domenica 30 novembre 2014

La capacità di complicarsi la vita

A Cecina era andata male, a Monsummano bene: dopo 9 giornate la Mens Sana poteva essere 9-0 o 6-3 indifferentemente, nessuno avrebbe rubato niente in entrambi i casi, questione di episodi. La classifica dice 8-1 e aiuta nelle valutazioni a mantenere l'equilibrio nella misura in cui quella sconfitta sta lì a ricordare costruttivamente la fallibilità e i difetti su cui dover ancora lavorare, anche quando nonostante tutto la si passa liscia come a Pavia. In che direzione? 

sabato 29 novembre 2014

Sabato pavese - Amarcord

E' già tempo di un'altra partita, stasera alle 21. Anche di un certo valore tecnico, con la Mens Sana capolista sul campo di Pavia, che è nel treno delle squadre al terzo posto a -4, anche se rispetto a Cecina ha giocato due partite in più. Giocatore più importante Stefano Degrada, guardia di 31 anni da 17.5 punti di media. La trasferta di Pavia è anche un bel tuffo nel passato ad altri tempi.

venerdì 28 novembre 2014

Sabato pavese - La cornice

Come è successo spesso, i fatti della settimana ci hanno portato altrove, ma domani la Mens Sana torna in campo. E continua a portare in giro un certo tipo di approccio a questa stagione. Data la particolare natura della trasferta (in un giorno solo, di sabato, e non vicina) si sono rivelate non più percorribili le idee avviate per la presenza anche di squadre giovanili per continuare anche questa settimana la festa di basket al passaggio della Mens Sana. Ci penserà a perpetuarla la tifoseria organizzata, visto il gemellaggio tra la Brigata e il Gruppo Skomodo di Pavia.

giovedì 27 novembre 2014

Tutta Siena

Come avrete visto, l'accenno che avevo fatto martedì mattina all'evento del 3 dicembre è ormai diventato di dominio pubblico. Nell'occasione Marco Crespi sarà a Siena per presentare il suo libro con cui ripercorre la scorsa stagione, vista naturalmente dai suoi occhi, talmente da film che la figura del coach a un certo punto assunse (discutibilmente? fu a furor di popolo) contorni quasi messianici.


Rimando al comunicato ufficiale (qui) per alcune informazioni "logistiche": il libro costerà 13 euro, inizialmente ne saranno stampate 5000 copie, disponibili nelle principali librerie italiane (quindi anche fuori Siena) e anche online: sul sito dell'editore edizioniilleccio.it e per prenotazioni su www.somethingdifferent.club che credo diventerà un sito a cui prestare attenzione... E poi?

mercoledì 26 novembre 2014

Presenze gradite

Non era neanche stata frutto di una vera riflessione, ma - tra un discorso e l'altro sul ritorno a casa dopo un mese (vedi post) - era venuto fuori il pensiero: ma vuoi vedere che il mese lontano da partite interne (ancor più della prima sconfitta, arrivata la settimana prima a Cecina) rischia di aver raffreddato il grande entusiasmo visto al PalaEstra nelle prime due gare interne dell'anno?

Il "non detto" di fondo era: se andare a vedere le prime partite della Mens Sana in B2 era una moda per dire di esserci stati, è passata. Vediamo qual è veramente lo zoccolo duro. Da segnalare c'era anche la presenza di decine di tifosi ospiti venuti a Siena per vivere una giornata storica (giocare sul campo della squadra che dal 2004 ha vinto 8 scudetti, anticipata qui). E comunque la risposta con Valsesia è stata chiara.

martedì 25 novembre 2014

Segnare sul calendario

La settimana è iniziata con Marco Crespi e alcuni (diversi) "nostalgici" della scorsa stagione a rilanciare sui social network una frase (sull'ultimo tiro, il basket, la vita...) seguita dall'hashtag di inequivocabile paternità #somethingdifferent e dalla minaccia "coming soon". Anche io ho ritwittato Crespi. Che vuol dire quella frase?

lunedì 24 novembre 2014

Dopo Report

Cento secondi sulla fine della Mens Sana Basket per i 1.887.000 spettatori (8% di share) nell'attesa puntata ieri sera di Report su Siena. Ci sta, visto il focus della trasmissione, puntato - come dicevo ieri - su temi diversi, dai risvolti drammatici e approfonditi con dettagli veramente nuovi. Niente di nuovo invece nella parte sulla Mens Sana Basket (perché di questo si parla, qui), affrontata senza approfondimenti ad hoc alla ricerca di novità, ma da una prospettiva abbastanza alta, divulgativa, direi quasi "di colore", per raccontare una città e un mondo.

Le incognite della vigilia erano sul taglio, sul filo conduttore, e nello specifico sul legame tra il basket e l'argomento portante. Il legame è stato che "Montepaschi non vuol dire solo banca, ma (...) una squadra di basket che vince 7 scudetti di fila (...). Poi i conti in rosso si stanno adesso trascinando dietro un mondo". E dopo 3'20" sul Siena Calcio, il passaggio alla Mens Sana Basket parlando di "inventori di bilanci", fallimento, ripartenza dalla Serie B. E poi un breve affresco.


domenica 23 novembre 2014

Report

Stasera andrà in onda una puntata di Report dedicata a Siena. È già stata rinviata due volte: era in calendario la settimana scorsa, e prima ancora a inizio ottobre, doveva essere la prima puntata della nuova stagione del programma. È una puntata che nessuno avrebbe voluto vedere: il problema non è che se ne parli, perché il giornalismo - se serio e ben fatto, quindi se effettivamente "giornalismo" - è sempre una ricchezza, piuttosto è l'argomento a essere drammatico e doloroso per molti.

Ne scrivo qua sul blog perché è una trasmissione in cui si potrebbe e dovrebbe parlare anche dello sport senese e del basket senese, della Mens Sana. Lo dico perché Paolo Mondani ed Elisabetta Gherardi, i giornalisti di Report che ci hanno lavorato, si sono occupati anche di questo, della fine che ha fatto lo sport cittadino, sentendo persone, "facendo cose e vedendo gente". Ci saranno nuovi elementi?

sabato 22 novembre 2014

Con Matteo Mecacci

Questo post non c'entra niente con l'attualità. L'idea era di parlarne prima, poi l'accumularsi di fatti freschi ha fatto slittare un discorso di carattere generale. Farlo adesso dopo la prima sconfitta è solo una casualità, ma dirlo a metà stagione non avrà più senso.

L'entusiasmo per la ripartenza della Mens Sana è diversamente distribuito. Emotivamente entusiasmo a pioggia sul nuovo gruppo di giocatori, collettore dell'affetto di un popolo uscito da un'annata da incubo rinfocolando l'attaccamento per chi veste il biancoverde per il rischio vissuto di non avere più una squadra, con in più anche la simpatia che ispira un basket di categoria diversa da quello vissuto fino a giugno.

Razionalmente entusiasmo per il lavoro della società: non parlo delle modalità della ripartenza (le divergenze su quello non si spegneranno mai) ma della qualità della squadra costruita, una corazzata che ha tutto per vincere il campionato. Poi "società" vuol dire anche altro, ma finché si gioca il pensiero è soprattutto al tipo di squadra che la società ha messo su, il resto "non esiste". Tra un focolaio e l'altro di convinto sostegno, in mezzo, c'è Matteo Mecacci, il coach.

venerdì 21 novembre 2014

Tornare a casa dopo un mese. E l'inizio di stagione alla luce del calendario pazzo

Domenica la Mens Sana torna a giocare in casa dopo più di un mese. Dal 19 ottobre contro il Cus Torino, ci si ritrova il 23 novembre contro Valsesia. Per molti sarà l'occasione per rivederla, perché è vero che in trasferta ci sono stati esodi di massa ma comunque inferiori ai 2000 abbonati e alle quasi 3000 presenze delle prime due uscite in viale Sclavo. Il calo delle presenze rispetto ad allora è un pericolo reale: non per disamoramento, ma perché quando c'era da battere il ferro finché era caldo (ed era caldo) era più facile fare il pienone.

Il motivo della lunga assenza da casa, è noto, è l'infelice incrocio tra un calendario che poneva alla Mens Sana due trasferte consecutive a Monsummano e Varese, e la caduta del turno di riposo (del campionato che doveva essere dispari, a 15, prima che anche l'Affrico abdicasse) proprio alla settima giornata, con la ripresa a Cecina che ha finito per diventare la terza trasferta consecutiva (con un riposo in mezzo). Così fino a ora la Mens Sana ha giocato in trasferta cinque delle prime sette partite. E non è finita.

giovedì 20 novembre 2014

Festa di basket e di popolo: l'idea si materializza

Nonostante il divieto di trasferta, lo spirito della gita a Cecina a base di cacciucco ha perpetuato l'idea che la Mens Sana e la sua gente hanno deciso di sposare per questa stagione di ripartenza. Il pacchetto di iniziative messe sul tavolo per rendere quest'annata una festa itinerante del basket (vedi post) non ha sortito l'effetto immediato di far saltare l'annunciato divieto di trasferta per Cecina, ma legarle solo a quello sarebbe stato quanto di più sbagliato.

Pare però che siano riuscite a creare lo sperato effetto domino, hanno seminato per il futuro e i frutti cominciano ad arrivare piano piano. Già la società di Cecina, cofirmataria di un comunicato con la Mens Sana, aveva dimostrato la propria disponibilità, poi saltata per i motivi noti. Per le prossime partite poi si passerà effettivamente dalle parole ai fatti. Cioè?

mercoledì 19 novembre 2014

Un concetto nuovo (...): il tiro da tre punti

Solo Valsesia (24.85%), prossimo avversario, ed Empoli (26.25%), che ha appena abbandonato l'ultimo posto battendo Monsummano, hanno nel Girone A una percentuale da tre inferiore di quella della Mens Sana: 28.85%, tirando 21.3 volte a partita da oltre l'arco con soli 6.1 canestri di media.

Non è la quantità assoluta di triple tentate a essere eccessiva in un attacco numericamente abbastanza ben bilanciato, ma può diventarlo alla luce del profitto, oltre che del personale a disposizione (e di quello che in più ruoli può arrivare avvicinandosi al ferro). Ma è nel gioco delle parti che impedirlo sia il primo target delle difese avversarie. Cosa dicono i numeri?

martedì 18 novembre 2014

Coperta corta, ala scoperta (e poi si fa male Ranuzzi)

Non è questione di essere di bocca scelta e aver perso il senso delle cose dopo anni di Eurolega. E non è neanche questione di farsi prendere la mano dall’emotività della prima sconfitta: il discorso valeva prima, e cercare una soluzione non è un’esigenza immediata ma un’assicurazione che al momento sembra necessaria per un finale di stagione in cui non ci sarà margine d’errore.

Perché oggi, senza trionfalismi-fuffa ma solo per ricordare i fatti, la Mens Sana è ancora prima da sola dopo aver perso a Cecina, sul campo dell’avversaria in questo momento più forte, brava (Cecina) a cesellare con merito forse la propria miglior gara stagionale e a costringere la Mens Sana alla peggiore. E mi fermo qui nello sboroneggiare ulteriormente sui valori tecnici di una categoria che non conosco bene, ma sono dati di fatto incontrovertibili.

Il limite “quantitativo” che sta evidenziando il roster della Mens Sana non è, come temuto, sul perimetro, dove Parente c’è, e da qui all’anno nuovo darà un salto di qualità anche “qualitativo”. E’ invece nel ruolo di ala, dove Bruno Ondo Mengue fin qui non ha dato affidabilità come backup di Ranuzzi e Pignatti. Non è tempo di bocciature, la stagione è cominciata solo da un mese e mezzo, e rinnegare così presto le scelte estive significherebbe aver sbagliato i criteri delle decisioni, più che le decisioni in sé. Ma ci sono dei segnali da valutare.



lunedì 17 novembre 2014

Falla girare

La Mens Sana ha perso a Cecina per un motivo pragmatico e uno 'filosofico'. Quello pragmatico è che, non solo per la differenza finale di soli 5 punti ma proprio per il senso della partita, sono stati decisivi tanti piccoli sbagli, 'errori non forzati' si direbbe nel tennis.

È il lato oscuro di una squadra che comunque anche in una giornata del genere si era fatta vedere tutt'altro che snob, se non operaia, dimostrandosi ancora una volta fatta di giocatori che godono e si esaltano a buttarsi sui palloni, e non nel venire a far sfoggio del proprio talento. Una giornata da 40% totale al tiro è troppo poco. Il 5/17 finale da tre poi è un 2/14 se si toglie il 3/3 iniziale (Parente e Panzini 0/10 in coppia): da oltre l'arco sono andate male cinque partite su sette. E poi il motivo 'filosofico'.

domenica 16 novembre 2014

Cartoline dalla prima sconfitta


Per motivi lavorativi ho avuto la possibilità di essere tra i pochi a vedere di persona la partita di Cecina, e con essa la prima sconfitta della nuova vita della Mens Sana. Probabilmente il questore di turno ha finito per fare un piacere ai 73 arrivati in città per una cacciuccata all'ora di pranzo e ripartiti prima dell'inizio della partita. Pur senza di loro, erano comunque in 56 nel settore mensanino per quella che - se i segnali filtrati troveranno conferma - dovrebbe essere l'ultima trasferta vietata.

Mi prendo le mie responsabilità per il fatto di esserci stato stavolta, e non nelle altre (finite diversamente) :D Ma ci tengo a far notare di essere in buona compagnia, tra cui -  non starò a dirne altre - quella di un ex giocatore della Mens Sana che di nome fa Carlton. Ed è stata la prima apparizione in stagione anche della maglia verde (in verità in diverse tonalità di verde).

sabato 15 novembre 2014

In campo il meglio del girone - reprise

Sebbene ci sia stato tutto il tempo, ormai a due settimane dall'ultima partita giocata, si ricomincia a parlare un po' di basket giocato dopo aver parlato a lungo di tutt'altro (segno forse anche che le cose sul campo male non andavano...). La partita di questa settimana a Cecina - che pure ha grandi motivi di interesse fuori dal campo, anzi fuori dal palazzetto - impone il richiamo all'ordine.

Merita di farlo: si trovano le due squadre più forti del girone, la Mens Sana va sul campo di quella che oggi sarebbe (ed è) la prima delle sue avversarie: è nel super treno di sette squadre a 8 punti (-4 dalla Mens Sana), in cui tutte hanno giocato almeno 6 se non 7 partite, tranne Bottegone e proprio Cecina (ne hanno giocate 5).

L'avevo già ridetto? E' vero, sì, a Varese (anche lì come richiamo all'ordine dopo un gran parlare di trasferte vietate). Sarà che un po' sono io monotono, ma sarà anche un po' per i valori che nel frattempo sono cambiati, facendo salire Cecina. Perché possiamo presentarla come "il meglio del girone a confronto"? Proviamo a spiegarlo con un po' di numeri.

venerdì 14 novembre 2014

Parlare di Marco Crespi senza usare hashtag

Poteva e doveva essere il giorno in cui capire definitivamente per chi fare il tifo in Serie A (magari per qualcun altro, io la mia scelta l'ho già fatta) dopo che Venezia, già la più ricca colonia biancoverde in Serie A, si è arricchita di un altro ex mensanino: dopo il coach del primo scudetto Recalcati e i cavalieri dell'ultima (triste ma unica) cavalcata Ress, Ortner e Viggiano, alla Reyer (legata alla Mens Sana già dal 1907, da quella volta della Palla al cerchio).

Poi in serata è arrivata la notizia dell'esonero di Marco Crespi da Vitoria. A lui una gran parte della gente di basket di Siena è ancora molto legata, e lo sarà per sempre, dopo aver condiviso quell'incredibile ultima stagione della Mens Sana Basket.

Non sono tra le persone che lo santificano a prescindere. Credo che come uomo di basket sia uno dei primissimi in Europa. Credo che alla Mens Sana si sia ritrovato a fare il capo-allenatore non dico per sbaglio, ma per una serie di circostanze che sono state una fortuna per la Mens Sana.

Non credo sia il coach perfetto, come potrebbe sembrare nel ruolo da film che si è trovato a interpretare l'anno scorso. Piuttosto è stato la persona giusta al momento giusto, entrata in empatia con una storia travolgente fino a esserne uno dei personaggi principali. Non è un allenatore per tutte le stagioni, per tutte le piazze (Vitoria ero convinto che lo fosse), per tutti i giocatori.

giovedì 13 novembre 2014

Gita fuori porta (del palazzetto)

Il cerchio sulla trasferta vietata a Cecina lo ha chiuso il tifo organizzato. Lo ha fatto con una decisione di grande acume, intelligenza e carattere, definizioni che non sempre siamo abituati a usare per un certo mondo del tifo,  che probabilmente è lo stesso che pensava di fotografare chi ha deciso la limitazione delle trasferte. Oppure "con civiltà, cultura e goliardia", per usare le parole della stessa Brigata Biancoverde, e per una volta chi si loda non si imbroda: senza voler santificare nessuno, ma lo spirito dell'iniziativa è chiaro.
La soluzione scelta è andata anche oltre quella che era la mia idea di buon senso: complimenti. Così come altri attori da cui pensavo dovesse arrivare un segnale, concreto e nella giusta direzione (queste erano le aspettative). Dei tifosi si è detto. Alla società si chiedeva una presa di posizione, che è arrivata, con toni anche più forti dell'auspicabile ma ben abbinati alla dimostrazione data di aver creato un fronte unito (anche con le altre società della categoria) di dissenso civile ma fermo.

mercoledì 12 novembre 2014

Fatti, e misfatti

Avevo auspicato fatti (qui), come unica risposta possibile alla decisione del divieto di vendita ai residenti in provincia di Siena per i biglietti della partita di domenica a Cecina. Alcuni di questi fatti, non devono essere di dominio pubblico, perché i contatti istituzionali (da un'istituzione a un'altra) per essere efficaci devono avvenire nelle sedi appropriate e in forma riservata. Anche con toni e forse argomentazioni diversi da quelli a cui siamo abituati nel "bar sport" della piazza virtuale dell'opinione pubblica. Mi risulta che alcuni di questi contatti ci siano stati, forse lo sapremo se e quando si vedranno degli effetti.



La novità di giornata è che c'è da commentare la seconda uscita in due giorni della Mens Sana, che aiuta a capire anche la strategia adottata. Il passaggio centrale è l'annuncio di un documento sottoscritto dalle due società (quindi con Cecina al proprio fianco) e inviato alla Fip in cui "si rende nota la massima collaborazione tra i due club, già in atto da due settimane, affinchè la partita si disputi di fronte alla cornice di pubblico di entrambe le squadre come è desiderio delle due società". Si parla anche di "opera di coordinamento e diffusione" da parte della Lega Pallacanestro, dunque sostenendone di fatto il pieno appoggio all'iniziativa, "con l’augurio comune che possa portare a una revisione del provvedimento in oggetto". La strategia che emerge?

martedì 11 novembre 2014

Divieto di trasferte, il momento dei fatti



Non è stata una sorpresa perché non se ne ravvedono i motivi, non perché non fosse nell'aria che sarebbe andata a finire così. E non è stata una sorpresa neanche che non siano bastati (troppo stretti i tempi, magari servirà sul lungo termine) le iniziative lanciate per il "tifo sereno" né il sostegno non formale ma di fatto della Lega Pallacanestro e del Comune di Siena con la loro presenza al lancio dell'idea.

Dopo il divieto per Cecina non mi pare il caso di pontificare un'altra volta su un tema già ampiamente trattato per Monsummano (qui) e Varese (qui). Anche sul fatto che non se ne vede una ragione obiettiva. Non è che non sia importante, lo è tremendamente. E' che se n'è già parlato a oltranza (parlo per me almeno), è il momento dei fatti. Di chi?

lunedì 10 novembre 2014

Si riparte dove ci s'era lasciati: Cecina come Varese

La settimana di riposo ha messo la Mens Sana in condizione di vivere da osservatrice l'ultimo turno di campionato. Che un po' di cose le ha dette: su Monsummano, Bottegone, Pavia, Valsesia, Varese e la prossima avversaria Cecina.

Bottegone non aveva mai perso, su quattro partite giocate e con due turni di riposo, ponendosi come prima alternativa alla Mens Sana. Questa settimana (Ganguzza, arrivato al posto di Toppo, ha giocato solo 11') ha perso di 20 sul campo di Monsummano, che aiuta anche a mettere in luce diversa la quasi-sconfitta della Mens Sana al PalaTerme. Forse va un po' aggiornato il ranking delle avversarie.

Dove salgono anche Valsesia e Pavia, approfittando però dell'incrocio con due squadre di coda come Oleggio e Cus Torino. Ma soprattutto sale Cecina per la vittoria in casa di Varese (che scende).

Conclusione semplice: due settimane dopo aver giocato in casa della più accreditata concorrente, la Mens Sana si riaffaccerà sul campionato di nuovo in casa della più accreditata concorrente (anche stavolta senza tifosi).

domenica 9 novembre 2014

La rinascita del Cus Basket

E' domenica e, approfittando del riposo della Mens Sana in campionato, proviamo a spaziare sul basket senese: magari ricapiterà di farlo ancora. L'occasione è quella della presentazione fatta in settimana del rinato Cus Basket. E' un po' l'anno delle rinascite.

Mi pregio di aver seguito di persona tutti gli ultimi anni del Cus, più volte sfiorando (nelle possibilità, più che effettivamente sul campo) la promozione in B2, prima di spegnersi lentamente ma con la dignità del lavoro di chi ha provato a tenerlo a buoni livelli.

Parlando fuori dai denti, è una ferita ancora aperta il modo in cui è stato chiuso un bel progetto: la pistola fumante furono problemi economici inequivocabili e non più accettabili, ma nulla cancella il retropensiero di rese dei conti interne per storie di sgarbi ricambiati nel momento in cui i rapporti di forza si sono ribaltati.

sabato 8 novembre 2014

Dopo un mese

Sei vittorie su sei partite. In linea di massima tutte meritate. Ma un'analisi corretta di questo primo mese non può poggiare sull'imbattibilità. Potevano essere cinque successi su sei partite, perdendo a Montecatini come stava per succedere (questione di centimetri). Ha decisamente più senso una valutazione che poteva essere valida anche se quegli ultimi due tiri di Monsummano fossero andate diversamente.
La difesa c’è (si vedeva da subito), ed è da qui che partono i progetti vincenti. L’attacco arriverà. Ma la notizia più importante, approfittando della prima settimana di riposo della Mens Sana, è che il programma è stato rispettato.

venerdì 7 novembre 2014

Due istituzioni si muovono (sicuramente a parole)

E' della settimana scorsa il post (qui il link) sull'opportunità, se non obbligo morale, di un intervento delle istituzioni nella vicenda dei provvedimenti di limitazione alle trasferte per chi vuole vedere la Mens Sana. La tesi (discutibile, per carità) è che non si tratti di un problema solo della Mens Sana, ma del movimento.

Certe rivendicazioni possono essere ascoltate se sono mosse da una parte interessata, ma lo sono sicuramente di più se arrivano da un'istituzione che rappresenta un interesse collettivo, quale quello (stessa tesi di prima, discutibile) che viene leso in questa vicenda.

Assumono in questo senso un particolare significato i due ospiti al tavolo della conferenza stampa sulle iniziative a contorno delle partite, in rappresentanza di fatto delle due istituzioni di riferimento: Claudio Coldebella, direttore generale della Lega Nazionale Pallacanestro, e Leonardo Tafani, assessore allo sport del Comune di Siena.

giovedì 6 novembre 2014

Il blob sul blog

Meriterà un post a parte una riflessione sui partecipanti alla conferenza stampa (attesa) con cui la Mens Sana 1871 ha annunciato una serie di idee per iniziative di contorno per le proprie partite di Serie B.

Per una contestualizzazione rimando a questo pezzo (l'ho scritto io, ma non vuole essere uno spam, piuttosto linko per per non tediarvi anche qui - quindi due volte - con le stesse chiacchiere). Per un resoconto ufficiale, vi rimando alla trascrizione della conferenza stampa prodotta dall'ufficio stampa (qui il link).

Per oggi mi limito a ripartire da qui per isolare le argomentazioni più interessanti emerse a mio giudizio, una specie di blob (spoiler: le parole più dettagliate per capire di che tipo di iniziative si parla effettivamente le trovate sotto la voce "Lorenzo Marruganti"):

mercoledì 5 novembre 2014

Il tempo della semina

Domattina a Siena arriva il direttore generale della Lega, Claudio Coldebella, per una conferenza stampa congiunta con Ricci e Marruganti. Unendo i puntini, non è un mistero vederci il seguito della partecipazione dei dirigenti mensanini alla commissione di settore due settimane fa, prima della trasferta a Montecatini.
In cantiere, la conclusione è logica (ne avevo accennato a suo tempo), iniziative per promuovere un clima che - sarà un modo di dire retorico, ma è per capirsi - ho sintetizzato come “festa itinerante del basket” per le partite della Mens Sana. Se ne saprà di più dopo l’annuncio. La presenza di Coldebella sta a significare che i temi sul tavolo non riguardano solo Siena ma l’intero movimento.
E’ chiaro che le iniziative messe in campo funzioneranno nella misura in cui saranno vissute, sin dalla presentazione di domani, NON CONTRO qualcosa o qualcuno (che per non inquinare lo spirito dell'iniziativa credo non meriterà neanche la citazione, a meno di richieste esplicite) MA PER qualcosa (il movimento) o qualcuno (gli appassionati). 

martedì 4 novembre 2014

Quelle cose che non cambiano mai

Passano gli anni, succedono i cataclismi, cambiano i campionati, ma la Mens Sana in testa alla classifica resta una certezza. Passatemela, anche se non è esatto, perché a onor del vero negli ultimi due anni in Serie A la Mens Sana di testa della classifica ne ha vista abbastanza poca. Ma in fondo all'anno c'era sempre, quindi il concetto di "piacevole abitudine che torna" sta in piedi, dai.

Grazie ai risultati di questo gruppo di lavoro, è evidentemente il modo meno doloroso per vivere la transizione complessa che l'ambiente è stato costretto a sopportare questa estate. Sarebbe interessante agganciare qui qualche riflessione sul momento in cui arriverà qualche "dolore di crescita" (per l'ambiente). Sulla maturità che servirà. E che servirebbe anche in scenari futuri di minore contiguità società-tifo.

E che servirà comunque l'anno prossimo, che sia di fronte all'A2 che tutti sperano (ma difficile da affrontare per vincerla subito), o a maggior ragione in una nuova Serie B che nessuno si augura né immagina. Sarebbe interessante, e lo scopo qua dentro è sempre cercare spunti che vadano oltre l'immediato. Ma dopo neppure un mese, sarebbe un modo veramente eccessivo (perfino per me) per mettere il carro davanti ai buoi.

Se ne riparla. Intanto fermiamoci al dato di fatto. Che merita di essere gustato.

lunedì 3 novembre 2014

La perfezione del 6 (e la bellezza del 2000)

In tutta la Serie B, solo la Mens Sana a oggi ha un record di 6-0.

I campionati zoppi o a diverso numero di partecipanti buttano un po' di fumo negli occhi. Ci sono altre squadre imbattute: Montegranaro e Palestrina nel girone C, Agropoli e Bisceglie nel girone D (tutte 5-0), la stessa Bottegone nel girone della Mens Sana (4-0 avendo già osservato entrambi i riposi). E' vero però che non c'è ancora nessun altro con sei vittorie su sei partite.

Il primo turno di riposo arriva subito, il prossimo weekend. Che rompe il ritmo, soprattutto di chi va così bene e ha trovato delle certezze da consolidare. Ma toccherà a tutti - non solo alla Mens Sana - quattro volte in tutto l'anno: il buon senso vuole che venga preso come un fattore con cui convivere, non di cui lamentarsi. Il successivo sarà nel turno subito prima di Natale.

In chiusura non uno scoop, perché da un po' era nell'aria e mancava solo l'ufficialità, però è con piacere che va registrata la comunicazione di oggi della società sul numero degli abbonati. La storia d'amore continua.


domenica 2 novembre 2014

In Serie A vince... Siena: Giulio Griccioli

Era dal 17 giugno 2012 che un allenatore senese non vinceva una partita di Serie A. E' tornato a succedere nella quarta giornata di Serie A, col primo successo stagionale - a Cremona - della Capo d'Orlando di Giulio Griccioli. Ex Mens Sana e Virtus (anche Cus, a dirla tutta), Griccioli aveva perso le prime tre partite con 11 punti complessivi di scarto, 5 il distacco massimo: lapalissiano dire che lo 0-3 penalizzava i siciliani rispetto a quanto effettivamente prodotto, visti anche i problemi avuti con Freeman e Flynn. Magari adesso si sono sbloccati. In bocca al lupo a Giulio.

Tra gli altri ex mensanini in Serie A, e mi riferisco ai più freschi (vedi pezzo a inizio campionato), il più brillante è Jeff Viggiano: 16 punti di media in quattro partite, solo una volta sotto i 14, col 64% da due e il 42% da tre, 5.3 rimbalzi e 2.5 assist, con il picco questa settimana con Varese del massimo in carriera di 27 punti (eguagliato), 5 triple, 8 rimbalzi e 5 assist. Nella grande partenza di Venezia, che nelle prime quattro partite ha perso solo quella "invincibile" con Milano, c'è anche la firma di Ben Ortner - i cui 8.3 punti di media sono quasi il doppio dell'anno scorso - e naturalmente... di Tomas Ress...

sabato 1 novembre 2014

Perché la vittoria a Varese vale più delle altre

Ritrovare il tiro da tre, gustarsi il Parente dei tempi migliori e confermare nel contesto più difficile di avere la personalità della capolista: il successo a Varese della Mens Sana va oltre il 70-78 finale (qui cifre e cronaca) non solo perché vale già una minifuga, 4 punti (più lo scontro diretto) di vantaggio sulla più vicina delle inseguitrici già dopo sei giornate di Serie B.



La personalità con cui si gioca è un valore che prescinde dalla categoria. E' la capacità di essere l'alpha dog, è la mentalità. Non è necessario nascerci, può svilupparsi nel corso della stagione, passando attraverso le difficoltà o prendendo fiducia coi risultati. Di certo è il mezzo necessario e irrinunciabile per chi vuole raggiungere il migliore dei risultati. Ecco, la Mens Sana ce l'ha già.

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