A Cecina era andata male, a Monsummano bene: dopo 9 giornate la Mens Sana poteva essere 9-0 o 6-3 indifferentemente, nessuno avrebbe rubato niente in entrambi i casi, questione di episodi. La classifica dice 8-1 e aiuta nelle valutazioni a mantenere l'equilibrio nella misura in cui quella sconfitta sta lì a ricordare costruttivamente la fallibilità e i difetti su cui dover ancora lavorare, anche quando nonostante tutto la si passa liscia come a Pavia. In che direzione?
domenica 30 novembre 2014
sabato 29 novembre 2014
Sabato pavese - Amarcord
E' già tempo di un'altra partita, stasera alle 21. Anche di un certo valore tecnico, con la Mens Sana capolista sul campo di Pavia, che è nel treno delle squadre al terzo posto a -4, anche se rispetto a Cecina ha giocato due partite in più. Giocatore più importante Stefano Degrada, guardia di 31 anni da 17.5 punti di media. La trasferta di Pavia è anche un bel tuffo nel passato ad altri tempi.
venerdì 28 novembre 2014
Sabato pavese - La cornice
Come è successo spesso, i fatti della settimana ci hanno portato altrove, ma domani la Mens Sana torna in campo. E continua a portare in giro un certo tipo di approccio a questa stagione. Data la particolare natura della trasferta (in un giorno solo, di sabato, e non vicina) si sono rivelate non più percorribili le idee avviate per la presenza anche di squadre giovanili per continuare anche questa settimana la festa di basket al passaggio della Mens Sana. Ci penserà a perpetuarla la tifoseria organizzata, visto il gemellaggio tra la Brigata e il Gruppo Skomodo di Pavia.
giovedì 27 novembre 2014
Tutta Siena
Come avrete visto, l'accenno che avevo fatto martedì mattina all'evento del 3 dicembre è ormai diventato di dominio pubblico. Nell'occasione Marco Crespi sarà a Siena per presentare il suo libro con cui ripercorre la scorsa stagione, vista naturalmente dai suoi occhi, talmente da film che la figura del coach a un certo punto assunse (discutibilmente? fu a furor di popolo) contorni quasi messianici.
Rimando al comunicato ufficiale (qui) per alcune informazioni "logistiche": il libro costerà 13 euro, inizialmente ne saranno stampate 5000 copie, disponibili nelle principali librerie italiane (quindi anche fuori Siena) e anche online: sul sito dell'editore edizioniilleccio.it e per prenotazioni su www.somethingdifferent.club che credo diventerà un sito a cui prestare attenzione... E poi?
Rimando al comunicato ufficiale (qui) per alcune informazioni "logistiche": il libro costerà 13 euro, inizialmente ne saranno stampate 5000 copie, disponibili nelle principali librerie italiane (quindi anche fuori Siena) e anche online: sul sito dell'editore edizioniilleccio.it e per prenotazioni su www.somethingdifferent.club che credo diventerà un sito a cui prestare attenzione... E poi?
mercoledì 26 novembre 2014
Presenze gradite
Non era neanche stata frutto di una vera riflessione, ma - tra un discorso e l'altro sul ritorno a casa dopo un mese (vedi post) - era venuto fuori il pensiero: ma vuoi vedere che il mese lontano da partite interne (ancor più della prima sconfitta, arrivata la settimana prima a Cecina) rischia di aver raffreddato il grande entusiasmo visto al PalaEstra nelle prime due gare interne dell'anno?
Il "non detto" di fondo era: se andare a vedere le prime partite della Mens Sana in B2 era una moda per dire di esserci stati, è passata. Vediamo qual è veramente lo zoccolo duro. Da segnalare c'era anche la presenza di decine di tifosi ospiti venuti a Siena per vivere una giornata storica (giocare sul campo della squadra che dal 2004 ha vinto 8 scudetti, anticipata qui). E comunque la risposta con Valsesia è stata chiara.
Il "non detto" di fondo era: se andare a vedere le prime partite della Mens Sana in B2 era una moda per dire di esserci stati, è passata. Vediamo qual è veramente lo zoccolo duro. Da segnalare c'era anche la presenza di decine di tifosi ospiti venuti a Siena per vivere una giornata storica (giocare sul campo della squadra che dal 2004 ha vinto 8 scudetti, anticipata qui). E comunque la risposta con Valsesia è stata chiara.
martedì 25 novembre 2014
Segnare sul calendario
La settimana è iniziata con Marco Crespi e alcuni (diversi) "nostalgici" della scorsa stagione a rilanciare sui social network una frase (sull'ultimo tiro, il basket, la vita...) seguita dall'hashtag di inequivocabile paternità #somethingdifferent e dalla minaccia "coming soon". Anche io ho ritwittato Crespi. Che vuol dire quella frase?
L’ultimo tiro. Dentro o fuori. Hanno inventato il basket perché la vita da sola non basta. #somethingdifferent (coming soon..)
— Marco Crespi (@marcocrespi) 24 Novembre 2014
lunedì 24 novembre 2014
Dopo Report
Cento secondi sulla fine della Mens Sana Basket per i 1.887.000 spettatori (8% di share) nell'attesa puntata ieri sera di Report su Siena. Ci sta, visto il focus della trasmissione, puntato - come dicevo ieri - su temi diversi, dai risvolti drammatici e approfonditi con dettagli veramente nuovi. Niente di nuovo invece nella parte sulla Mens Sana Basket (perché di questo si parla, qui), affrontata senza approfondimenti ad hoc alla ricerca di novità, ma da una prospettiva abbastanza alta, divulgativa, direi quasi "di colore", per raccontare una città e un mondo.
Le incognite della vigilia erano sul taglio, sul filo conduttore, e nello specifico sul legame tra il basket e l'argomento portante. Il legame è stato che "Montepaschi non vuol dire solo banca, ma (...) una squadra di basket che vince 7 scudetti di fila (...). Poi i conti in rosso si stanno adesso trascinando dietro un mondo". E dopo 3'20" sul Siena Calcio, il passaggio alla Mens Sana Basket parlando di "inventori di bilanci", fallimento, ripartenza dalla Serie B. E poi un breve affresco.
Le incognite della vigilia erano sul taglio, sul filo conduttore, e nello specifico sul legame tra il basket e l'argomento portante. Il legame è stato che "Montepaschi non vuol dire solo banca, ma (...) una squadra di basket che vince 7 scudetti di fila (...). Poi i conti in rosso si stanno adesso trascinando dietro un mondo". E dopo 3'20" sul Siena Calcio, il passaggio alla Mens Sana Basket parlando di "inventori di bilanci", fallimento, ripartenza dalla Serie B. E poi un breve affresco.
#Report da rivedere - "Il Monte dei misteri" di Paolo Mondani, collab. E. Gherardi. http://t.co/mYW4HoZ9QI #Mps pic.twitter.com/idcIP8YkG9
— Report (@reportrai3) 23 Novembre 2014
domenica 23 novembre 2014
Report
Stasera andrà in onda una puntata di Report dedicata a Siena. È già stata rinviata due volte: era in calendario la settimana scorsa, e prima ancora a inizio ottobre, doveva essere la prima puntata della nuova stagione del programma. È una puntata che nessuno avrebbe voluto vedere: il problema non è che se ne parli, perché il giornalismo - se serio e ben fatto, quindi se effettivamente "giornalismo" - è sempre una ricchezza, piuttosto è l'argomento a essere drammatico e doloroso per molti.
Ne scrivo qua sul blog perché è una trasmissione in cui si potrebbe e dovrebbe parlare anche dello sport senese e del basket senese, della Mens Sana. Lo dico perché Paolo Mondani ed Elisabetta Gherardi, i giornalisti di Report che ci hanno lavorato, si sono occupati anche di questo, della fine che ha fatto lo sport cittadino, sentendo persone, "facendo cose e vedendo gente". Ci saranno nuovi elementi?
Ne scrivo qua sul blog perché è una trasmissione in cui si potrebbe e dovrebbe parlare anche dello sport senese e del basket senese, della Mens Sana. Lo dico perché Paolo Mondani ed Elisabetta Gherardi, i giornalisti di Report che ci hanno lavorato, si sono occupati anche di questo, della fine che ha fatto lo sport cittadino, sentendo persone, "facendo cose e vedendo gente". Ci saranno nuovi elementi?
sabato 22 novembre 2014
Con Matteo Mecacci
Questo post non c'entra niente con l'attualità. L'idea era di parlarne prima, poi l'accumularsi di fatti freschi ha fatto slittare un discorso di carattere generale. Farlo adesso dopo la prima sconfitta è solo una casualità, ma dirlo a metà stagione non avrà più senso.
L'entusiasmo per la ripartenza della Mens Sana è diversamente distribuito. Emotivamente entusiasmo a pioggia sul nuovo gruppo di giocatori, collettore dell'affetto di un popolo uscito da un'annata da incubo rinfocolando l'attaccamento per chi veste il biancoverde per il rischio vissuto di non avere più una squadra, con in più anche la simpatia che ispira un basket di categoria diversa da quello vissuto fino a giugno.
Razionalmente entusiasmo per il lavoro della società: non parlo delle modalità della ripartenza (le divergenze su quello non si spegneranno mai) ma della qualità della squadra costruita, una corazzata che ha tutto per vincere il campionato. Poi "società" vuol dire anche altro, ma finché si gioca il pensiero è soprattutto al tipo di squadra che la società ha messo su, il resto "non esiste". Tra un focolaio e l'altro di convinto sostegno, in mezzo, c'è Matteo Mecacci, il coach.
L'entusiasmo per la ripartenza della Mens Sana è diversamente distribuito. Emotivamente entusiasmo a pioggia sul nuovo gruppo di giocatori, collettore dell'affetto di un popolo uscito da un'annata da incubo rinfocolando l'attaccamento per chi veste il biancoverde per il rischio vissuto di non avere più una squadra, con in più anche la simpatia che ispira un basket di categoria diversa da quello vissuto fino a giugno.
Razionalmente entusiasmo per il lavoro della società: non parlo delle modalità della ripartenza (le divergenze su quello non si spegneranno mai) ma della qualità della squadra costruita, una corazzata che ha tutto per vincere il campionato. Poi "società" vuol dire anche altro, ma finché si gioca il pensiero è soprattutto al tipo di squadra che la società ha messo su, il resto "non esiste". Tra un focolaio e l'altro di convinto sostegno, in mezzo, c'è Matteo Mecacci, il coach.
venerdì 21 novembre 2014
Tornare a casa dopo un mese. E l'inizio di stagione alla luce del calendario pazzo
Domenica la Mens Sana torna a giocare in casa dopo più di un mese. Dal 19 ottobre contro il Cus Torino, ci si ritrova il 23 novembre contro Valsesia. Per molti sarà l'occasione per rivederla, perché è vero che in trasferta ci sono stati esodi di massa ma comunque inferiori ai 2000 abbonati e alle quasi 3000 presenze delle prime due uscite in viale Sclavo. Il calo delle presenze rispetto ad allora è un pericolo reale: non per disamoramento, ma perché quando c'era da battere il ferro finché era caldo (ed era caldo) era più facile fare il pienone.
Il motivo della lunga assenza da casa, è noto, è l'infelice incrocio tra un calendario che poneva alla Mens Sana due trasferte consecutive a Monsummano e Varese, e la caduta del turno di riposo (del campionato che doveva essere dispari, a 15, prima che anche l'Affrico abdicasse) proprio alla settima giornata, con la ripresa a Cecina che ha finito per diventare la terza trasferta consecutiva (con un riposo in mezzo). Così fino a ora la Mens Sana ha giocato in trasferta cinque delle prime sette partite. E non è finita.
Il motivo della lunga assenza da casa, è noto, è l'infelice incrocio tra un calendario che poneva alla Mens Sana due trasferte consecutive a Monsummano e Varese, e la caduta del turno di riposo (del campionato che doveva essere dispari, a 15, prima che anche l'Affrico abdicasse) proprio alla settima giornata, con la ripresa a Cecina che ha finito per diventare la terza trasferta consecutiva (con un riposo in mezzo). Così fino a ora la Mens Sana ha giocato in trasferta cinque delle prime sette partite. E non è finita.
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