mercoledì 19 novembre 2014

Un concetto nuovo (...): il tiro da tre punti

Solo Valsesia (24.85%), prossimo avversario, ed Empoli (26.25%), che ha appena abbandonato l'ultimo posto battendo Monsummano, hanno nel Girone A una percentuale da tre inferiore di quella della Mens Sana: 28.85%, tirando 21.3 volte a partita da oltre l'arco con soli 6.1 canestri di media.

Non è la quantità assoluta di triple tentate a essere eccessiva in un attacco numericamente abbastanza ben bilanciato, ma può diventarlo alla luce del profitto, oltre che del personale a disposizione (e di quello che in più ruoli può arrivare avvicinandosi al ferro). Ma è nel gioco delle parti che impedirlo sia il primo target delle difese avversarie. Cosa dicono i numeri?

La Mens Sana ha segnato più di quelle 6.1 triple di media solo due volte in stagione: a Mortara (11/24, 46%) e a Varese (10/23, 43%). Tolte queste due gare, la miglior prestazione è stata il 29% di domenica a Cecina dove però, tolto il 3/3 iniziale, resterebbe un 2/14 (14.3%) molto meno lusinghiero, tra cui una bomba di Chiacig. E' stata una giornata di scarsa qualità di soluzioni per poca circolazione di palla, in cui però anche i buoni tiri costruiti sono stati sbagliati.

I migliori tiratori da tre della Mens Sana sono Luca Pignatti col 43% e Alex Ranuzzi col 40%. Ma per un totale di 4.9 tiri in coppia di quei 21.3 di squadra: insieme tirano da tre meno di quanto facciano da soli - come forse è normale che sia - Parente (5.3, col 24.3%) e Vico (5.1, col 27.8%), e quasi Panzini (4, col 28.6%).  E dietro di loro, Bruno Ondo Mengue (oggi che deve trovare fiducia, ma probabilmente anche in generale) non è il classico specialista del tiro dalla panchina capace di girare la partita con un paio di triple.

Uscendo dalla dittatura dei numeri, si parla di giocatori i cui canestri spesso più che contati vanno pesati, visto il momento della partita in cui arrivano (vedi Parente a Varese), ma resta evidente che questi numeri andranno a migliorare. Non è realistico voler essere una squadra da 45% da tre, e forse neanche diventare la migliore del campionato da oltre l'arco, ma migliorerà.

Laddove è naturale e giusto vedere qualche difetto nell'attacco della Mens Sana, e Mecacci è stato costruttivamente il primo a dirlo, va riconosciuto che fin qui agli incastri offensivi sono mancate quelle "scorciatoie" che apparentemente mettono tutto apposto da solo e mascherano questioni per il momento non ancora risolte.

E migliori percentuali da tre aiuterebbero allo scopo un po' perché aumentano la produzione di punti, e un po' perché un tiro da fuori più esiziale deve essere rispettato e costringe le difese alla scelta se scoprirsi sotto o fuori. Molto probabilmente continuerebbero a scoprire il perimetro, o quantomeno il lato debole. Ma non sarebbe gratis. E cambierebbe un bel po'.

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