lunedì 17 novembre 2025

Mens Sana, cosa dicono i numeri del dominio su Empoli. Le vittorie atipiche di Virtus e Costone

In campionato si segna tantissimo. Nell’ultimo turno, chiunque ha vinto, lo ha fatto superando quota 90 punti. Uniche due eccezioni sono state il Costone (che ha dimostrato la consueta solidità) e la Virtus, con quest’ultima comunque protagonista di un altro tipo di record: quello dei punti subiti, appena 48 nella trasferta in casa di Legnaia. Tra tutti però, a pesare maggiormente sono i 93 punti e il +21 messo a segno dalla Mens Sana nei confronti di Empoli. Perché gli empolesi, quando sconfitti, non avevano mai subito più di 85 punti. E perché lo scarto finale (nei ko dell’Use) non era mai stato superiore alle 16 lunghezze. Insomma, è stata un’altra prova di forza da parte della Mens Sana anche di fronte ad un avversario quotato e che ha giocato oltre per tre quarti una buonissima partita.

 

PLUS MENS SANA

Statistiche e numeri rappresentano il sigillo e la certificazione di qualità della vittoria della Mens Sana, peraltro la quinta di fila. Nonostante l’assenza di Belli (sostituito positivamente in quintetto dal giovane Calviani), la squadra di coach Federico Vecchi ha giocato con intensità ed energia, dominando la sfida a rimbalzo (57-31 il dato complessivo, di cui 24-12 in attacco) e traendo forza da tutte le giocate in cui dinamismo e reattività sono decisivi: si spiegano così il 27-10 dei punti da secondi tiri, il 24-9 quello delle realizzazioni da contropiede, l’11-5 da palle perse e c’è anche un 40-26 dei punti provenienti dalla panchina.

Più in generale la squadra è stata brava a non disunirsi, continuando a produrre il proprio gioco, anche quando Rosselli (di fatto un play aggiunto, capace di portare i lunghi mensanini fuori dal pitturato) ha messo qualche sassolino negli ingranaggi biancoverdi. Però se per 32’54” la Mens Sana è stata avanti nel punteggio, a fronte dei soli 2’20” in cui c’era Empoli in testa, significa che i biancoverdi hanno fatto la partita e che la vittoria è stata strameritata.

A livello di singoli spiccano le prestazioni di Yarbanga e Nepi, rispettivamente 22 e 20 punti: il primo li ha conditi con una doppia doppia (15 rimbalzi) e anche un inedito 2/2 da tre; il secondo si sta confermando ad altissimi livelli, soprattutto uscendo dalla panchina come sesto uomo in “modalità Kaukenas”. Impressionante anche la prova dell’ex di giornata, Cerchiaro, che ha messo a referto 14 punti avvicinandosi alla doppia doppia catturando 9 rimbalzi. 13 infine le palle vaganti di un iper-presente Jokic.

 

MINUS MENS SANA

Unico neo di giornata la prestazione poco brillante di Marco Perin. E non tanto per soli 5 punti messi a referto frutto di un complessivo 2/12 dal campo. L’asso mensanino è caduto nella trappola empolese, fatta di qualche provocazione e numerosi contatti sporchi nei suoi confronti. Ma questa è anche la mission principale del giocatore che deve capire di essere un osservato speciale e che riceverà sempre dei “trattamenti di riguardo” da parte delle difese avversarie. Perin deve adattarsi a tutto questo. È il cosiddetto processo di e per “calarsi nella categoria”.

 

QUI VIRTUS

Insieme alla Mens Sana conferma la sua posizione in classifica anche la Virtus, corsara sul campo di Legnaia. Che le squadre di Armellini ed Evengelisti si potessero definire “tattiche” si sapeva. Così come sono note le difficoltà del PalaFilarete di Firenze. Che tutto questo si potesse tradurre in un match oltremodo dominato dalle difese poteva essere preventivabile. Semmai non con un punteggio così basso: 63-48 il finale per i rossoblù che si aggiudicano, per il momento, il premio di miglior prestazione difensiva dell'anno. Prima di questa partita il dato minimo dei punti messi a segno in un match di campionato erano i 49 realizzati da Spezia la prima giornata a Siena contro la Mens Sana (come ci ha segnalato anche un lettore) e ancora i 49 di Legnaia in casa del Costone. Ma al di là del record, la Virtus può godere soprattutto per i punti che si porta a casa, importantissimi per mantenere la posizione in classifica.

 

QUI COSTONE

La graduatoria è ancora ampiamente dominata dal Costone, unica squadra ancora a punteggio pieno dopo 8 giornate. Senza Masciarelli e Filippo Paoli, i gialloverdi hanno regolato Casale Monferrato grazie ad una prova di grande solidità. Subito in vantaggio di doppia cifra, la squadra di Belletti ha amministrato per la restante parte di gara, calando (anche fisiologicamente) in maniera leggera nel finale, permettendo così ai piemontesi di rosicchiare qualcosa. Ma la forza fatta vedere fin qui dal Costone è tanta e, adesso, nonostante le assenze, è attesa dalla prova più difficile: quella del PalaTagliate di Lucca.

 

LE ALTRE

Con le tre senesi a guardare tutte le altre all’alto verso il basso è bagarre alle loro spalle. Lucca, Cecina e Spezia hanno recuperato terreno e si dividono in coabitazione il terzo posto. Impressionante il +20 lucchese in casa di San Miniato, anche per lanciare il guanto di sfida alla capolista Costone in vista dello scontro diretto del prossimo turno. Spezia sembra adesso aver ingranato la marcia giusta ed ha battuto nel derby ligure Genova con un roboante +25. Meno largo ma comunque importante anche il successo di Cecina, giunta alla sua quarta vittoria consecutiva. Larga anche l’affermazione di Borgomanero su Arezzo: 91-66.


Andrea Frullanti


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19 maggio 1973 

 


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