lunedì 7 aprile 2025

Mens Sana, tutti rimandati dopo Serravalle: ora bisogna giocarsela fino alla fine

Le cose più belle della partita tra Mens Sana e Serravalle si sono viste prima della palla a due: il ritorno di Boris Gorenc, la riconsegna alla società del pallone della finale di Lione, l’abbraccio, il trasporto (in alcuni casi anche la commozione) e gli applausi del popolo mensanino. La partita che è seguita rappresenta presumibilmente la prestazione più brutta di tutto l’anno e non ha reso onore né al ritorno di Gorenc, né tantomeno a quella che è la stagione biancoverde che, per effetto di questo ko inaspettato, rischia di complicarsi.

 

LA CHIAVE

A sorprendere è stata la scarsa intensità messa in campo dalla squadra di coach Paolo Betti che forse ha inconsciamente sottovalutato un avversario di fatto già retrocesso e che, prima di Siena, aveva vinto solo 3 partite in tutto l’anno. Basta scorrere le statistiche per vedere come alle voci di intensità - rimbalzi e palle recuperate - la Mens Sana sia stata superata dagli avversari: 50-41 il computo dei rimbalzi totali in favore di Serravalle, e nel dettaglio 19-13 quelli offensivi, 7-4 per quanto riguarda i recuperi. La Mens Sana è meglio sono nelle stoppate (4-1), troppo poco per vincere una partita a cui andava dato un imprinting più deciso sin da subito e che, invece (come spesso accade), trascinandosi in un lungo punto a punto, ha portato ad un epilogo non gradito.

 

IL PROTAGONISTA

Dopo una partita del genere si fa fatica a salvare qualcuno, a livello di singoli. Tutti rimandati al prossimo appello. Perché tutti sono andati a fiammate – troppo – e nessuno è veramente riuscito a incidere con continuità. Soprattutto dal punto di vista difensivo. Perché se nelle ultime partite i successi mensanini si erano tradotti in prestazioni difensive che facevano raggiungere a fatica i 60 punti agli avversari, i quasi 80 concessi a Serravalle stonano decisamente con quella che è stata la corsa nella poule salvezza dei biancoverdi.

 

LA PROSEPETTIVA

La sconfitta con Serravalle (che ha fermato a 7 le vittorie consecutive biancoverdi) porta la Mens Sana ad essere raggiunta in vetta alla classifica da Virtus e Legnaia. Spezia nel frattempo ha battuto Crocetta e si è portata a -2 dal trittico di testa. Niente di drammatico quindi ma, quella che sembrava essere una passerella finale in caso di vittoria sui piemontesi, rischia di diventare adesso un percorso più tortuoso o che, quantomeno, costringerà tutti a giocarsela fino alla fine. Mens Sana compresa, considerando che ci sono ancora 3 partite in calendario, di cui 2 fuori casa, e che il margine su chi insegue non è certo di sicurezza. Gallarate in Lombardia, Collegno in viale Sclavo e Genova in Liguria: questo le tappe sul cammino mensanino in cui adesso vige l’obbligo categorico di mettersi alle spalle la serata no di Serravalle e riprendere il cammino verso la salvezza.

 Andrea Frullanti


*** 

Leggi anche:

















































































 




19 maggio 1973 

 

Nessun commento:

Posta un commento