In campionato si segna tantissimo. Nell’ultimo turno, chiunque ha vinto, lo ha fatto superando quota 90 punti. Uniche due eccezioni sono state il Costone (che ha dimostrato la consueta solidità) e la Virtus, con quest’ultima comunque protagonista di un altro tipo di record: quello dei punti subiti, appena 48 nella trasferta in casa di Legnaia. Tra tutti però, a pesare maggiormente sono i 93 punti e il +21 messo a segno dalla Mens Sana nei confronti di Empoli. Perché gli empolesi, quando sconfitti, non avevano mai subito più di 85 punti. E perché lo scarto finale (nei ko dell’Use) non era mai stato superiore alle 16 lunghezze. Insomma, è stata un’altra prova di forza da parte della Mens Sana anche di fronte ad un avversario quotato e che ha giocato oltre per tre quarti una buonissima partita.
PLUS
MENS SANA
Statistiche
e numeri rappresentano il sigillo e la certificazione di qualità della vittoria
della Mens Sana, peraltro la quinta di fila. Nonostante l’assenza di Belli (sostituito
positivamente in quintetto dal giovane Calviani), la squadra di coach Federico
Vecchi ha giocato con intensità ed energia, dominando la sfida a rimbalzo
(57-31 il dato complessivo, di cui 24-12 in attacco) e traendo forza da
tutte le giocate in cui dinamismo e reattività sono decisivi: si spiegano così
il 27-10 dei punti da secondi tiri, il 24-9 quello delle realizzazioni da
contropiede, l’11-5 da palle perse e c’è anche un 40-26 dei punti provenienti
dalla panchina.
Più in generale la squadra è stata brava a non disunirsi, continuando a produrre il proprio gioco, anche quando Rosselli (di fatto un play aggiunto, capace di portare i lunghi mensanini fuori dal pitturato) ha messo qualche sassolino negli ingranaggi biancoverdi. Però se per 32’54” la Mens Sana è stata avanti nel punteggio, a fronte dei soli 2’20” in cui c’era Empoli in testa, significa che i biancoverdi hanno fatto la partita e che la vittoria è stata strameritata.
A livello di singoli spiccano le prestazioni di Yarbanga e Nepi, rispettivamente 22 e 20 punti: il primo li ha conditi con una doppia doppia (15 rimbalzi) e anche un inedito 2/2 da tre; il secondo si sta confermando ad altissimi livelli, soprattutto uscendo dalla panchina come sesto uomo in “modalità Kaukenas”. Impressionante anche la prova dell’ex di giornata, Cerchiaro, che ha messo a referto 14 punti avvicinandosi alla doppia doppia catturando 9 rimbalzi. 13 infine le palle vaganti di un iper-presente Jokic.
MINUS
MENS SANA
Unico
neo di giornata la prestazione poco brillante di Marco Perin. E non tanto per
soli 5 punti messi a referto frutto di un complessivo 2/12 dal campo. L’asso
mensanino è caduto nella trappola empolese, fatta di qualche provocazione e
numerosi contatti sporchi nei suoi confronti. Ma questa è anche la mission
principale del giocatore che deve capire di essere un osservato speciale e che riceverà
sempre dei “trattamenti di riguardo” da parte delle difese avversarie. Perin deve
adattarsi a tutto questo. È il cosiddetto processo di e per “calarsi nella categoria”.
QUI VIRTUS
Insieme
alla Mens Sana conferma la sua posizione in classifica anche la Virtus, corsara
sul campo di Legnaia. Che le squadre di Armellini ed Evengelisti si potessero
definire “tattiche” si sapeva. Così come sono note le difficoltà del
PalaFilarete di Firenze. Che tutto questo si potesse tradurre in un
match oltremodo dominato dalle difese poteva essere preventivabile. Semmai non
con un punteggio così basso: 63-48 il finale per i rossoblù che si aggiudicano, per il momento, il premio di miglior prestazione difensiva dell'anno. Prima di questa partita il dato minimo dei punti messi a segno in un match di campionato erano i 49 realizzati da Spezia la prima giornata a Siena contro la Mens Sana (come ci ha segnalato anche un lettore) e ancora i 49 di Legnaia in casa del Costone. Ma al di là del record, la Virtus può godere soprattutto per i punti che si porta a casa, importantissimi per mantenere la posizione in classifica.
QUI
COSTONE
La
graduatoria è ancora ampiamente dominata dal Costone, unica squadra ancora a punteggio
pieno dopo 8 giornate. Senza Masciarelli e Filippo Paoli, i gialloverdi hanno
regolato Casale Monferrato grazie ad una prova di grande solidità. Subito in vantaggio
di doppia cifra, la squadra di Belletti ha amministrato per la restante parte
di gara, calando (anche fisiologicamente) in maniera leggera nel finale,
permettendo così ai piemontesi di rosicchiare qualcosa. Ma la forza fatta
vedere fin qui dal Costone è tanta e, adesso, nonostante le assenze, è attesa
dalla prova più difficile: quella del PalaTagliate di Lucca.
LE
ALTRE
Con
le tre senesi a guardare tutte le altre all’alto verso il basso è bagarre alle
loro spalle. Lucca, Cecina e Spezia hanno recuperato terreno e si dividono in
coabitazione il terzo posto. Impressionante il +20 lucchese in casa di San Miniato,
anche per lanciare il guanto di sfida alla capolista Costone in vista dello
scontro diretto del prossimo turno. Spezia sembra adesso aver ingranato la
marcia giusta ed ha battuto nel derby ligure Genova con un roboante +25. Meno
largo ma comunque importante anche il successo di Cecina, giunta alla sua quarta
vittoria consecutiva. Larga anche l’affermazione di Borgomanero su Arezzo: 91-66.
Andrea Frullanti
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