mercoledì 31 gennaio 2018

St.Sal.Stats: Cerco un centro di gravità permanente

Ma un altro centro serve oppure no? Una domanda che tutti gli appassionati si fanno, ma cui non tutti rispondono nella stessa maniera. Cerchiamo di capire dai numeri se l’attuale strutturazione sotto canestro, che di fatto comprende solo Vildera, ma auspicabilmente fra poco rivedrà sul parquet anche Simonovic (l’under 20 ha già avuto questo privilegio, ma è un altro discorso…), potrà bastare da qui al termine della stagione per agguantare i playoff.

Dunque: il centro titolare ('promozione' maturata da Legnano in poi) dopo diciotto giornate ha segnato 6,7 punti in 20,6 minuti, tirando leggermente sotto il 50% da due (43/87) e con un dignitoso 76% dalla lunetta (35/46). Ha catturato 7,1 rimbalzi (2,6 offensivi-4,5 difensivi) per una valutazione media di 9,4. Fin qui le cifre assolute: rapportate ai minuti giocati (370) si nota che i rimbalzi sono 0,343 al minuto. Sui 40 farebbero 13,7 per gara, non un brutto numero. Tutt’altro: nel girone Ovest è praticamente impossibile fare meglio. Tra i giocatori che hanno disputato almeno dieci partite di campionato, soltanto Vincenzo Pipitone (Scafati) ha una media rimbalzi/minuto superiore (0,359) a quella del numero otto biancoverde, ma giocando sei minuti scarsi di media/gara. Gli altri big della categoria, sempre ristretta al gruppo Ovest e sempre relativa a chi ha disputato almeno la metà degli incontri in calendario, sono tutti dietro: Marcius di Casale, Basabe (fin che c’è stato) di Napoli, Sherrod di Scafati, Tessitori di Biella, Pacher di Reggio Calabria, Stephens di Cagliari, Sorokas di Tortona, Roberts di Roma, giusto per limitarci ai primi dieci della specialità.
  
Ma come si è arrivati a queste cifre? La media rimbalzi/minuto era migliore con Griccioli, quando di spazio ne aveva poco (max 20 minuti con Agrigento) ma lo sfruttava per capitalizzare ogni conquista sotto canestro. Doveva fare quello, non altro, come dimostrano i soli 3 tiri a partita. Con Mecacci sono diventati 5,5: considerata la distanza media da cui arrivano (ben dentro il pitturato), non potevano che aumentare anche i punti segnati, saliti da 3,2 a 8,1. Ma non c’è dubbio che il vero salto di qualità sia arrivato con il passaggio in quintetto: se la percentuale è rimasta pressoché invariata (era 22/45 prima di Legnano, è 21/42 da quella gara in poi), è il numero medio di tentativi che è quasi raddoppiato (da 4 a 7). Così come i rimbalzi: erano 6,1, sono diventati 9 da Legnano. Se ci si rimettesse soltanto alle ultime cinque partite, sarebbero addirittura 10,4. Ok, sono aumentati anche i minuti: erano 17 di media fino alla dodicesima, nelle ultime sei gare sono stati 27,6 (e sempre togliendo dal conto la partita di Legnano, saremmo a 30).

Non c’è dubbio che la titolarità del ruolo abbia fatto bene all’ex Omegna. Nell’unica occasione in cui partì in quintetto nella stagione scorsa giocò a Casale (con cui evidentemente ha un conto in sospeso, è la sua vittima preferita) una gara da 21 punti e 6 rimbalzi. Poi, da vice Myers, giocò altre buone partite, ma senza andare mai in doppia cifra per rimbalzi, cosa che quest’anno ha già fatto quattro volte, con il top dei 16 conquistati contro la Novipiù. In termini di punti segnati, però, il cambio di passo non è stato così repentino. Non a caso le partite in doppia cifra sono state appena cinque, con una percentuale che nelle ultime due è stata attorno ad un misero 35%. Se per rimbalzi/minuto Vildera è secondo (ma sostanzialmente primo fra i titolari), per punti/minuto Vildera è 80esimo, in una classifica in cui il pari ruolo Simonovic è 37esimo.
   
E quindi? Basterà il ritorno di Simonovic (che in Under 20 ha totalizzato una media punti al minuto che neanche Michael Jordan…) per far sì che il tandem sotto canestro sia un’accoppiata credibile anche in un eventuale turno di playoff? La risposta non spetta a noi, ma a staff e società; anche se un’opinione in materia ce l’avremmo…


    
   
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1 commento:

  1. Mi permetto di integrare l'articolo con alcune osservazioni , riflessioni :
    Il Vildera ha 23 anni da compiere ed è giocatore in forte crescita fisico/tecnica , che a mio modesto parere lo rendono giocatore di assoluta prospettiva del tutto inaspettata almeno in questi termini (certamente per chi vi scrive );
    Aspettative maggiori ci sono su Simonovic ;
    Ha senso inserire un nuovo giocatore per togliere preziosi minuti di gioco e di crescita a due prospetti su cui si potrebbe fondare il futuro della società?
    E con quale obiettivo immediato ? Un turno di playoff in una stagione come questa chiaramente di transizione ?
    Mi pare che emerga in modo chiaro che la crescita del Vildera ( ma credo di tutti i giovani giocatori) sia figlia della crescita dei minuti giocati , stessa cosa si può auspicare avvenga anche con Simonovic.
    Sopportate l'ultima considerazione , Vildera + Ebanks sono coppia niente male e , numeri alla mano , tra le migliori del nostro girone da quando giocano con costanza assieme .

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