venerdì 5 febbraio 2016

Cosa c'è sul piatto con Trapani

Con un giorno d'anticipo, perché se tutto va bene domani l'argomento sarà un altro, è il momento di guardare alla partita di domenica con Trapani. Una delle grandi del campionato, costruita per il salto di categoria, che la settimana scorsa ha perso solo all'ultimo minuto con la capolista Scafati pur essendo priva di tre giocatori quasi nello stesso ruolo, Ganeto, Filloy e Griffin, e per la trasferta a Siena Ganeto potrebbe recuperarlo.

L'avversaria rievoca duelli antichi tra A2 e A1, anche amari, e la Mens Sana si trova a sorpresa a guardarla dall'alto in basso dal suo terzo posto e sull'onda di questi quattro successi consecutivi. Sconfitta 7 volte su 9 in trasferta (ha vinto a Rieti e Barcellona, due delle ultime tre in classifica), Trapani era la squadra migliore del campionato per rendimento casalingo fino a una settimana fa: ora lo è la Mens Sana, con 8 vittorie su 9 al PalaEstra. Se non ce n'è abbastanza per fare il massimo stagionale di presenze al palazzetto, diventa un caso disperato.

L'ORGANICO
Ci saranno, perché non sono tra i giocatori con problemi fisici, Mays e Renzi, i due giocatori sopra i 17 punti di media di Trapani. Senza le tre ali, nell'ultima partita i siciliani hanno giocato praticamente in cinque, mettendo attorno a Renzi (17.1 punti di media) Tommasini (10.3) e Viglianisi (5.2) nei ruoli di ala oltre alle guardie Mays (18) e Chessa (9.6) che resta potenzialmente un giocatore di alto livello per la categoria. Usare a Siena da secondo lungo non una guardia, ma un'ala come Ganeto, se come sembra recupererà, darà a Trapani una quadratura migliore, ma l'annunciato assetto leggero le dà imprevedibilità e rende più difficile da preparare la partita. Ah, è la squadra del presidente di lega Pietro Basciano.

IL PRECEDENTE
L'assenza sicura di Filloy e Griffin è comunque una buona notizia per la Mens Sana perché furono anche se non soprattutto loro all'andata a spaccare la partita, rispettivamente con 17 punti+9 rimbalzi e 12 punti+7 rimbalzi con alcune fiammate importanti. La Mens Sana fece la sua partita da 73 punti, anche mandando quattro uomini in doppia cifra e tirando col 47% da tre, ma proprio per questo quello che resta di quel giorno è la sensazione di ineluttabilità, se non impotenza, nel non riuscire comunque a competere veramente contro una squadra come Trapani che di fatto ebbe sempre la partita un pugno. Allungò a dieci punti di vantaggio prima del riposo, e quando la Mens Sana pensava di potersela giocare sul -6 nel cuore del terzo quarto, scappò di nuovo con un 16-4 per volare sul +18 di inizio quarto periodo. Quel giorno lasciò la mortificazione dell'incapacità di limare un gap tecnico che c'è, e si vide, e che è bene ricordare anche prima di questa partita, sebbene la classifica oggi inverta i ruoli.

IL SUPER ATTACCO
L'attacco della Mens Sana è salito ai livelli migliori della categoria, e magari meriterà di parlarne, ma l'incrocio con Trapani lo mette di fronte a una macchina da canestri, la più prolifica del campionato a 85.2 punti di media. Gioca ad alti ritmi, soprattutto in casa, ma anche con grande qualità, perché tiene alto il numero dei tiri sprecando altrove meno palloni possibili: è la terza migliore del campionato per minor numero di palle perse, 12.1. E' seconda per maggior numero di viaggi in lunetta, con 19.8 tiri liberi tentati. Ha la terza miglior percentuale da due (54%) e da tre, pur avendo una percentuale normale o poco più (36%), riesce a spalmarla su un alto numero di tiri, 28.5 di media, seconda solo a Biella (che ora senza Hall vedrà calare questo numero), ed è prima del campionato per triple segnate, 10.2 a partita. In trasferta in verità non è la stessa Trapani, e a fronte di tiri di qualità un po' diversa il vero dato che cambia è il 49% da due, rispetto al notevole 59% casalingo, spiegando il divario tra gli 89.9 punti segnati in casa e gli 80 fuori casa, che comunque sono un bel po'.

LE SCELTE CHE FA IN DIFESA
E' questo calo che fuori casa rende Trapani vulnerabile a fronte di una difesa che, per scelta di ritmi e di stile, subisce 80.7 punti, la quarta media più alta del campionato. Una cifra frutto anche del fatto di essere la squadra, dopo Roma, che più di tutte sfida le avversarie a tirare da tre, lasciandole tirare 27.6 volte di media da oltre l'arco: più che un calcolo (se non sui ritmi) è una scommessa, visto che comunque concede una percentuale del 37% da tre, che è alta. Significa che per approfittare degli spazi concessi servirà una buona giornata da tre, e questo un po' di pressione la mette sull'attacco mensanino, che ora da oltre l'arco è "salito" al 32%, e che per costruzione e consapevolezza continua comunque a cercare poco volentieri il tiro dalla lunga distanza (21.1 tiri di media, solo Agrigento e Omegna ne hanno meno). Sarà interessante vedere se Trapani è una di quelle squadre con cui ci si accoppia male a prescindere o se si è trovato l'antidoto.

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