla Fip per veicolare le immagini dei campionati di cui detiene i diritti tv.

lunedì 8 giugno 2015

LA MENS SANA HA VINTO IL CAMPIONATO

Questa serata forse la può raccontare solo chi era a Cecina. La può capire veramente solo chi era a Cecina. Le lacrime di chi era a Cecina. 8 giugno 2015: da oggi è agli annali come una delle date da ricordare nella storia della Mens Sana, come altre date che ogni tanto è capitato di evocare come un richiamo del sangue. E' il giorno in cui la Mens Sana ha vinto il campionato. Uscendo con un successo 78-83 da gara-4 a Cecina dopo un supplementare, il risultato che vale il 3-1 nella finale playoff del Girone A di Serie B. Vincere in casa della più fiera, valorosa e qualitativa avversaria della stagione - al di là delle tensioni della serie - è il sigillo che legittima il traguardo.

Sabato c'è la Final Four, c'è la Fortitudo, c'è Carraretto, per la promozione sul campo; domenica l'eventuale seconda chiamata contro la perdente di Rieti-Agropoli. Poi ne salgono in A2 tre su quattro, e che la quarta poi resti giù (anche se le dichiarazioni ufficiali sono chiare) ci si crede quando si vede, perché non esiste. E anche per i puristi, salire con un ripescaggio dopo aver vinto il proprio campionato non è come salire con la wild card o comprando i diritti, significa comunque esserselo conquistato sul campo. Comunque la si veda, ne manca una. Oggi, 8 giugno, la rinata Mens Sana è dove sognava di essere undici mesi fa, quando è partita questa esperienza. E allora è giusto, e liberatorio, celebrare questa serata, perché non è vero che ancora non si è fatto niente. Poi si vedrà.

domenica 7 giugno 2015

Le chiavi di gara-4

Dopo le farneticazioni a caldo, proviamo ad avvicinarci a gara-4 di finale tra Cecina e Mens Sana tentando di isolare i temi decisivi, le voci statistiche con la più stretta correlazione emersa rispetto al risultato finale. Che non è una previsione infallibile di come andrà, anche perché possono sempre emergere temi nuovi o modi diversi di affrontarli. Ma intanto serve a fissare qualche paletto.

E la più immediata ricorrenza statistica dice che ogni volta che la Mens Sana ha vinto ogni volta che ha giocato in casa, e che Cecina ha vinto ogni volta che ha giocato in casa. Che il fattore campo sia stato sempre decisivo è la prima e più banale conclusione. Ma non l'unica, riguardando la storia stagionale degli scontri diretti tra le due squadre.

sabato 6 giugno 2015

La serie è aperta. Dettagli

Aver perso dopo essere stati anche a +11 a inizio quarto periodo, e a +8 a 5' dalla fine, una voragine in una partita finita con 107 punti segnati in tutto dalle due squadre, toglie alla Mens Sana l'alibi di fermare l'analisi della sconfitta a Cecina al fatto che il canestro decisivo sia stato palesemente irregolare. Ci sono fermi immagine a dimostrare come Caroti avesse entrambi i piedi sulla linea laterale prima di scagliare la tripla della vittoria.

Cecina aveva segnato una tripla in 35' prima di metterne quattro negli ultimi cinque minuti, trovando improvvisamente quei jolly che le erano mancati in tutta la serie: una tripla di tabella, una da 8 metri, quella di Caroti allo scadere dopo essere uscito dal campo e semplicemente buttando la palla in area. Certi tiri vanno anche messi, e a Cecina all'improvviso hanno cominciato a entrare: nella serie gli erano entrati fin troppo poco, si è passati da un eccesso a un altro. Ma fermare le valutazioni solo agli arbitri (quell'ultimo assalto di Ranuzzi, in quel momento di partita, spesso non viene premiato col fallo) o alla fortuna significa aver già perso anche gara-4.

venerdì 5 giugno 2015

Sospirone. D u e - a - z e r o

La Mens Sana può tirare il fiato. La finale è ancora da vincere, la promozione è ancora da raggiungere. Ma il 2-0 nella serie con Cecina non ha niente di scontato, e gara-2 lo ha dimostrato, anzi è la conquista di una squadra che ha saputo trovare certezze. Rieti, nel girone C, aveva vinto di 34 gara-1: un dominio. Poi però in gara-2 ha perso in casa con l'Eurobasket Roma, e ora si cambia campo sull'1-1. La Mens Sana può tirare il fiato perché le prime due partite della serie erano quelle che non si potevano sbagliare, per non perdere il vantaggio del fattore campo. E adesso non è retorica ma un dato di fatto constatare che la pressione è tutta su Cecina.

giovedì 4 giugno 2015

Per un pugno di euri

La botta di tristezza inguaribile di vedere all'asta pezzi di latta intorno a cui si è consumata la storia del basket, di una società, di un popolo. Quei trofei messi mille volte al centro di foto posate, abbracciati da giocatori e politici, stretti da mani che avevano fatto un canestro, preso un rimbalzo o rubato un pallone, o da mani che avevano fatto altro.

Il cazzotto alla bocca dello stomaco che lascia senza respiro a vedere che partecipare all'asta era possibile, oltre che doveroso. Non farlo è stata una decisione al buio, senza sapere cosa avrebbe comportato, scommettendo sul mandare le aste deserte (che significa affidarsi a un oblio del mondo esterno che in realtà si cerca ogni giorno di combattere, perché qui si è fatta la storia. La propria prima ancora che quella del basket italiano).

mercoledì 3 giugno 2015

Bene, bravi, (fate il) bis

Si dice "è 'solo' 1-0" per dire che c'è tutta la serie davanti, tutta ancora da giocare. Giusto e inappuntabile. Ma 1-0 è l'obiettivo massimo raggiunto di chi si dà come meta solo la partita che ha di fronte, come deve essere in una serie potenzialmente equilibrata e sicuramente difficile come quella tra Mens Sana e Cecina.

Non la si considera tale né per buone maniere né per le frasi fatte, ma per la consapevolezza di chi c'è di fronte e del cammino che ha fatto fin qui, per quanto l'autostima e la consapevolezza dei propri mezzi in casa mensanina sia non solo comprensibile ma anche doverosa. Già vincere quindi non era scontato, figurarsi se lo era vincere gara-1 in questa maniera, di 27 punti.

martedì 2 giugno 2015

All'asta dei trofei si arriva così. "Now what?"

La totale distinzione tra le due sfere (in campo o fuori, presente o passato...) permette di aprire una doverosa parentesi sulla discussa questione dell'asta dei trofei della Mens Sana Basket, senza per questo molestare la concentrazione dell'ambiente verso la finale con Cecina. Perché i tempi si intrecciano, in queste poco più di 48 ore in cui - sul parquet e fuori - la Mens Sana avrà risposte importanti a domande aperte da mesi. Le domande fuori dal campo (i vecchi trofei torneranno alla nuova Mens Sana?) forse una risposta già ce l'hanno: né il Comitato né la Polisportiva parteciperanno all'asta in programma nella giornata del 3 giugno.

lunedì 1 giugno 2015

Scusate il ritardo. Ma ci siamo: gara-1. Ora c'è solo gara-1. Tra mille variabili

La Fortitudo è alla Final Four per la promozione in Serie A2 (56-51 a Montichiari, 3-0 nella serie) prima che Mens Sana e Cecina debbano giocare ancora la prima partita, chiunque vinca la serie. E' l'annunciato vergognoso epilogo di un calendario pensato da minus habens e gestito - quando si poteva salvaguardare almeno l'equità competitiva - da burocrati cialtroni, a cui non si capisce se manchino capacità almeno terra terra o la voglia di lavorare, sicuramente il rispetto per chi lavora da tutta la stagione per arrivare a questo tipo di partite (senza parlare di chi ci mette i soldi. Anche per pagare i loro stipendi...).

Se la serie tra Mens Sana e Cecina si chiuderà in tre partite, la Fortitudo avrà avuto cinque giorni in più per preparare la partita più importante dell'anno. Sette se si chiude in quattro partite. Nove se si chiude in cinque partite. E quando, come in quest'ultimo caso, passano la miseria 69 ore tra l'ultima partita di una sfibrante serie di finale e una semifinale promozione che vale la stagione, è evidente che non ha senso parlare di maggiore o minore ritmo partita, perché vengono meno (per una delle due parti in causa) i tempi umani di una preparazione, dopo una serie disumana (se è arrivata fin lì).

Non ultimo il fatto che la Fortitudo potrà nel frattempo fare incetta di biglietti a Forlì, per "giocare in casa" anche in campo neutro, mentre di là c'è ancora da decidere chi va avanti. La Mens Sana al momento può solo augurarsi che sia un proprio problema. Lo scoprirà a partire da domani sera, con l'inizio (gara-1 è alle 18...) della finale del girone A con Cecina: al meglio delle cinque partite, passa chi ne vince tre, si gioca ogni due giorni.

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