DA STASERA TORNANO A CASA:Scudetto 2009-2010;Scudetto 2010-2011;Supercoppa 2007;Coppa Italia 2012;Coppa Saporta...
Posted by Comitato "La Mens Sana è una Fede" on Mercoledì 25 novembre 2015
Com'è andata? Quanto si è speso? Chi ha speso? E cosa significa una giornata del genere?
La cronaca. E' andata che un manipolo di tifosi coordinati dal Comitato La Mens Sana è una Fede dalle 8 della mattina alle 8 e qualcosa di sera ha seguito lo svolgimento dei circa 40 lotti di trofei messi all'asta. Senza sbagliare un colpo, pur non essendo esattamente del ramo, anche quando certe aste hanno riservato sorprese. Ben organizzati, e il risultato finale lo dice. Finendo per portare a casa tutti i trofei, da un minimo di 10 a un massimo di 560 euro. Totale 5146.39 euro spese comprese. Quanto sono lontani i 60mila euro chiesti in trattativa privata dal curatore fallimentare...
Le disponibilità sono arrivate dalla Polisportiva. Che aveva messo quasi diecimila euro per le cauzioni per iscriversi a tutte le aste, ma che di fatto erano di fatto moneta sonante spendibile nell'aggiudicazione dei trofei. Pagherà tutto la Mens Sana? Per ora sicuramente, visto che le sottoscrizioni fatte al Comitato sono promesse di denaro, ma intanto qualcuno doveva anticiparlo, e l'ha anticipato il club. Poi ci si sistemerà, probabilmente con una cifra simbolica da parte dei tifosi ipotizza Andrea Frullanti. Quindi fino a prova contraria ha pagato la Mens Sana.
Che era giusto che fosse così, lo si è detto dall'inizio e ribadito dopo il 3 giugno - e qui finiscono i fatti e iniziano le opinioni. Perché rientra tra le responsabilità di chi si fa carico di una ripartenza. Non una colpa da espiare al posto di altri, ma un onere che arriva insieme agli onori. Omettere che ci siano stati incidenti di percorso sarebbe disonesto: a suo tempo se n'è parlato con chiarezza. Ma essendoci stata la possibilità di riparare, quello che conta è il risultato finale, quello che conta è che al momento di tirare l'ultima somma i conti tornino. E la missione è compiuta: quanto auspicato e quanto doveroso, il riacquisto dei trofei della vecchia Mens Sana, alla fine è fatto.
Una vittoria. Nella misura in cui ha dimostrato di cosa è capace per la propria squadra un gruppo di tifosi che abbia voglia di spendersi fattivamente e costruttivamente per il suo bene. E nella misura in cui ha dimostrato di cosa è capace una società quando riesce a incarnare i valori della sua gente e si batte per onorarli.
C'era una ferita da sanare. Quello del 3 giugno è stato il sale sulla ferita, e per questo ha fatto male, ha fatto arrabbiare. Ma la ferita è quella del 4 luglio 2014. Del 21 febbraio 2014. Un pezzo di storia torna dove deve stare. Il dovere e l'orgoglio della memoria imponevano di fare il possibile per riuscirci. Ora si penserà a tutte le altre questioni, già messe sul tavolo da tempo: a partire dal riconoscimento di quei titoli nel palmares della nuova Mens Sana, fino a come valorizzare al meglio ora questi trofei. Ma il 25 novembre è il giorno del ritorno a casa dei trofei della storia della Mens Sana.
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