lunedì 6 ottobre 2014

5 ottobre 2014

Quelli che si erano salutati in gara-7 di finale scudetto davanti ai 12mila del Forum e si sono ritrovati tre mesi dopo al PalaTenda, murato da 900 persone stipati come sardine.

Quelli che l’esodo dei 500 a Piombino sarà un pezzo di storia vissuta come la transumanza dei 2.500 senesi a Barcellona (lasciando in pace i 25.000 di Vigna di Valle).

Quelli che, arrivati in Serie B, non si aspettavano di trovarci un cordone di celerini. E neanche di prendersi una carica, con giro di manganellate.




Quelli che scendono di quattro categorie e invece dopo un quarto d’ora gli sembra di averne salite quattro: perché sette bombe in un quarto è roba da San Antonio Spurs.

Quelli che a inizio secondo quarto si ritrovano doppiati 30-15.

Quelli che… la zona.

Quelli che nel secondo quarto poi non segna più nessuno.

Quelli che Piombino ha messo 27 punti nei primi 10 minuti e 30 nel resto della partita.

Quelli che il Marruganti fa serenamente notare le monetine che piovono, e viene gentilmente fatto accomodare negli spogliatoi.

Quelli che i 17 punti e 11 rimbalzi di Alex Ranuzzi, e i 19 punti con 3 recuperi e 10 falli subiti di Sebastian Vico.

Quelli che a fine partita si prendono l’applauso dall’allenatore avversario (Massimo Padovano).

Quelli che una diretta televisiva in Serie B non so se si era mai vista. Peraltro in mondovisione con lo streaming (gli emigrati ringraziano).

Quelli che l’emozione è emozione. E non conosce steccati: non c’è quella di Serie A e quella di Serie B, quella dei puri e quella dei meno puri, quella di chi è tornato e quella di chi c’è sempre stato. C’è l’emozione e basta. Bentornata. Ben ritrovata.


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