La fatica di una squadra costruita con una rotazione da otto uomini, che senza due di questi (Cappelletti e lo scavigliato Bucarelli) e con un americano in campo solo per metà partita, è andata a perdere di cinque punti (68-73) a Ferentino, sul campo di una delle squadre più attrezzate del girone, e non per dire. Non ha giocato bene, no. Non è neanche stata travolta, no. Quanto ancora può reggere, a continuare a lottare sul filo?
IL GIOCATORE
KT Harrell e Mike Myers, anche se sarebbe interessante segnalare i 13'30" (due punti, 1/3 al tiro, 4 falli) di Masciarelli. Harrell è andato al riposo con 1/6, come Saccaggi. Poi però il suo 5/5 da tre (poi 5/6) ha riaperto la partita, allo stesso modo in cui nel finale le ultime possibilità di rientro sono sfumate con le sue forzature. Nella sua partita, figlia anche di un attacco capace di creare buone opportunità di tiro meno di altre volte, c'è la partita di tutta la Mens Sana. E poi Mike Myers, uscito per falli nell'ultimo minuto, ma in campo in tutto solo 20'22" proprio per problemi di falli. Il minimo stagionale: già senza due giocatori, le rotazioni di Griccioli hanno praticamente fatto a meno anche di lui per metà partita. C'è la fisicità degli avversari, c'è il metro arbitrale, c'è il suo modo di reagire a tutto questo. Sono un minimo stagionale anche i suoi 12 punti e i suoi soli 6 tiri, e solo con Agropoli ha preso meno di questi 6 rimbalzi. Eppure 20 minuti sono bastati a perdere 4 palloni (e a onor del vero anche a subire 7 falli). Così è difficile per tutti.
IL MOMENTO DECISIVO
Nel finale la Mens Sana è rientrata a -4, ma al termine di una partita tutta a inseguire. In particolare la frattura è arrivata col break di 8-0 subìto sul finire del secondo quarto. Da quel momento, per 16'08" dei successivi 17'49", la Mens Sana è stata in svantaggio con un margine in doppia cifra: è lì che la partita si è spaccata. Dal 33-27 al 16'27", il margine è lievitato fino al 41-27 al 18'21": 0/2 ai liberi di Myers, una persa di Harrell, una persa di Myers; dall'altra parte le triple di Gilbert e Musso ad aprire e chiudere un parziale arricchito da un canestro di Raymond. Più volte la Mens Sana è stata anche a -16, l'ultima prima del 15-3 che da metà quarto periodo l'ha poi riportata a giocarsi la partita.
LA STATISTICA
I soli 68 punti segnati sono il secondo più basso punteggio stagionale, subito dopo (in ordine di grandezza e in ordine cronologico) i 66 contro Agropoli. Il 39% da due è il minimo stagionale, e solo il 9/18 da tre (seconda prestazione stagionale dalla lunga distanza, figlia soprattutto del 5/6 di Harrell) ha permesso alla Mens Sana di giocarsela comunque. Non solo. Il 9/15 ai tiri liberi è il minimo stagionale di viaggi in lunetta, e minimo eguagliato di liberi segnati. Peraltro con un modesto 60%, costruito in buona parte sul 6/11 di Myers. Meno di questi 17 falli subiti la Mens Sana li ha toccati solo ad Agrigento, 16. Per intenderci, in stagione ne subisce 22 di media: metà circa da Myers (5.8) e Harrell (4.9), che stavolta non hanno "tradito", rispettivamente 7 e 5, mentre mancano tremendamente i 4.3 di Cappelletti. Si diceva 22 di media in stagione: da quando Cappelletti si è fatto male con Rieti, nelle ultime quattro partite, la Mens Sana non è mai andata oltre i 19.
LA CHIAVE
Il passo è breve per parlare dell'assenza di Cappelletti. Da solo, Saccaggi è costretto a un'interpretazione del ruolo diversa dalle sue caratteristiche, e al termine di una partita di grande generosità anche lui nel finale ha pagato in termini di efficacia. Spremere così gli uomini prosciuga di energie e qualità, costringe a giocare conservativi invece che leggeri: era impossibile aspettarsi una bella partita. Poca circolazione, attacchi a testa bassa, palle perse e contropiedi avversari. Eppure, col carattere che ha, questa squadra è riuscita a giocarsela fino in fondo. Dire che ha rischiato di vincere, per quanto vero, è forse un'analisi di entusiasmo eccessivo che trascura buona parte della gara. Ma è altrettanto logico pensare a cosa potesse essere se la Mens Sana si fosse presentata al completo, sicuramente con l'opportunità di andare a vincere sul campo di una delle favorite per la promozione. Da qui il punto: a continuare così, incompleti, si perdono punti. E quest'altra settimana da tre partite in sette giorni non fa che esasperare le difficoltà. Per questo c'è fretta di trovar qualcuno. Ma farsi prendere dalla fretta è allo stesso tempo un trabocchetto: la Mens Sana non ha mille possibilità di intervenire sul mercato, ne ha una e sa di doverla spendere bene. Prendere qualcuno non sembra una questione di soldi, ma di trovare il giocatore giusto. Sicuramente non sarà un sesto uomo alla Zisis, forse neanche alla Cappelletti, ma che sia il giocatore giusto, non qualcuno che non serve.
LA DICHIARAZIONE
Giulio Griccioli, coach Mens Sana: "Oggi serviva veramente un'impresa, ma il secondo obiettivo della partita lo abbiamo centrato: nessuno si è fatto male. Perché quando sei messo così, tra allenamenti e partite, rischi di tirare il collo a quelli che tirano sempre la carretta. Questa partita non ci ha tolto fiducia sicuramente, nelle condizioni in cui eravamo potevamo essere una preda facile, come un'antilope sanguinante n mezzo alla savana con un gruppo di leonesse a caccia: ci siamo fatti prendere ma non ci hanno dissanguato, con qualche attenzione in più durante la partita e di lucidità alla fine potevamo portarla a casa, e francamente era poco prevedibile visto il raffronto dei roster".
LE ALTRE
Ormai a -2 da Mens Sana e Tortona (sconfitta di 15 in casa da Reggio Calabria ultima in classifica!), che però hanno una partita in più, e a -4 dalla vetta, si riavvicinano alla posizione che più si addice al loro roster Ferentino e Trapani. Forse alla prima vittoria veramente da big, i siciliani hanno battuto (85-73) nientemeno che la capolista solitaria Biella, ora raggiunta in testa da Legnano che ha superato Agrigento (80-76). Il successo della Viola lascia in fondo alla classifica con otto sconfitte su dieci partite Casale e Scafati, sconfitte sui campi di Rieti ed Eurobasket.
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