domenica 7 febbraio 2016

E cinque

Non passerà alla storia come un'impresa sportiva, il successo della Mens Sana su Trapani decimata, ma la personalità cui è arrivato non ammette asterischi. E di certo quando a fine anno si riguarderà al cammino fatto, si ripenserà a queste cinque vittorie di fila come a un periodo da ricordare. Dopo due terzi del campionato, la Mens Sana è terza in classifica.

Non ci arriva adesso, ci si conferma. E' l'onda lunga di questa serie di cinque successi di fila, arrivati non in crescendo, perché l'impresa vera sono stati i due colpi esterni a Latina e Casale più il successo interno con Scafati a inizio girone di ritorno. Con Barcellona e Trapani la Mens Sana non ha dominato, ha avuto anche dei momenti di normalità, ma non ha sprecato la superiorità che nasceva rispettivamente dal gap tecnico o dalla diversa salute dell'organico. E anche questa è una dimostrazione di maturità.

Al completo Trapani (senza Griffin, Filloy e Ganeto, due titolari e mezzo quasi nello stesso ruolo) sarebbe stato un test interessante quanto Scafati. Ha saputo venire a Siena a giocarsela alla pari per tre quarti. Micidiali i quattro minuti in cui la Mens Sana l'ha tenuta a zero punti costruendoci sopra il 21-0, scappando poi fino a +25. Che si è eroso per stanchezza, leggerezze e nervosismo arbitrale fino a 12 punti di margine, chiudendo a +14 contro la zona siciliana a oltranza. Che non ribalta il -14 dell'andata, ma già trovarsi a +4 in classifica su squadre come Trapani e Casale è un dato che sarebbe ingeneroso dire sorprendente, perché poi è quello che ha detto il campo, ma certo non banale. Anzi, una bella conquista.

Davanti alla Mens Sana, al pari della Mens Sana e un gradino più giù anche Ferentino, hanno vinto tutte le prime sei in classifica. La Mens Sana guadagna così proprio su Trapani e Casale, le uniche che hanno perso questa settimana, raggiunte da Casalpusterlengo e Latina. Per raccontare un campionato dagli equilibri molto fluidi, neanche la quinta vittoria di fila e la conferma al terzo posto in classifica sono per la Mens Sana un'ipoteca di playoff, perché quattro punti di vantaggio sulla nona con dieci giornate ancora da giocare non sono niente (e raccontano in parte quanto conteranno gli scontri diretti). Dopo due partite di fila in casa, col vento in poppa dei risultati che ha un po' semplificato le cose, sarà interessante tornare a misurarsi in trasferta, sul campo di Reggio Calabria che ha un organico molto superiore alla sua posizione in classifica.

Un test anche per la maturità acquisita, di cui è conseguenza (e insieme carburante di nuovi successi) la crescita di DiLiegro e Bryant, che stanno dando non solo flash ma continuità offensiva a un livello che non era facile aspettarsi da questo organico. La spiega con parole interessanti Ramagli: "Due-tre mesi fa avremmo pensato troppo e giocato meno, invece abbiamo giocato molto e pensato poco, si vede che giochiamo con un automatismo diverso e fa la differenza: il lavoro comune è stato produttivo, abbiamo certezze legate al fatto che adesso ci conosciamo meglio e di più, pensiamo meno usando le nostre cose sia nella metà campo di attacco che di difesa".

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