venerdì 27 settembre 2019

Chiusi made in Reyer, regina dell'estate con l'imperativo promozione. Ora tocca al campo

L’alta velocità passa da Chiusi. No, non è l’ennesimo slogan tanto sbandierato e discusso dalla politica locale. Sono le ambizioni, neppure troppo nascoste, del San Giobbe Chiusi, società satellite dell’Umana Reyer Venezia e squadra che si presenta ai nastri di partenza dal campionato di Serie C Gold toscano con grandi favori del pronostico. Almeno sulla carta.

Il collettivo chiusino è affidato alle mani del coach senese Andrea Monciatti al suo secondo sulla panchina del San Giobbe dopo il trionfale campionato di Promozione dello scorso anno. Arriva in C Gold dopo aver acquisito il titolo sportivo di Lucca (che a sua volta lo ha preso dal Pino Dragons Firenze in B). Ma questo non frena le ambizioni della società, anzi. Del resto non potrebbe essere altrimenti visto che stiamo parlando di una società controllata dal club campione d’Italia.

Il roster è un interessantissimo mix di esperienza e gioventù dove anche i cosiddetti “under” sono elementi di spicco e di valore che hanno già alle spalle alcuni anni in campionati senior. Un roster molto molto profondo. Partiamo dai due stranieri, per esempio: il serbo Kuvekalovic (ala piccola) e il croato Radunic (centro) sono due giocatori che hanno già militato e vinto in categoria. Stessa cosa si può dire anche di quello che è il play titolare, Nunzio Sabbatino, ex Mens Sana. Alle sue spalle scalpita un altro senese, Leonardo Ceccarelli, l’anno scorso in biancoverde nell’annata più infausta della storia di Viale Sclavo. Impossibile poi non menzionare Alessandro Infanti, guardia classe ’85, che arriva a Chiusi con un curriculum unico per la categoria: negli ultimi anni ha militato a Pavia, Cento, Montichiari, Ferrara, Avellino e Pistoia, svariando tra Serie B e C Gold. Il suo innesto nel San Giobbe è emblematico delle ambizioni della società del presidente Brugnaro.

L’obiettivo è vincere ma ciò non vuol dire che sarà tutta una passeggiata di salute per Chiusi. Il roster è sì forte ma anche nuovo: ciò significa che per trovare l’amalgama migliore ci vorrà un po’ di tempo, come dimostra la sconfitta e conseguente eliminazione dalla Coppa Toscana subita con Arezzo (altra grande favorita del campionato). Del resto lo abbiamo già detto: il campionato di C Gold è forse tra i più belli, se non il più bello, mai visto in Toscana. E di conseguenza è anche molto combattuto. Sono tante le società ambiziose e decisivo sarà lo stato di forma con cui le squadre arriveranno a primavera.

Lì, con l’arrivo dei playoff che metteranno in palio una sola promozione, gli ambienti si scalderanno e non sarà facile per nessuno andare a vincere, per esempio, ad Arezzo, a La Spezia, ad Agliana o a Castelfiorentino. Lo stesso però si può dire per il San Giobbe: se veramente Chiusi deve recitare la parte della favorita è logico che gran parte dei riflettori saranno puntati sui ragazzi di Monciatti, così come è vero che tutti – volenti o nolenti – dovranno fare i conti con loro.   



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