Così in basso in classifica la Mens Sana non c'era mai stata. Già in zona playout sì, dopo la sconfitta con Casale e prima di vincere ad Agrigento. Ma erano in tre a pari punti al terzultimo posto. Stavolta vincendo lo scontro diretto
(63-62) Eurobasket si è staccata e ha lasciato al terzultimo posto solo Treviglio e la Mens Sana. Che col salvataggio del +7 di differenza canestri dell'andata a caldo non riesce neanche lontanamente a riempire
un bicchiere svuotato dal crollo del secondo tempo, 16 punti segnati in 16 minuti, e metà di questi minuti passati senza segnare proprio, prima ancora di perdere - ancora - all'ultimo tiro. Libero.
Tutta la maledizione di una stagione del genere è
nel tagadà di fiducia persa, ritrovata e di nuovo persa in una squadra dalle gambe corte e prosciugata, che compete in casa con le prime due in classifica, perdendo solo in fondo, e poi va a perdere in casa di due delle ultime tre in una settimana, con due falli fischiati nell'ultima difesa, con due punti di scarto complessivo, ma che in classifica fanno quattro punti, e che in realtà sono il doppio essendo scontri diretti. Per due punti. Così dall'inseguire a Napoli la terza vittoria consecutiva che avrebbe dovuto girare la stagione, una settimana dopo la Mens Sana annaspa nelle sabbie mobili generate dalla
terza sconfitta in otto giorni: è la seconda volta che si toccano tre sconfitte di fila nella gestione Mecacci, che ha un ruolino di sei vittorie e dieci sconfitte fin qui.
C'è molto che si muove anche fuori dal campo, non solo
l'inquietudine per i
leaks bulgari sulla proprietà, che ora sono al vaglio non solo di chi li ha ricevuti e di chi ne è oggetto, ma anche degli inquirenti che stanno indagando per estorsione e diffamazione, oltre a eventuali altri reati commessi dai personaggi coinvolti. Proprio ora che servirebbe il massimo della lucidità sul campo. Dove la colpa di essersi
presentati a questo frangente della stagione fragili, non pronti a livello di organico, amplificandone così i limiti e gli errori, sta dilaniando di dolore la passione offesa della piazza, davanti a un sempre più verosimile scenario da playout.