sabato 31 gennaio 2015

Non solo German. Con Monsummano è questione di priorità

Non c'è il tempo di pensare troppo al successo di Cento, ed è un bene: perché adagiarsi su eventuali allori non sarebbe costruttivo e perché il doppio impegno settimanale (saranno 7 partite in 23 giorni) fin qui ha avuto solo risvolti positivi. Domani è di nuovo campionato e per un paio di giorni c'è solo Monsummano, per tornare a pensare al ritorno con Cento da domani sera alle 20. Con tanti temi sul tavolo.

venerdì 30 gennaio 2015

Un'iniezione di fiducia (e una difesa) su cui costruire

Un'iniezione di fiducia, di quelle che possono segnare una stagione. Del 67-70 a Cento non è importante la vittoria - ripeterlo è solo coerenza con quanto detto allo sfinimento alla vigilia, tanto più nell'ottica degli 80 minuti andata-ritorno - ma sono importanti le indicazioni arrivate, anche se in quel punto a punto finale la Mens Sana avesse perso. Doveva essere una partita strumentale non alla Coppa Italia in sé, ma alla crescita verso l'obiettivo di lungo termine: in questo è sicuramente stata utile.

giovedì 29 gennaio 2015

Cosa chiedere ai quarti di Coppa con Cento

Ci siamo. Del doppio impegno di Coppa Italia (29 gennaio alle 20.30 a Cento, 4 febbraio alle 20.30 in casa) si parlava da mesi, e dunque la curiosità va al di là degli sviluppi recenti della crescita della Mens Sana. Riparlarne oggi non serve a dire niente di nuovo (qui un occhio all'avversaria) ma probabilmente è utile a inquadrare correttamente questa sfida, per come ha sempre avuto senso considerarla e depurata dall'emotività del momento (forse superato).

mercoledì 28 gennaio 2015

La sottoscrizione per il riacquisto dei trofei

Era la fine di dicembre e c'era già stato modo di parlare della decisione dei tifosi di contribuire al riacquisto dei trofei della Mens Sana Basket (qui il post). Adesso lo ha ufficializzato il Comitato La Mens Sana è una fede con un comunicato in cui fa conoscere le modalità della sottoscrizione tra i tifosi per partecipare alla causa.


martedì 27 gennaio 2015

Conoscere Cento

Due giorni alla gara di andata dei quarti di Coppa Italia con Cento ed è tempo di conoscere chi sfiderà la Mens Sana, lasciando invece alla giornata della vigilia la possibilità di completare un inquadramento su cosa significa questa partita e cosa sarà giusto chiedere a questo doppio appuntamento. Primo dato di fatto: a distanza di un mesetto dalla fine dell'andata, è saltato il "meccanismo di incrocio" tra un girone e l'altro, ovvero che la prima di un girone dovesse affrontare la seconda dell'altra.

La Mens Sana ha riconquistato il suo primato del Girone A, dopo averlo perso. Cento è salita vertiginosamente da quel secondo posto traballante (conquistato definitivamente solo all'ultima di andata) all'attuale primo posto di prepotenza, a +2 su Udine e +6 su Montichiari e Bologna. Certo, c'entra l'implosione di Montichiari, che ha perso tre delle ultime quattro gare (una settimana fa proprio a Cento) e ne ha riposata una. E la Fortitudo ne ha perse due su quattro, più un turno di riposo. Ma soprattutto c'entrano le nove vittorie di fila proprio di Cento. Intorno a quali caratteristiche?

lunedì 26 gennaio 2015

Prossimo obiettivo: le palle perse

Le 23 palle perse dalla Mens Sana domenica a Torino sono il peggior dato stagionale. La squadra di Mecacci è terzultima nel girone per minor numero di palle perse, ma il fatto che non sia un problema endemico ma sintomatico lo rende forse ancora più meritevole di attenzione: non è sempre successo, ma è coinciso con alcune delle peggiori prestazioni stagionali. Qualche dato:

domenica 25 gennaio 2015

Il ritorno della Mens Sana dov'era rimasta prima della crisi: primato solitario, e altro

La Mens Sana è tornata dove era rimasta prima del mesetto di crisi a cavallo del perioro natalizio. Che non vuol dire che è fatta, che la Mens Sana è già in A2, che non ci siano (forse) cicatrici, che i problemi (sicuramente) non si ripresenteranno. A Torino non è stata una serata di basket spettacolo, controllata e vinta di forza più che brillando e convincendo. I vuoti di sceneggiatura? Le 23 perse, i 16 rimbalzi d'attacco concessi, e la scarsa circolazione di palla.

Ma era così anche fino a metà dicembre e - com'era fino ad allora - si tornano a vedere i margini di miglioramento che sono ancora davanti, invece dei fantasmi che ti inseguono dalle ultime prestazioni deludenti. Ed è un ritorno al passato la restaurazione del primato solitario del girone. Due partite come quelle con Mortara (+33) e Torino (+18, è stato anche +26) non si vincono per caso, non così nettamente (e in controtendenza rispetto al trend recente) se non c'è qualcosa alla base.

E non c'entra il valore degli avversari, perché la sconfitta di Empoli e aver perso l'imbattibilità interna con Piombino dovrebbero aver insegnato che non c'è niente di scontato, soprattutto se si è lontani da dare il meglio. E andare a Torino - pur priva di Magrini - era una trasferta banale solo per chi ignorava che il Cus due settimane fa ha travolto Bottegone e tre giorni prima aveva portato all'overtime la capolista Livorno (posto che comunque la Mens Sana dovrebbe stare su un altro livello).

In sintesi, si può tornare a ragionare, e valutare questa squadra, con la testa di dicembre e non con quella incerta ed emergenziale dell'ultimo mese. Ci sono i prossimi giorni per approfondire qualcosa e soprattutto per aprire una finestra sulla Coppa Italia a Cento di giovedì e contestualizzarla (con quali aspettative affrontarla? cosa significa all'interno della stagione?), a caldo forse è il caso di isolare i dati di fatto più immediati emersi dalla serata di Torino.

sabato 24 gennaio 2015

Una domenica al Costone

Il Costone è in finale di Coppa Toscana. Con la Mens Sana in trasferta a Torino, questa domenica a Siena non c'è un posto migliore in cui vedere del basket. Collegàti fino alle 19.30 con radio e tv dal Piemonte (dove comunque qualche decina salirà), poi alle 20.30 a Montarioso al PalaOrlandi. I gialloverdi giocheranno contro Montale la finale in casa, avendo organizzato la Final Four e avendo vinto 75-62 la semifinale contro Grosseto. Non nomino gli amici, come evito di farlo con la Mens Sana, ma questa è l'occasione buona per parlare del Costone.
 

venerdì 23 gennaio 2015

A Torino non solo una partita di basket. Perché è importante

Non è per non rendere merito alla Mens Sana della partita che ha fatto con Mortara, non è per sottrarsi a un minimo di valutazioni che ne nascono (già ieri erano state anche troppe), e dunque non è neanche per mancanza di argomenti (che restano quelli affrontati anche prima di giovedì).

Ma è un sentire comune quello di voler evitare grosse sentenze dopo la prima, unica, partita in controtendenza rispetto a un mese di trend palesemente negativo. Se ne riparla dopo Torino. La trasferta del PalaRuffini però merita di cominciare a essere raccontata per un altro motivo, fuori dal campo.

giovedì 22 gennaio 2015

Una rondine

Una risposta. Che sia dovuta alla differenza tecnica con l'avversaria (ma c'era anche con Empoli), a una reazione di pancia o a qualcosa di più solido, non è possibile saperlo. Ma intanto battendo Mortara 101-68 una risposta è arrivata. Che non è la parola fine su ogni discorso, quella ci sarebbe stata comunque a fine anno, alla prova di avversarie di maggiore qualità, ma è sicuramente meglio di quanto si era visto nell'ultimo mese.
 

mercoledì 21 gennaio 2015

Ragionare sull'attacco della Mens Sana

"Il problema è l'attacco", ha detto Matteo Mecacci nel commento alla sconfitta di Empoli in cui un po' tutti si sono concentrati più su altri passaggi della sua analisi. Credo che spostare lo sguardo dai giudizi dell'emotività del momento al quadro di insieme imponga di osservare un paio di dati che in valore assoluto si sono discostati significativamente da quelli stagionali.

Peggio di quei soli 56 punti segnati era andata solo coi 54 in casa di Monsummano a fine ottobre, comunque MOLTO distanti dai 74 punti di media segnati fin lì; in secondo luogo, il fatto che una prestazione del genere non è arrivata contro una squadra prettamente difensiva ma una che ne subiva 68.2 di media, circa 12 in più di quelli segnati dalla Mens Sana. Mi pare quindi ragionevole che si ragioni sull'attacco.

martedì 20 gennaio 2015

Roberto Chiacig dalla panchina? Scenari

Nuovi equilibri. Quelli che ha portato la promozione in quintetto di Davide Parente, attesa per mesi e coincisa con il calo complessivo: certo non così, ma qualche scricchiolio era solo banale aspettarselo. E nuovi equilibri come quelli di cui si è avuto un assaggio sabato a Empoli: Roberto Chiacig dalla panchina, Paolo Paci in quintetto. Una novità motivata da evidenti ragioni fisiche, dopo la settimana che aveva passato il capitano. Ma è sicuro che resti un caso isolato? Ci sono dei motivi per cui avrebbe senso pensarci.

lunedì 19 gennaio 2015

Sette partite in 23 giorni

Visto il precedente post fluviale, lascio un attimo da parte ulteriori chiacchiere e/o analisi (non esageriamo: tentativi di analisi) sui massimi sistemi e su come stanno andando le cose, per riallacciare un po' i fili con il contesto. Che vuol dire prima di tutto le prossime settimane: 7 partite in 23 giorni. E' un bene o un male? Non si sa, ma offre la possibilità di farci un ragionamento.

domenica 18 gennaio 2015

Perdere (aver perso) anche a Empoli

La richiesta di essere brutti, sporchi e cattivi è stata esaudita in pieno. Forse bisognava aggiungere anche "vincenti", e quello è mancato. La sconfitta a Empoli, con 56 punti segnati sul campo della squadra ultima in classifica dopo averla quasi doppiata all'andata (71-37), rappresenta in valore assoluto il nuovo minimo della Mens Sana.

Avrei preferito parlare di basket in maniera un po' più leggera, dalla natura dell'attacco (e le sue difficoltà) alla novità (consigliata dall'infermeria) di avere Chiacig dalla panchina, e altro ancora. Ma la terza sconfitta in quattro partite, vista dallo streaming di Siena Tv, inchioda a un nuovo lunghissimo pistolotto sullo "stato della nazione".

sabato 17 gennaio 2015

Cosa chiedere alla trasferta di Empoli

Tra dieci giorni la Coppa Italia raddoppierà per un paio di settimane gli impegni della Mens Sana. Ma forse è la partita, più dell'allenamento, la miglior medicina in questo momento. Non perché non ci sia bisogno di lavorare, anzi, ma perché mentalmente non è il momento di vivisezionare l'errore e avvitarcisi intorno, bensì piuttosto di (ri)prendere fiducia in qualcosa e su questa costruire.

La Mens Sana anche nel suo volto peggiore di domenica scorsa non sembra una squadra disfunzionale a prescindere, per struttura, sembra piuttosto una squadra che non ritrova il filo. E' arrivata la prima occasione per tornare in campo, a Empoli: con quali aspettative?

venerdì 16 gennaio 2015

Si riparte dalla difesa. Riveduta e corretta

Back to basics. La Mens Sana riparte dalle basi. Seppur condizionato da assenze e acciacchi, lo dice il lavoro su cui si è puntato nella settimana dopo la più brutta partita stagionale, la sconfitta casalinga di domenica contro Piombino. E ripartire dalle basi significa ripartire dalla difesa, quella andata persa nelle ultime tre partite. Mecacci ripartirà rilanciando, contrattaccando, con idee che diano una spinta nuova al ritorno alla propria identità: quella di squadra che a inizio anno aveva trovato nella difesa il terreno comune intorno a cui costruire l'edificio. Come si riparte?
 

giovedì 15 gennaio 2015

Il 15 gennaio, un anno fa

Col senno di poi, non è stato uno snodo cruciale: sono stati altri i momenti di cesura che hanno portato alla fine della Mens Sana Basket, per quanto progressiva. Ma oggi, 15 gennaio, un anno fa, era una data entrata nell'immaginario collettivo, attesa come una di quelle in cui si sarebbe deciso il futuro della Mens Sana. L'occasione per aprire uno spazio della memoria, anche per ricordarsi che c'è sempre aperta una vicenda su cui ancora non è stata fatta piena luce (ovvero: l'inchiesta non è chiusa).

mercoledì 14 gennaio 2015

E intanto le avversarie trovano certezze

Ho deciso di prendere qualche giorno di pausa dal parlare strettamente di Mens Sana. Non per auto-censura o per nascondere la polvere sotto il tappeto, ma perché in tre giorni probabilmente si è già messa abbastanza carne al fuoco (1-2-3) e ripetere le stesse cose senza spunti nuovi mi parrebbe noioso e sterile, nonché un modo per rendere inconsciamente permanenti considerazioni che invece si sperano transitorie, accanendosi in quelli che invece dovrebbero essere (e immagino siano) i giorni del lavoro in palestra e delle maniche rimboccate. Non in riferimento alle difficoltà mensanine ma come fotografia di quello che nel frattempo sta succedendo intorno, mi pare ineludibile affrontare l'altro lato della flessione della Mens Sana: la crescita delle avversarie.

martedì 13 gennaio 2015

Keep calm and...

Da osservatore esterno mi è parsa singolare l'escalation dei toni e dell'umore intorno alla Mens Sana, dopo l'ultima sconfitta, quella casalinga contro Piombino. Che obiettivamente è stata una pagina negativa della stagione, più di altre, e ha fatto cadere un po' di certezze grazie a cui si poteva continuare a dire che la soluzione di alcune difficoltà era solo questione di lavoro e di tempo. Abbastanza per motivare questa furia distruttrice che c'è nell'aria?
 

lunedì 12 gennaio 2015

Secondi pensieri sulla terza sconfitta stagionale (la prima in casa)

Pur non pregiudicando evidentemente niente, la prima sconfitta interna stagionale costringe di prepotenza ad affrontare in maniera critica un momento che sarebbe dovuto essere comunque oggetto di attenzione anche se con Piombino alla fine fosse arrivata una vittoria, un periodo fatto di una serie di segnali che messi insieme parlano chiaramente di un regresso.

Ovvero: le difficoltà interne già con la Sangiorgese, la rimonta subita dal vantaggio tranquillo, il progressivo scricchiolare della saracinesca difensiva, l'esitante e ancora mai compiuto progetto offensivo, il fatto che le ultime tre partite siano state quelle col maggior numero di palle perse, la personalità. Abbastanza per spingersi oltre quello che altrimenti poteva essere considerato l'episodio di una singola partita sbagliata.

domenica 11 gennaio 2015

La prima sconfitta casalinga. L'ora di cambiare passo

Piombino, l'avversaria delle prime volte. S'era appena fatto in tempo a ricordare (qui) in che modo variegato la partita dell'andata aveva, sotto svariate forme, fatto da gigantesco biglietto da visita a questa nuova vita. Con Piombino è arrivata la prima sconfitta interna della nuova vita della Mens Sana. A suo modo passerà alla storia anche questa, nelle cartoline in bianco e nero per ricordare da dove è ripartito il nuovo corso, dovendo buttare giù che tipo di bocconi.

E' forte la tentazione di spericolarsi a caldo in valutazioni severe. Ci saranno, ma in attesa di depurarle dall'emotività mi pare più razionale partire dalle valutazioni che ha fatto il coach Matteo Mecacci, che è la persona a cui è affidata la responsabilità di affrontare il momento e la stagione: al netto di fregole giacobine e "calcistiche", è nell'interesse della Mens Sana e di tutti augurarsi che a trovare la via d'uscita sia lui, che è stato messo al centro del progetto tecnico (ne parlai qui). La squadra deve esserne consapevole. La fiducia non gli è stata data a caso. Se da parte del coach ci sono state difficoltà, l'auspicio è che siano state salutari, non che portino a ricominciare da capo. E' tutto perfetto? No (qui qualche spunto dei giorni scorsi). Non ci sono intoccabili, ma scelte ponderate, e valutazioni che non possono essere umorali. Quindi cos'ha detto Mecacci?

sabato 10 gennaio 2015

Riecco Piombino. Per non dimenticare

Anche a vederla solo dalla classifica è un incrocio interessante: prima contro quarta (nel treno delle quarte, ma la prima dietro il trio Siena-Livorno-Cecina); se il campionato finisse oggi sarebbe l'incrocio della semifinale promozione; la sfida a chi fa segnare di meno (61.1 punti concessi contro 66.6) più che a chi segna di più. Un girone dopo, riecco Piombino. La squadra che dette il benvenuto alla Mens Sana a questa nuova vita in B2. Alla squadra, alla società, alla gente.

venerdì 9 gennaio 2015

Comincia il ritorno. Cinque desideri

Fatto il punto sul girone (qui), il giro di boa è anche l'occasione per fare il punto sulla Mens Sana. Gli obiettivi da fissare per la seconda metà di stagione. O almeno gli obiettivi intermedi strumentali al raggiungimento del noto obiettivo finale. Partendo da una base di partenza di 11 vittorie in 13 partite di cui 8 giocate in trasferta e 5 in casa. E dal punto di vista individuale con Pignatti e Ranuzzi che si sono dimostrati ingaggi azzeccati, capaci di essere molto più che sicurezze per la categoria: sono i migliori realizzatori (13.5 e 12.5 punti), e anche i migliori tiratori da tre (35 e 38%). Cosa chiedere al girone di ritorno?


mercoledì 7 gennaio 2015

Gli Oscar del Girone A a fine andata

Non è un post di concetto, ma è l'occasione per fissare migliori e peggiori di questo Girone A di Serie B, obiettivamente sconosciuto a tanti ma che è la nuova dimensione della Mens Sana. Che è campione di inverno, ha chiuso al primo posto e ha un altro primato, non nel girone ma nella storia dello sport: fino a una settimana fa, in due mesi aveva giocato due terzi delle sue partite in trasferta. Questa difficoltà, unita a quella di trovare equilibri da zero (ancora work in progress...) non le ha impedito di continuare nel frattempo a fare risultato: pur in rodaggio, non ha mai smesso di guardare tutti dall'alto in basso. Di seguito i migliori e i peggiori a metà campionato, per i numeri:

martedì 6 gennaio 2015

Sul ritorno o meno di Marco Carraretto

Dopo la chiusura di Forlì (ne parlai qui), tanti hanno fatto il 2+2: tutto è pronto per il ritorno a Siena di Marco Carraretto, saltato in estate. Partiamo dai fatti: non risulta nessun accordo per il ritorno alla Mens Sana del suo ultimo capitano scudettato. Altro fatto: Marco Carraretto sta decidendo la sua nuova squadra in questi giorni, ma una decisione pare possa arrivare entro il fine settimana. Per venire alla Mens Sana? Le palle non sono ferme finché Carraretto non troverà la sua nuova squadra. O almeno diciamoci che è così, e facciamoci un po' di Bar Sport.

lunedì 5 gennaio 2015

I presenti del girone di andata. Conquistati alla Mens Sana in B2

Non è scontato appassionarsi a qualcosa che vedi due volte in una settimana, e poi rivedi due volte nei successivi due mesi e dieci giorni. Ma non si parla di spettacolo e strategie di marketing, si parla di basket e sport, e la passione (la fede, per qualcuno) non si ferma di fronte a ben altri ostacoli, figuriamoci un calendario a singhiozzo. Il fatto che l'andata della Mens Sana abbia visto solo cinque gare casalinghe non impedisce comunque di abbozzare una valutazione al giro di boa.

domenica 4 gennaio 2015

Cento, zoccolo duro, difesa, panchina, Parente: Tutto in 40'

Mens Sana campione d'inverno. Diamo una targa altisonante a una tappa intermedia non scontata (Siena è la favorita, ma in campo non vanno né le figurine né i budget), ma che allo stesso tempo non era neanche un obiettivo stagionale (l'obiettivo è il risultato di fine anno). La notizia della vittoria con la Sangiorgese - al di là dei 2440 spettatori che confermano per l'ennesima volta la consistenza di uno zoccolo duro - è soprattutto che il primo posto alla fine dell'andata metterà la Mens Sana di fronte a Cento nei quarti di finale di Coppa Italia. Con altri interessanti risvolti tecnici di cui parlare.

sabato 3 gennaio 2015

Solidarizzo con Forlì

Naturalmente non con una società che ha preso in giro tutti, millantando grandeur coi soldi del monopoli. Ma anche all'interno della società, come spesso in questi casi, mi viene da pensare siano stati molte più le vittime dei carnefici (e anche dei carnefici parliamone, in cosa hanno guadagnato a metter su quella pagliacciata, ma colpevoli restano). Già iscritta irregolarmente in estate (una delle principali accuse alla ex presidente Bragaglio, casus belli di un malcontento cresciuto fino al suo avvicendamento), parlo naturalmente della decisione di Forlì di ritirarsi dal campionato di A2 Gold.

venerdì 2 gennaio 2015

Non solo basket

Domenica con la Sangiorgese non conta solo il 28x15, per usare un'espressione crespiana. E' l'occasione per consolidare il terzo tempo come abitudine per ogni partita interna, in attesa di esportare con continuità iniziative simili (anche per motivi logistici è più complesso) in trasferta. E prima ancora c'è il lancio dei peluche, che a Siena arriva dopo altri campi perché sotto Natale non c'erano partite interne (ah già, il calendario singolare...): ogni pupazzetto lanciato verrà raccolto e donato dai mensanini ai bambini ricoverati al reparto di pediatria delle Scotte. Per ricordare:

giovedì 1 gennaio 2015

Il 2015 della Mens Sana: le date da segnare sul calendario

Per ripercorrere quello che è successo nel 2014, anche solo con un elenco della spesa delle date salienti, non basterebbe non solo un post, ma un libro. Preferisco cogliere l'occasione del passaggio al nuovo anno solare per guardare a quello che dovrebbe e dovrà succedere nel 2015 della Mens Sana, o per lo meno alle date da tener d'occhio e intorno a cui si snoderanno certe ambizioni.

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